sabato 2 ottobre 2021
Il tasso di positività scende allo 0,93% ma si registra un lieve aumento di ricoverati nelle terapie intensive
Una malata di Covid negli Stati Uniti

Una malata di Covid negli Stati Uniti - Reuters

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Sono 3.312 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 3.405. Sono invece 25 le vittime in un giorno, ieri (52).

Ammontano a 355.896 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia. Ieri erano stati 293.469. Il tasso di positività è in calo allo 0,93%.

Risultano invece 432 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia, in aumento di 3 rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono 27 (ieri erano 20). I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 3.057, ovvero 61 in meno di ieri.

Gli attualmente positivi al Covid in Italia sono 92.749, con un calo di 903 nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Dall'inizio della pandemia i casi sono 4.679.067, i morti 130.998. I dimessi e i guariti sono invece 4.455.320, con un incremento di 4.187 rispetto a ieri.

Nel mondo superati i 5 milioni di morti​

Intnato a livello globale i morti causa del virus sono oltre cinque milioni, di cui più di 700.000 solo negli Stati Uniti. Il bilancio continua ad aggravarsi di settimana in settimana, mostrando come il coronavirus non molla la presa con la variante Delta nonostante i vaccini.

Se per raggiungere i primi 2,5 milioni di decessi ci sono voluti 12 mesi, per gli altri 2,5 milioni sono bastati meno di otto mesi, emerge dai dati della Reuters secondo la quale la scorsa settimana si sono registrati una media di 8.000 morti per Covid al giorno nel mondo, circa cinque al minuto.

Numeri che spaventano soprattutto alla luce della disponibilità dei vaccini, ampia almeno nei paesi sviluppati dove il dibattito è concentrato sulla somministrazione della terza dose.

Solo negli Stati Uniti, dove i vaccini non mancano e sono facilmente reperibili ovunque, è stata superata la triste soglia dei 700.000 decessi dall'inizio della pandemia, ovvero quanti l'intera popolazione della capitale Washington DC o di Boston.

La recente ondata di Covid con la variante Delta sta colpendo soprattutto i non vaccinati negli stati del sud, dove il tasso di inoculazioni è basso e i no vax si battono con tutte le loro forze per difendere i loro diritti. Nonostante una campagna serrata per promuovere la sicurezza dei vaccini, uno zoccolo duro di americani infatti non cede. O almeno non ha ceduto finora: molto infatti dipenderà da eventuali obblighi di vaccino imposti a livello statale.

A New York è entrato in vigore quello per i medici e gli infermieri dello stato, facendo scattare una corsa alle vaccinazioni per non perdere il posto di lavoro dopo i falliti tentativi di ricorso legale. I tribunali infatti finora non si sono mostrati accondiscendenti nei confronti dei contrari al vaccino, respingendo in diverse occasioni le loro richieste di sospensione dell'obbligo. L'ultimo pronunciamento in questo senso è arrivato dalla Corte Suprema Americana: il giudice Sonia Sotomayor, assegnata a valutare le richieste di emergenza, ha respinto la richiesta avanzata da quattro insegnanti della città di New York per sospendere l'obbligo di vaccino contro il Covid mentre lo scontro nei tribunali prosegue. L'obbligo è scattato venerdì alle ore 17 locali, ore 23 italiane. Gli insegnanti non vaccinati saranno sospesi senza stipendio quando le scuole riapriranno lunedì.

Il tentativo più audace d'America sulle vaccinazioni è comunque quello della California, dove si procederà all'obbligo per tutti gli studenti non appena le autorità sanitarie avranno dato il via libera definitivo per tutte le età. Per ora il vaccino contro il Covid è stato approvato dai 16 anni in poi, mentre è stata concesso solo l'autorizzazione di emergenza per chi ha dai 12 ai 15 anni. Una volta che le autorità federali avranno concesso l'ok definitivo anche ai 12-15 anni, lo stato richiederà l'obbligo di vaccino sia nelle scuole pubbliche sia in quelle private. Lo stesso vale per le scuole elementari. Si tratta di un test importante che, se funzionerà, potrebbe fare da apripista in America.


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