lunedì 22 marzo 2021
La Giunta inviterà il consiglio di amministrazione di Aria Spa a dimettersi e procederà alla nomina di un amministratore unico. In Lombardia arriva Poste
Il centro vaccinale deserto di Cremona

Il centro vaccinale deserto di Cremona - Ansa

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Il presidente della Lombardia Attilio Fontana sta provvedendo in queste ore a cambiare i vertici di Aria spa, la società della Regione sotto accusa per i disagi che si sono verificati nella campagna vaccinale, a livello regionale. "Ho chiesto ai membri del cda di Aria di fare un passo indietro, in caso contrario azzererò lo stesso affidando all'attuale direttore generale Lorenzo Gubian la guida della società". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, parlando in conferenza stampa a seguito dei disguidi nella gestione delle convocazioni per le vaccinazioni affidata ad Aria Spa. "Situazioni di criticità come quelle che si sono verificate nel fine settimana offrono un'immagine distorta dei risultati che a oggi abbiamo raggiunto", ha aggiunto. "I disservizi informatici che si sono registrati durante la campagna vaccinale, recentemente a Como, Cremona e in Brianza, hanno creato disagi a molti nostri cittadini - ha proseguito Fontana - e inficiato il lavoro che tutti gli operatori, sanitari e non, che stanno impegnandosi con grande determinazione e professionalità nei diversi centri vaccinali".

Caos vaccini in Lombardia, cosa è successo
La decisione del presidente Fontana giunge dopo che Aria Spa, la società incaricata dalla Regione di gestire le prenotazioni delle vaccinazioni, è finita al centro delle critiche a causa dei disguidi nati dalle mancate chiamate. Negli scorsi giorni, infatti, a causa di un problema tecnico non sono partiti gli sms di convocazione per le vaccinazioni in diverse città. A Cremona, domenica mattina solo 58 persone sono state contattate e si sono presentate presso l’hub per ricevere il vaccino su circa 600 dosi disponibili, ma grazie alle convocazioni fatte direttamente dall'Atts, entro le ore 17 sono state vaccinate comunque 603 persone. Situazioni simili si sono verificate anche a Monza, Varese e Como.

Domenica 21 marzo 2021 Hub di Cremona per vaccino ultraottantenni e categorie essenziali.

Domenica 21 marzo 2021 Hub di Cremona per vaccino ultraottantenni e categorie essenziali. - San Bassano Comune / Facebook

Il sindaco di San Bassano ha portato gli anziani in pullman a vaccinarsi

Nella giornata di domenica Giuseppe Papa, sindaco di San Bassano (paese di 2.000 abitanti a nord della provincia di Cremona) e a lungo responsabile della Protezione civile, mentre nell'hub di Cremona Fiere si registravano diversi disguidi con vaccini non somministrati, ha pensato che quelle dosi non potevano andare sprecate. Così si è precipitato in municipio, ha aperto gli elenchi degli ultraottantenni residenti, è andato a prenderli a casa e li ha portati a Cremona per coprire il buco delle prenotazioni, utilizzando le dosi rimaste accantonate e trasformando cosi un pasticcio in una opportunità per gli anziani del suo paese.
Sono stati venti gli ultraottantenni rintracciati. Papa, con al fianco l'attuale presidente del gruppo Anai della Protezione civile, Marco Mazzolari, è passato personalmente a prenderli casa per casa e li ha portati al polo vaccinale su due pulmini messi a disposizione da Fondazione Vismara. Il primo cittadino ha spiegato: "Appreso che esisteva la possibilità di vaccinare alcuni nostri anziani residenti, abbiamo pensato fosse giusto sfruttarla e non abbiamo perso un secondo".

Le critiche di Bertolaso e Moratti
Sin dall'inizio della campagna vaccinale, l'intero sistema di prenotazioni gestito da Aria ha creato più di un problema ai cittadini: dagli sms non ricevuti dopo la prenotazione agli appuntamenti fissati a decine di chilometri di distanza rispetto al loro comune di residenza. A muovere le prime, dure critiche nei confronti di Aria è stato il consulente del presidente Fontana per il piano vaccinale, Guido Bertolaso, dopo che al Niguarda decine di anziani si sono trovati a dover aspettare fuori dal centro vaccinale per un errore nelle convocazioni. Nei giorni scorsi, è stata invece la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti ad attaccare la società, definendola “inadeguata a gestire le prenotazioni in modo decente”. Parole forti, in attesa di una riunione per capire come procedere, prima che la gestione passi a Poste Italiane.

Il punto sulle vaccinazioni

"Il nostro obiettivo è quello di vaccinare tutti i lombardi, ammesso che arrivino le dosi necessarie, dato che a fine mese le scorte a disposizione di Regione Lombardia saranno esaurite, avendo completato il numero di quelle a disposizione", ha poi reso noto durante la conferenza stampa il presidente Fontana. "Il totale delle vaccinazioni in Lombardia è di 1.231.413 dosi utilizzate, quelle somministrate agli over 80 sono 322,568, oltre a 60mila nelle Rsa - ha aggiunto il governatore -. Quindi la percentuale di chi ha ricevuto una dose, tra gli over 80 che hanno aderito, supera di gran lunga il 50%, in linea con ciò che accade nel resto del Paese. Da noi nel weekend sono state inoculate un quarto delle vaccinazioni del Paese”.

Denunce da parte del Codacons
Intanto, a seguito di quanto accaduto negli ultimi gironi, il Codacons ha presentato una serie di denunce alle Procure di Milano, Cremona, Como, Monza e Varese, alla Corte dei Conti della Lombardia e all'Autorità Nazionale Anticorruzione. Negli esposti, si legge in una nota, l’associazione chiede "di voler predisporre tutti i controlli necessari per accertare" eventuali "illeciti" e "conseguenti responsabilità con particolare riferimento all'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio", nonché "responsabilità erariali in relazione al malfunzionamento del sistema pubblico di prenotazione predisposto dalla Regione Lombardia anche avuto riguardo all'affidamento della procedura in relazione ai principi di economicità, efficacia, libera concorrenza, parità di trattamento, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità". L'impossibilità per gli operatori sanitari di somministrare il vaccino, scrive l'associazione, "lede il diritto alla salute della collettività che subirà le conseguenze negative di un rallentamento nel piano vaccinale ben delineato nelle sue fasi e nelle sue tempistiche".

"Entro la settimana dovrebbe arrivare Poste" a gestire le prenotazioni dei vaccini in Lombardia. Così Matteo Salvini alla sede Avis di Lambrate, a Milano, per donare il sangue. "Ho sentito Bertolaso, Fontana e la Moratti - ha aggiunto -. Già oggi, senza i vaccini promessi e con i problemi informatici segnalati, la Lombardia è la Regione che ha vaccinato più di tutti in Italia. Non sono più ammesse incertezze. Dobbiamo correre, ma in tutta Italia". "Se qualcuno ha sbagliato, ha rallentato o non ha capito, paga, viene licenziato e cambia mestiere, come accade in qualsiasi impresa privata" ha commentato con i giornalisti gli ennesimi disagi nella campagna vaccinale della Regione, a causa del cattivo funzionamento del sistema di prenotazioni della società regionale Aria Spa.

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