venerdì 3 febbraio 2017
Riconosciuti i risarcimenti per Fiera di Milano e Comune.
Infiltrazioni mafiose in Fiera, prime condanne
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Presunte infiltrazioni mafiose in Fiera Milano: arrivano le prime condanne. A Giuseppe Nastasi, amministratore di fatto del consorzio Dominus, per cui è stata riconosciuta l'aggravante della finalità mafiosa, sono stati inflitti 8 anni e 10 mesi di reclusione. Nove le persone condannate con rito abbreviato dal Gup Alessandra Dal Corvo, mentre una decima ha patteggiato. La presunta organizzazione è accusata di aver emesso fatture per operazioni inesistenti, di aver evitato il pagamento di imposte, di aver creato società fittizie e riciclato denaro utilizzando anche conti all'estero.

Le infiltrazioni, secondo l'inchiesta, sarebbero avvenute negli appalti di quattro padiglioni di Expo 2015, tra cui quello della Francia, della Guinea Equatoriale e di un'azienda italiana, senza però che siano state rilevate responsabilità penali per Fiera Milano ed Expo. Nastasi è indicato come amministratore di fatto di numerose società attive nel settore degli allestimenti fieristici, e secondo gli inquirenti sarebbe in rapporti molto stretti con Liborio Pace, per gli inquirenti collegato alla famiglia mafiosa di Pietraperzia (Caltanissetta) e accusato a propria volta di aver organizzato il riciclaggio del denaro. Il consorzio Dominus di Nastasi ha ottenuto diversi contratti da Nolostand, controllata di Fiera Milano Spa, tra cui quelli per l'allestimento di diversi padiglioni di Expo. Per Nastasi il pm della Dda di Milano aveva sollecitato una condanna a 9 anni e aveva sottolineato la sua vicinanza al boss di Cosa nostra Matteo Messina Denaro. Il giudice ha inoltre riconosciuto risarcimenti da quantificare in sede civile a Comune di Milano, Fiera Milano (che ha chiesto 800mila euro di risarcimento) e la controllata Nolostand. Al Comune spetta anche una provvisionale di 200.000 euro in relazione ai reati tributari contestati agli imputati.

"Siamo molto soddisfatti - ha dichiarato Giuseppe Sala, Sindaco di Milano- si tratta di un importante risultato. Per la prima volta si riconosce il danno materiale e immateriale subìto dal Comune di Milano in una vicenda gravissima". Il gup, infine, ha decretato la confisca agli imputati di conti correnti, immobili, quote societarie e orologi per oltre un milione di euro.

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