venerdì 5 giugno 2020
I giudici danno ragione ai Monopoli e non a Snaitech, uno dei big dell'azzardo. È "prevalente" la tutela della salute rispetto alla ripresa dell'attività economica
Il Tar respinge il ricorso contro lo stop a slot e scommesse
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"Deve ritenersi prevalente" la salvaguardia della salute "individuale e collettiva" rispetto al riavvio dell'attività economica di slot e scommesse. Lo scrive il Tar del Lazio nell'ordinanza di due giorni fa, pubblicata ieri, nella quale respinge il ricorso di Snaitech, uno dei concessionari big dell'azzardo, contro cinque provvedimenti dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. In particolare la determinazione n.129586 del 29 aprile che ha "disposto la sospensione dello svolgimento delle attività di “scommesse su eventi sportivi e non sportivi, ivi compresi quelli simulati” e di “raccolta delle scommesse tramite dispositivi elettronici del tipo slot machines” in tutte le tabaccherie ed edicole presenti sul territorio nazionale nelle quali è prevista l’attività di gioco pubblico e in tutti gli altri “esercizi per i quali non vige obbligo di chiusura” secondo la normativa vigente volta a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19".

Una misura, ha deciso il Tar, che "appare adeguata e proporzionata allo scopo di tutelare la salute individuale e collettiva nel periodo, ancora attuale, di emergenza sanitaria, dove è indispensabile arginare, per poi debellare, la diffusione epidemiologica Covid-19". I giudici amministrativi spiegano che "nel bilanciamento dei contrapposti interessi in gioco deve considerarsi prevalente, rispetto all’interesse particolare del ricorrente volto a riavviare la propria iniziativa economica, parzialmente sospesa, in un settore pur rilevante quale il gioco pubblico, la tutela dell’interesse generale diretto a salvaguardare la salute individuale e collettiva durante il periodo temporale dello stato di emergenza nazionale – disposto dal Governo con la delibera del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 – in conseguenza del rischio sanitario internazionale connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, rappresentati nella specie dalla conclamata epidemia da Covid-19".

Per questo motivo il Tribunale "respinge" la richiesta di annullamento dei provvedimenti di sospensione decisi dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. E dà ragione alla linea di grande rigore instaurata dal nuovo direttore Marcello Minenna. E che, lo ricordiamo, prevede controlli a tappeto in tutta l'Italia per la verifica del rispetto della sospensione dell'attività di slot, Vlt, scommesse e Bingo. Una linea che si basa sulle decisioni del governo che ancora non ha fissato una data per la ripresa di queste attività. Anche nell'ultimo provvedimento governativo, dell'azzardo non c'è traccia, confermando quanto deciso dal Tar: prima la salute e poi azzardopoli. Ricordiamo che dieci giorni fa l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli aveva risposto duramente alla lettera nella quale i grandi concessionari, Snaitech compresa, avevano annunciato la decisione di riaccendere le "macchinette" e riprendere la raccolta di scommesse. Minenna aveva replicato riaffermando che "queste attività sono sospese" aggiungendo che "in caso di dubbi interpretativi le Associazioni rappresentative e gli operatori del settore potranno chiedere i chiarimenti necessari alle Istituzioni competenti". La risposta era arrivata col ricorso al Tar. Respinto al mittente.

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