mercoledì 7 luglio 2021
Il direttore Oms: "Alcuni Paesi stanno abbandonando le restrizioni come se la pandemia fosse già finita". Casi di variante Delta di Sars-CoV-2 sono stati segnalati in 104 Paesi
Un uomo riceve una dose del vaccino russo Sputnik

Un uomo riceve una dose del vaccino russo Sputnik - Ansa

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Mentre l'Oms avverte che è stata superata la "tragica soglia" di 4 milioni di persone morte di Covid nel mondo, da quando è iniziata la pandemia, e che il numero di vittime potrebbe essere anche più alto buone notizie arrivano dall'Italia dove sono in calo i decessi (14 in ventiquattro ore contro i 24 di ieri) e le terapie intensive (-7) che rimangono 180 in totale. Anche i ricoveri sono in discesa (-37) mentre il numero complessivo rimane 1234. Con 177.977 tamponi effettuati, in calo di 15000 rispetto a ieri, il tasso di positività registra un leggero incremento da 0,5% a 0,6% mentre i nuovi contagi sono 1.010 contro i 907 di ieri. Sono 127.718 le vittime dall'inizio dell'epidemia.

Il numero di persone attualmente positive in Italia sono 41.840 mentre il totale di persone guarite dimesse sale a 4.096.156 (ieri 4.094.421). Le persone in isolamento domiciliare sono oggi 40.426 (ieri 41.121).

"Il mondo si trova a un punto pericoloso della pandemia", ha affermato, in una conferenza stampa per fare il punto sull'epidemia di Covid-19, il capo dell'Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Alcuni Paesi con un'elevata copertura vaccinale stanno ora pianificando il richiamo nei prossimi mesi, ma stanno anche abbandonando le misure di salute pubblica e si stanno rilassando come se la pandemia di Covid fosse già finita", ha detto ancora Ghebreyesus.

"Le varianti del coronavirus stanno attualmente vincendo la corsa contro i vaccini per colpa dell'iniqua produzione e distribuzione dei sieri che minaccia anche la ripresa economica globale. Non doveva essere così e non dovrà essere così in futuro", ha aggiunto Ghebreyesus, "Da un punto di vista morale, epidemiologico o economico, ora è il momento per il mondo di unirsi e di affrontare tutti insieme questa pandemia. Questa settimana i ministri delle finanze e i governatori delle banche centrali" dei Paesi del G20 si incontreranno e questa "è un'altra opportunità per i leader di adottare misure urgenti per porre fine alla fase acuta dell'epidemia, fornendo il necessario aiuto per aumentare la produzione e la distribuzione dei vaccini in maniera equa".

"Ho chiesto ai ministri dell'Economia che si riuniranno per il G20 un impegno affinché il 10% delle persone in tutti i Paesi venga vaccinato entro settembre e che tale cifra salga al 40% entro la fine del 2021. Questo ci metterebbe sulla strada per immunizzare il 70% delle persone in tutti i Paesi entro la metà del 2022", ha detto ancora il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità.

Nel frattempo la Germania ha annunciato che donerà almeno 30 milioni di dosi di vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson ad altri Paesi entro a fine dell'anno. "È nostro interesse essenziale vaccinare il mondo", ha dichiarato il ministro tedesco della sanità Jens Spahn. Almeno l'80 per cento della donazione sarà distribuita dal programma Covax dell'Oms e il resto attraverso accordi bilaterali con Paesi dei Balcani, la Namibia, Armenia, Azerbaigian e Ucraina.

A livello globale casi di variante Delta di Sars-CoV-2 sono stati segnalati in 104 Paesi, 7 nuovi in 7 giorni, sempre secondo il rapporto settimanale sul Covid dell'Organizzazione mondiale della sanità, mentre casi di variante Alpha sono stati registrati in 173 Paesi (uno in più rispetto alla settimana precedente). La variante Beta risulta, invece, presente in 122 Paesi (3 nuovi) e la Gamma in 74 (2 nuovi).

Per la seconda settimana i casi di Covid-19, a livello globale, sono in lieve aumento dopo che, per 7 settimane consecutive, era stato registrato un calo. Nei 7 giorni compresi fra il 28 giugno e il 4 luglio i nuovi contagi sono stati oltre 2,6 milioni, sempre secondo il rapporto settimanale dell'Oms. Prosegue, invece, il calo dei decessi, che, nel periodo in esame, sono stati 54000 (-7%), il dato più basso da inizio ottobre 2020. Complessivamente, da inizio emergenza i contagi hanno superato i 183 milioni.

"Questa settimana tutte le Regioni" dell'Oms, "tranne le Americhe, hanno riportato un aumento di nuovi casi", dice ancora l'Oms,​sottolineando, in particolare, che "la Regione Europea ha registrato un forte aumento dell'incidenza (+30%) rispetto alla settimana
precedente, mentre la Regione africana ha registrato un forte aumento della mortalità (+23%)". In generale, nonostante il calo complessivo, "tutte le Regioni, ad eccezione di Americhe e Sud-Est Asiatico, hanno riportato un aumento dei decessi nell'ultima settimana".

Nei 7 giorni analizzati il numero più alto di nuovi casi è stato segnalato dal Brasile (364.709, -30%)", seguito da India (312.250,
-11%), Colombia (204.556, dato stabile), Indonesia (168.780, +35%) e Regno Unito (161.805, +67%)".


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