lunedì 20 dicembre 2021
Si tratta del quinto vaccino contro il Sars-Cov2 autorizzato in Europa. Oltre alla proteina Spike, contiene solo sostanze biologiche naturali
L'Ema approva il vaccino Novavax. Ecco perché è "innovativo"

Reuters

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L'Agenzia europea del farmaco (Ema) ha dato il via libera all'immissione in commercio condizionata nell'Ue del vaccino anti-Covid Nuvaxovid, prodotto da Novavax. Lo ha deciso il Comitato tecnico per i medicinali a uso umano dell'Ema dopo una riunione straordinaria. È il quinto vaccino contro il virus del Covid autorizzato in Europa. Si somministrerà "tramite due iniezioni, di solito nel muscolo della parte superiore del braccio, a distanza di 3 settimane" l'una dall'altra, spiega l'ente regolatorio Ue.

Nuvaxovid, spiega Ema in una nota, è un vaccino a base di proteine e i dati esaminati dall'Agenzia Ue soddisfano i criteri Ue per efficacia, sicurezza e qualità. Due gli studi più grandi sul vaccino. Il primo, condotto in Messico e negli Stati Uniti, ha riscontrato una riduzione del 90,4% del numero di casi sintomatici di Covid-19 da 7 giorni dopo la seconda dose.

Anche il secondo studio, condotto nel Regno Unito, ha mostrato una riduzione simile del numero di casi sintomatici di Covid-19, con l'efficacia del vaccino all'89,7%. Presi insieme, prosegue Ema, "i risultati dei due studi mostrano un'efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%".

"La sicurezza e l'efficacia del vaccino - conclude la nota - continueranno a essere monitorate man mano che viene utilizzato in tutta l'Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell'Ue e ulteriori studi da parte dell'azienda e delle autorità europee".

Un vaccino "innovativo", ecco perché

Il nome tecnico del vaccino di Novavax è "Nvx-CoV2373" e contiene 5 microgrammi della proteina Spike del virus. Oltre alla Spike, in ogni dose ci sono 50 microgrammi di un adiuvante (Matrix-M) che potenzia l’attività del principio attivo ed è costituito da un estratto della corteccia della pianta Quillaja saponaria (la saponina), colesterolo e fosfolipidi, tutte sostanze biologiche naturali. Nessun tipo di cellule umane (né fetali né di adulto) è coinvolto.

La fase 3 della sperimentazione clinica ha coinvolto 30mila volontari in 119 centri di Usa e Messico. L’efficacia nel modello sperimentale è del «100% nel prevenire le forme più gravi e del 90,4% per tutte le manifestazioni dell’infezione». Lo studio conclusivo, condotto in Gran Bretagna e pubblicato sul New England Journal of Medicine, ha confermato un’efficacia totale del 96,4% contro il ceppo originario del virus. (Vito Salinaro)

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