lunedì 14 settembre 2020
Oggi ripartono le lezioni in numerose Regioni d'Italia. E sono tanti i termini nuovi introdotti durante l'emergenza coronavirus ormai entrati nel linguaggio comune
Cartelli per la scuola

Cartelli per la scuola - Fotogramma

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Il D-Day della scuola italiana è arrivato. In 13 Regioni su 21 - che si aggiungono all'Alto Adige partito il 7 - stamattina è suonata la prima campanella dell'anno scolastico 2020/21 e oltre 5 milioni di studenti tornano in classe dopo 6 mesi di pausa. Altri 2,5 milioni li seguiranno da qui a 10 giorni, con il Friuli-Venezia Giulia che ripartirà il 16, la Sardegna il 22 e gran
parte del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania e Puglia) il 24. Uno scaglionamento dovuto sia alla volontà di alcuni governatori di scavallare l'election day del 20 e 21, sia alle difficoltà di molti dirigenti scolastici ancora alle prese con edifici da sanificare, banchi da ricevere, aule esterne da affittare. Tra tutte le novità in chiave anti-contagio che gli alunni troveranno: dall'obbligo di misurare la febbre a casa perché con 37,5 gradi non si entra, alle mascherine chirurgiche a carico delle scuole, dal protocollo da applicare per i casi sospetti di Covid-19 (e relativa quarantena) al mix di didattica in presenza e a distanza utilizzabile alle superiori. Ciò che non ci sarà invece sono i 150mila supplenti da nominare, i 20mila
Ata da incaricare e i 2mila capi segreteria da reperire. Vuoti d'organico che complicheranno i primi giorni di lezione.

Assembramenti Vietatissimi, sia dentro che fuori la scuola. Per evitarli, i presidi hanno dovuto individuare percorsi diversificati in entrata e in uscita, scaglionando anche gli ingressi degli studenti per fasce orarie, a seconda dell’età e della classe di appartenenza.

Banchi Quelli con le rotelle sono stati il tormentone dell’estate della politica. Per garantire la distanza tra gli alunni, saranno usati soltanto quelli monoposto. Ne sono stati ordinati circa 2,4 milioni di pezzi che sono in distribuzione alle scuole.

Cts Una sigla che abbiamo imparato a riconoscere e che sta per Comitato Tecnico Scientifico. Si tratta di un gruppo di esperti costituito dalla Protezione civile per dare indicazioni sulle misure per prevenire il contagio da coronavirus.


7.599.259 Alunni iscritti alle scuole statali, di cui 259.757 con disabilità,
suddivisi in 369.769 classi. In tutto, le sedi scolastiche statali sono 40.749

Dad Anche questa sigla è diventata familiare e sta per Didattica a distanza, la soluzione adottata dalla scuola quando è stato dichiarato il lockdown, con la sospensione delle attività in presenza. Secondo un’indagine di Alma, per il 79,6% degli studenti ha fatto aumentare i compiti, rispetto alle lezioni tradizionali.

Emergenza Le scuole si sono organizzate con aule–Covid dove ospitare lo studente che manifestasse i sintomi del virus durante le ore di lezione. In casi del genere, l’alunno dovrà far ritorno a casa nel più breve tempo possibile e sottoporsi a tutte le procedure di controllo, come il tampone, previste dalle disposizioni per contenere il contagio.

Febbre Con 37,5 gradi si resta a casa. Secondo le indicazioni del governo, la temperatura dovrà essere misurata prima di uscire. La Regione Piemonte ha previsto l’obbligo, per i genitori, si scrivere il risultato sul diario dei figli. Ma il governo è contrario e vuole impugnare l’ordinanza del presidente Alberto Cirio.


866.805 Alunni iscritti alle scuole paritarie, di cui 13.601 disabili
Complessivamente, le scuole paritarie sono 12.564, di cui 8.957 dell’infanzia

Gel igienizzante Per garantire la sicurezza dentro la scuola, ne saranno distribuiti 170mila litri a settimana. Tuttoscuola ha calcolato che, nel corso dell’intero anno scolastico, ne saranno consumati 5,5 milioni di litri, contenuti in 11 milioni di flaconi da mezzo litro l’uno.

Si preparano le aule

Si preparano le aule - Fotogramma

Help desk Attivato dal ministero dell’Istruzione dal 24 agosto, raccoglie quesiti e segnalazioni delle scuole sull’applicazione delle misure di sicurezza. Le scuole sono supportate dal ministero anche nella gestione delle risorse legate all’emergenza con un’apposita assistenza amministrativa.

