sabato 25 luglio 2020
In dialogo sulla Chiesa di Francesco il cardinale Zuppi e il direttore di Avvenire. Il vescovo ospitante di Tursi-Lagonegro, Orofino: gridiamo la nostra sete di infinito
Una delle precedenti edizioni della festa di Avvenire a Matera, in Basilicata

Una delle precedenti edizioni della festa di Avvenire a Matera, in Basilicata

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Anche in tempi di Covid–19, Avvenire ha voluto mantenere solido il legame con la Basilicata e la tradizionale Festa organizzata con la Conferenza episcopale lucana e l’Associazione Giovane Europa.

Dopo tre edizioni che hanno avuto per base le piazze e le chiese del centro storico di Matera – ma sviluppate, con eventi ad hoc, anche nelle diocesi di Potenza–Muro Lucano–Marsico Nuovo, Tursi–Lagonegro e Melfi–Rapolla–Venosa –, l’appuntamento del 2020 cambia formula, causa le limitazioni imposte dalla pandemia, e si trasferisce per una serata unica in riva al Tirreno, nella caratteristica Maratea (Potenza), in diocesi di Tursi, dove stasera, sabato 25 luglio, il direttore di Avvenire Marco Tarquinio dialogherà sulla Chiesa di Francesco e sulle emergenze sociali del momento con l’arcivescovo di Bologna, il cardinale Matteo Maria Zuppi. L'appuntamento, in programma alle 21 in piazza Sisinni, a Maratea, sarà moderato dal vaticanista di Avvenire Gianni Cardinale.

«Nonostante le limitazioni – dice il vescovo di Tursi–Lagonegro, Vincenzo Orofino – desideriamo continuare l’esperienza della Festa perché siamo convinti che se la fede non viene comunicata per quella che è – incontro decisivo con la persona di Gesù Cristo –, e non ispira il giudizio dei cristiani sulle vicende del mondo, di questo mondo e di questi eventi, si dissolve in un pietismo fuorviante e nocivo alla vita dell’uomo».

L’appuntamento con Avvenire diventa dunque «l’occasione per ridire a noi e alla società che una gestione – e non solo concezione – puramente neopositivistica della vita distrugge l’umano e quella rete di solidarietà che la carità cristiana ha messo in piedi anche in questa circostanza dolorosa». La Chiesa, prosegue il presule, «vuole gridare al mondo intero che l’uomo è fatto per le mete alte, per l’Assoluto, per la felicità. Con Avvenire vogliamo dare voce a questa cultura della vita, fatta di realismo e di speranza. Da Maratea – conclude Orofino – vogliamo lanciare un messaggio di sano realismo e di lieta speranza per il popolo lucano e per l’Italia intera».

L’evento, che nello sforzo organizzativo coinvolge in primis le parrocchie di Maratea guidate dal parroco moderatore don Donato Partepilo, sarà sostenuto – come nelle precedenti edizioni – dalla Cooperativa sociale Auxilium e dalla Banca di Credito cooperativo di Alberobello e Sammichele di Bari.

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