martedì 23 febbraio 2021
In Toscana «chiuso» un comune. La Regione Lombardia dispone una zona arancione "rafforzata" anche a Soncino, nel Cremonese. Nel Lazio un altro comune "rosso", in Ciociaria.
Il 10% della popolazione di Corzano, paese di 1.400 persone in provincia di Brescia, risulta positivo al Covid

Il 10% della popolazione di Corzano, paese di 1.400 persone in provincia di Brescia, risulta positivo al Covid - Ansa

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Zona arancione "rafforzato" in tutta la provincia di Brescia, in 7 comuni della Bergamasca e nel comune di Soncino in provincia di Cremona. L'ordinanza, firmata oggi dal presidente della Lombardia Attilio Fontana, prevede, oltre alle normali misure della zona arancione, anche la chiusura delle scuole dell'infanzia, elementari e medie, il divieto di recarsi nelle seconde case, l'utilizzo dello smart working dove possibile, l'utilizzo delle mascherine chirurgiche sui mezzi di trasporto e la chiusura delle attività universitarie in presenza. Lo ha spiegato la vicepresidente regionale e assessore al Welfare, Letizia Moratti.

"Considerata l'ultima accelerazione nella provincia di Brescia del contagio Covid-19 con l'aggravante del pericolo derivante dalle varianti", ha detto, che nell'area raggiungono una "percentuale fino al 39% del totale dei nuovi contagiati, abbiamo convocato la nostra commissione dati e in accordo con il ministero della Salute abbiamo deciso una strategia di contenimento prendendo alcuni specifici provvedimenti di mitigazione del contagio". Oltre alla provincia di Brescia, il provvedimento riguarda Soncino (Cremona) e i seguenti Comuni della Bergamasca: Viadanica, Predore San Martino, Sarnico, Villongo, Castelli Calepio, Credaro e Gandosso.

La provincia di Brescia ha un'incidenza, ovvero un numero di casi rispetto alla popolazione, doppia rispetto al resto delle province lombarde. "Allo stato attuale, la situazione è sotto controllo e gestibile rispetto all'autunno passato, in tutto il territorio regionale, tranne in provincia di Brescia, dove siamo di fronte alla terza ondata della pandemia" ha detto Guido Bertolaso, consulente per la Regione. "Uno stato che va aggredito immediatamente" ha aggiunto. Già ora i reparti di rianimazione a Brescia sono "sotto stress" e per questo Areu ha "già trasportato pazienti nelle aree limitrofe".

Lombardia: niente vaccino (o una dose) a chi è stato positivo

"Verranno concentrate, nei limiti del possibile e delle linee guida del ministero, le attività di vaccinazione - ha aggiunto l'assessore Moratti -, in particolare partendo dai comuni al confine tra la provincia di Brescia e di Bergamo con presenza importante di focolaio di contagio legato alle varianti e situazione di tensione legata alla saturazione delle terapie intensive locali".

La Lombardia, ha comunicato Moratti in Consiglio regionale, ha chiesto inoltre al ministero della Salute di poter somministrare una sola dose di vaccino, oppure di posticiparla di 6 mesi, ai soggetti che sono risultati positivi al Covid-19 Si tratta, ha detto, di un'"ipotesi validata da dati di letteratura e da esperienze in corso in altri Paesi". "Una eventuale risposta positiva - ha aggiunto - ci permetterebbe di avere maggiore disponibilità di vaccino che, ad oggi, è la risorsa scarsa".

In Toscana Cecina diventa zona rossa

A seguito dei 51 casi casi di contagio verificatisi nella rsa Iacopini, di cui 16 ad oggi riconducibili alla variante inglese, e della decina di contagi nella scuola elementare Marconi tra docenti,collaboratori e genitori, "sentite la Regione e l'azienda sanitaria, abbiamo concordato il passaggio di Cecina a zona rossa per almeno una settimana". Lo ha scritto su Fb il sindaco del comune del Livornese, Samuele Lippi. La zona rossa scatterà da giovedì.

In Lazio un'altra zona rossa, in Ciociaria

Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha firmato oggi l'ordinanza per istituire la zona rossa nel Comune di Torrice in provincia di Frosinone a causa della forte incidenza e presenza della variante inglese. "Per il Comune - spiega una nota - si applicano le misure più restrittive di cui all'art. 3 del Dpcm 14 gennaio 2021. Le disposizioni dell'ordinanza entrano in vigore dalle ore 1:00 del 24 febbraio 2021 e per i 14 giorni successivi". Nel Lazio ci sono già altri tre paesi in zona rossa.

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