venerdì 2 dicembre 2022
Secondo il monitoraggio Covid Iss-ministero Salute salgono le terapie intensive da 2,5 a 3,2%, mentre i posti occupato in reparto da 12% a 13,3%
L'Rt sale ancora da 1,04 a 1,14. Stabile l'incidenza

Ansa

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Aumenta ancora, negli ultimi sette giorni, il valore dell'indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici di Covid-19 nel nostro Paese. Nel periodo 9 novembre-22 novembre 2022, infatti, il valore medio è stato pari a 1,14, in aumento rispetto alla settimana precedente (quando era pari a 1,04) e superiore alla soglia epidemica dell'unità.

L'incidenza dei casi resta stabile e pari a 386 per 100.000 abitanti (rispetto al valore di 388 della scorsa settimana). Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale al 3,2% contro il 2,5% della settimana precedente. Quello nelle aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% rispetto al 12,0%.

Sono alcuni dei dati del monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute che segnalano anche la crescita questa settimana dell'occupazione dei posti ospedalieri da parte di pazienti Covid, sia nei reparti ordinari sia nelle terapie intensive che erano invece stabili la scorsa settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva sale infatti al 3,2% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 1 dicembre) contro il 2,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 24 novembre). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 13,3% (rilevazione al 1 dicembre) contro il 12,0% (rilevazione al 24 novembre). Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.

Inoltre, questa settimana in Italia 3 regioni sono classificate a rischio alto per Covid (contro le 6 della settimana scorsa), tutte per molteplici allerte di resilienza; 11 sono a rischio moderato e 7 a rischio basso. Dodici regioni/province autonome riportano almeno una allerta di resilienza, mentre 4 regioni/pa riportano molteplici allerte di resilienza. Aumentano da cinque a sette, questa settimana, le Regioni in cui l'occupazione dei reparti ordinari da parte dei pazienti Covid si colloca sopra la soglia di allerta fissata al 15%. Si tratta di Emilia Romagna (17,1%), Friuli Venezia Giulia (20,6%), Liguria (27%), Marche (18,6%), Umbria (35,5%), Valle d'Aosta (17,9%), Veneto (16%). L'occupazione delle terapie intensive si colloca invece per tutte le Regioni e Province autonome sotto la soglia di allerta fissata al 10%, con i valori più alti registrati in Emilia Romagna (6,5%) e Abruzzo (6,1%). Lo rileva la tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio Iss-ministero Salute.

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