Insegnanti La Didattica a distanza ne ha messo alla prova la capacità di ripensarsi nell’emergenza, ma ha anche aumentato il loro carico di lavoro. Così, almeno, la pensa l’87,3% dei docenti coinvolti in una ricerca della Cisl Scuola. Per il 64%, con la Dad si sono superate le 25 ore settimanali di lavoro.

Lockdown Entrato anch’esso nel gergo collettivo, per la scuola ha significato nove mesi di assenza di relazioni “reali” e non soltanto “virtuali”, attraverso lo schermo di un computer, tra studenti e tra questi e gli insegnanti. Così, domani sarà forte l’emozione di ritrovarsi insieme, per avviare un anno scolastico davvero speciale.


60mila Le cattedre non assegnate secondo la Cisl Scuola
Delle 84.808 assunzioni autorizzate, ne sono state effettuate soltanto 24.534

Mascherine Obbligatorio indossarla sempre, dai 6 anni in su, tranne quando si è seduti al banco o si fa educazione fisica. La struttura commissariale per l’emergenza ne distribuirà 11 milioni al giorno, per un totale di 2 miliardi e 200 milioni lungo l’intero anno scolastico.

Nomine Come ogni anno, sono il vero tallone d’Achille della scuola. Secondo un’indagine della Cisl Scuola, rispetto alle 84.808 assunzioni autorizzate, ne sono state effettuate 24.534, circa 60mila in meno. Secondo la Flc–Cgil, sono almeno 30mila le cattedre scoperte soltanto in Lombardia.

Organico Covid È un contingente di 50mila insegnanti assunti a tempo determinato, a far data dal 1° settembre, appositamente per affrontare l’emergenza nelle scuole.

Positivo Se un alunno risulta positivo al test, il Dipartimento di prevenzione della Asl notifica il caso e la scuola avvia la ricerca dei contatti e le azioni di sanificazione straordinaria della struttura scolastica nella sua parte interessata. Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi) dell’alunno. La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi l’alunno potrà definirsi guarito, altrimenti proseguirà l’isolamento.


15% La quota di studenti delle scuole statali (pari a 1,2 milioni) che non troveranno
posto in aula per la necessità di garantire il distanziamento fisico

Quarantena Dovrà essere osservata da chi risultasse positivo al virus e avrà una durata di 14 giorni. Il Dipartimento di prevenzione deciderà la strategia più adatta in merito ad eventuali screening al personale scolastico e agli altri alunni.

Recupero Degli apprendimenti (avviato lo scorso 1° settembre), ma in primo luogo della socialità che fa della scuola una vera comunità educante. Soprattutto i più piccoli, i bambini della materna e della primaria, hanno sofferto la mancanza di contatto con i compagni e gli insegnanti durante i mesi del lockdown.

Sicurezza Mai come quest’anno, è al centro delle attenzioni del mondo della scuola. Dal Comitato tecnico scientifico sono arrivate precise disposizioni per evitare che nuovi focolai nascano negli istituti. “Il rischio zero non esiste”, ha però messo in guardia la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina.


9mila tonnellate di mascherine da smaltire in un anno
Come scrive Tuttoscuola, ne saranno distribuiti agli studenti oltre 2 miliardi e duecento milioni

Trasporto Per evitare gli assembramenti su bus, tram e treni, è stato deciso che i mezzi potranno viaggiare con una capienza massima dell’80%. Per i tragitti inferiori ai 15 minuti, potrà arrivare al 100%. I timori sono tanti: il 20% degli studenti ha già deciso che andrà a scuola a piedi, in bicicletta o, in nove casi su dieci, si farà accompagnare in auto dai genitori.

Un metro Principale misura di prevenzione del contagio, dovrà essere tassativamente mantenuto tra le «rime buccali» degli studenti. In palestra la distanza minima sale a due metri. Virus Il Sars–CoV–2 è l’incubo della scuola, che si sta attrezzando per tenerlo lontano da aule, palestre e corridoi, attraverso un’operazione straordinaria di sanificazione e di pulizia di tutti gli ambienti.

Zoom Ai più sconosciuta fino alla scorsa primavera, è una delle piattaforme web per videoconferenze che ha consentito alle scuole di portare avanti la didattica a distanza, “incontrando” gli studenti attraverso computer, smartphone e tablet.

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