venerdì 28 gennaio 2022
Oltre 330mila persone verranno vaccinate in Africa grazie alla raccolta fondi promossa da Coop e sostenuta dalla Comunità di Sant’Egidio, dall’Agenzia Onu per i rifugiati e da Medici senza frontiere
Dall'Italia all'Africa vaccini per 330mila persone grazie alle donazioni

Ansa

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Oltre 330mila persone verranno vaccinate in Africa grazie alla raccolta fondi promossa da Coop e sostenuta dalla Comunità di Sant’Egidio, dall’Agenzia Onu per i rifugiati e da Medici senza frontiere. In appena 40 giorni, infatti, 125.530 italiani hanno risposto alla campagna #Coopforafrica e sono stati così raccolti 1.651.977 euro. Donazioni che sono avvenute alle casse dei supermercati, sulla piattaforma Eppela e tramite un conto corrente bancario, con la Coop che ha poi raddoppiato le offerte. Il tutto ha consentito di superare ampiamente l’obiettivo iniziale di vaccinare 250mila africani.

La necessità di una equità vaccinale, che riguardi dunque anche il continente africano, così come di porre un freno al protezionismo sui vaccini è emersa con chiarezza anche da un incontro organizzato da Fiera Roma e Amref, sulla scia dei risultati di un’indagine Ipsos e come tappa di avvicinamento a Codeway, la prima manifestazione fieristica italiana dedicata alla Cooperazione allo sviluppo internazionale in programma a Roma dal 18 al 20 maggio prossimi.

«La pandemia – ha detto tra l’altro la viceministra Marina Sereni nel corso dell’incontro – ci ha allontanato dagli obiettivi di sviluppo dell’Agenda 2030, accelerando le diseguaglianze, soprattutto in Africa, che è il principale partner della cooperazione italiana allo sviluppo. Noi abbiamo fatto la nostra parte con 385 milioni di euro per il programma Covax facility e 45 milioni di dosi di vaccino per i Paesi a basso e medio reddito. Questo però non basta per vincere la sfida della vaccinazione in quel continente. Dobbiamo vaccinare il 70% della popolazione africana entro il 2022 non solo per una scelta valoriale, ma anche perché soltanto in questo modo possiamo uscire dalla pandemia».

Walter Ricciardi, docente alla Cattolica e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza, dal canto suo ha ricordato che «vaccinare l’Africa è interesse di tutti. Ma il problema più grande oggi è di salute pubblica in Africa. Per dare un’idea: una madre africana di solito fa chilometri per la vaccinazione dei suoi figli. Per il Covid questo non accade. Perché la strada di quella madre verso il vaccino è bloccata da una pesante infodemia e dalla mancanza di vaccini. Usciremo da questa pandemia solo mettendo fine al protezionismo sui vaccini, che è l’unica strada per immunizzare gli otto miliardi di abitanti della terra contro il Covid-19. L’Italia è sempre stata a favore di questa strada. Permettere la produzione di vaccini a Paesi come l’India, il Sudafrica e l’Indonesia è l’unica strada per uscire dalla pandemia».

Paola Crestani, presidente di Amref Health Africa, ha poi annunciato che Amref è stata scelta per implementare la strategia di prevenzione e la campagna vaccinale in 31 Paesi, con l’obiettivo di immunizzare almeno il 60% della popolazione entro il 2022.

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