martedì 30 agosto 2022
Giovedì sarà l’Ema ad analizzare le domande di immissione in commercio di Moderna e di Pfizer-BioNTech, lunedì prossimo toccherà all’Aifa. Da Telethon Pozzuoli nuova strategia per monitorare il virus
Covid, verso il sì a nuovi vaccini. L'Italia più pronta sulle varianti

Ansa

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Giovedì l’Agenzia europea del farmaco (Ema) si riunirà, in sessione straordinaria, per valutare le richieste di autorizzazione di vaccini anti-Covid di Moderna e Pfizer-BioNTech, contro il ceppo originale e la subvariante Ba.1 Omicron. È possibile che l’Ema decida in giornata per l’eventuale via libero. È quanto si aspetta l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che, a sua volta, ha fissato per lunedì 5 una riunione straordinaria della Commissione tecnico scientifica che, come annunciato dal direttore generale Nicola Magrini, si occuperà dello stesso argomento. Se l’Ema, come tutto fa pensare, tra due giorni dovesse mostrare il semaforo verde ai due medicinali, tutto fa presagire che l’iter di approvazione per il nostro Paese potrebbe sbloccarsi nel giro di una settimana.

A confermare ulteriormente la validità dei vaccini, anche una ricerca dell’Istituto Telethon di Pozzuoli (Napoli) – lo stesso che ha sequenziato un terzo di tutti i tamponi italiani tra il 2020 e il 2021 – finalizzata a descrivere una innovativa strategia di monitoraggio delle nuove varianti del Sars-CoV-2 su Genome Medicine. E che ha stabilito che la maggiore persistenza del virus nel nostro organismo si verifica «in chi non ha mai ricevuto alcun vaccino».

La ricerca, coordinata da Davide Cacchiarelli, responsabile del laboratorio di Genomica integrata del Tigem di Pozzuoli, si è concentrata nella messa a punto di strategie e metodologie di analisi più rapide ed economiche, fornendo dati rivelatisi fondamentali per capire l’evoluzione del virus. Il primo risultato è stato l’ottimizzazione del sistema di sequenziamento: questo ha permesso di ridurre di circa 10 volte i costi attuali senza dover ricorrere a complessi sistemi di automazione. È stato così possibile analizzare oltre 20mila genomi virali e monitorare l’evoluzione delle varianti del virus SarS-CoV-2 fin dall’inizio della pandemia.

«Le nuove varianti che abbiamo studiato – ha spiegato Cacchiarelli – si sono sempre rivelate più adatte all’ambiente e, quindi, più capaci di infettare l’ospite: Alpha, Delta e Omicron hanno, rispettivamente, un titolo virale più alto e infatti hanno portato, a ogni ondata, un numero sempre maggiore di infezioni. Disporre di strumenti di analisi più economici e dei dati pregressi sull’evoluzione del virus – ha aggiunto – ci permetterà di affrontare con più tempestività un potenziale ulteriore picco nei contagi e di prendere adeguate decisioni di sanità pubblica sul territorio, come del resto già avvenuto in Campania».

I risultati dello studio indicano pure che in 20 pazienti immunocompromessi ricoverati a Napoli, la positività è durata per almeno 40 e fino a 60 giorni. La ricerca, che la Fondazione Telethon ha condotto con l’ospedale Cotugno del capoluogo partenopeo e con l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, ha consentito ai tre organismi di aggiudicarsi un ulteriore finanziamento di 2 milioni dalla Regione Campania.

Sul fronte della propagazione del virus, ieri sono state registrate altre 17.647 infezioni, con il tasso di positività in netta discesa, dal 15 al 13,3%. 60 le vittime, in aumento rispetto alle 41 di domenica. Invariato il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva, 229, mentre tre in più sono i ricoveri negli altri reparti, dove sono ora 5.631 i posti letto occupati per Covid. Intanto fa discutere il caso della fotografia del bimbo vaccinato in lacrime, postato dal movimento no vax. «Hanno rimesso la foto di mio figlio su Twitter innescando di nuovo una spirale di insulti violenti e minacce velate a me e alla mia famiglia» ha detto il padre chirurgo, che aveva sostenuto la campagna vaccinale.

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