mercoledì 17 febbraio 2021
I pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia sono 2.043, 31 in meno rispetto a ieri nonostante i 113 ingressi nelle ultime 24 ore
Al lavoro in un laboratorio dell'ospedale Colli di Napoli

Al lavoro in un laboratorio dell'ospedale Colli di Napoli - Ansa

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Sono 12.074 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore. Lo rende noto il bollettino quotidiano del ministero della Salute. Le vittime sono, invece, 369.

Sono stati in totale (molecolari e antigenici) 294.411 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore in Italia, con un tasso di positività rispetto ai nuovi casi (12.074) che sale al 4,1% rispetto al 3,8% di ieri. Le persone attualmente positive in Italia sono 388.864 (-4.822), mentre il totale delle vittime è salito a 94.540. Le persone guarite o dimesse sono in totale 2.268.253 (+16.519 rispetto a ieri).

I pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia sono 2.043, 31 in meno rispetto a ieri nonostante i 113 ingressi nelle ultime 24 ore. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 18.274, 189 in meno rispetto a ieri.

La road map delle vaccinazioni nelle regioni​

Mentre a Napoli si scopre una supervariante del virus, nelle regioni ogni giorno è una corsa contro il tempo per vaccinare quante più persone possibile. In mezzo, tra l'effettiva inoculazione della prima o seconda dose ci sta tutto. Ritardi nella consegna dei sieri, discussioni con le case produttrici, prenotazioni, lockdown, accordi con i medici di famiglia, ordinanze. Ma anche alte efficienze di alcuni sistemi sanitari regionali. Tuttavia sono un ginepraio di regole per le quali ogni regione, o quasi, ha la sua road map. Da nord a sud tra tabelle, dati e pareri di esperti emerge un crogiuolo di situazioni. Venti regioni, venti dialetti, venti diverse grammatiche, tutte tese, comunque, a raggiungere l'agognato obiettivo: l'immunità. E a confermare questa diversità anche il virologo dell'Università di Milano, Fabrizio Pregliasco, secondo il quale: "Deve esserci una campagna di vaccinazione più omogenea dell'attuale perchè ogni Regione attua meccanismi diversi, per cui, ad esempio, in alcune sono stati vaccinati gli insegnanti e in altre no, lo stesso per gli over 80".

LOMBARDIA

Sono ormai oltre le 300 mila le adesioni della campagna vaccinale degli over 80 su un totale di 726 mila presenti nella regione. Quasi la metà di quanto ne hanno diritto dunque si sono già registrati sul portale dedicato, nonostante i tanti problemi nel primo giorno, tramite le farmacie o i medici di famiglia. A partire saranno gli ultracentenari per poi arrivare, a scalare, fino ai nati nel 1941. Partirà a breve inoltre anche la campagna di immunizzazione nelle carceri. Ieri, all'incontro tra il Provveditore regionale dell'Amministrazione Penitenziaria e le Organizzazioni Sindacali regionali della Lombardia, è stato comunicato infatti che anche per la polizia penitenziaria inizieranno le vaccinazioni contro il Covid con il vaccino AstraZeneca.

VENETO

L'ultimo aggiornamento disponibile in Veneto, risalente a lunedì pomeriggio, conta 107.730 persone vaccinate per un totale di 248.637 dosi somministrate. La media si aggira quindi attorno alle 5.600, 5.700 vaccinazioni al giorno ma il direttore generale della Sanità del Veneto, Luciano Flor non esita a precisare "non avremmo problemi a vaccinare molto di più". In alcuni giorni si sono raggiunti anche le 10mila vaccinazioni (in due mesi sono stati somministrati 1,2milioni di vaccini contro l'influenza) e il governatore del Veneto si è detto pronto ad avviare anche una campagna di vaccinazione 24ore su 24. Ma il vero nodo è e resta la disponibilità dei vaccini.

Lunedì ha preso il via la vaccinazione degli ultra 80enni. "Abbiamo 360mila ultra 80enni, per vaccinarli servono 720mila dosi - ha spiegato Flor nel corso di un recente punto stampa - da qui a fine aprile ci servono 720mila dosi per finire gli ultra 80enni ma abbiamo anche 4 milioni di persone di persone da vaccinare e di questo passo tutto slitterà in avanti. Dire che abbiamo pochi vaccini è un eufemismo". L' "asso nella manica" della Regione Veneto potrebbero essere a questo punto quelle 27 milioni di dosi trovate nel mercato che, se autorizzati all'importazione e all'acquisto, potrebbero essere una svolta per il Veneto e per l'intera Italia.

FRIULI VENEZIA GIULIA

È entrata nel vivo da lunedì in Friuli Venezia Giulia la campagna vaccinale per gli oltre 54 mila over 80 prenotatisi in gran numero nei giorni scorsi nei call center, farmacie e sportelli Cup della regione. Sono oltre un migliaio gli anziani ai quali è stato somministrato il vaccino nel primo giorno. "Se le forniture - ha detto l'assessore alla Salute Riccardi - saranno confermate, entro aprile, come programmato, riusciremo a utilizzare tutte le dosi per gli ultraottantenni del Friuli Venezia Giulia che ne faranno richiesta". Sono già partite anche le chiamate dirette per gli anziani che godono dell'assistenza domiciliare integrata e quindi non possono spostarsi. Inoltre si stanno raccogliendo le richieste dei familiari di anziani per i quali sarebbe stato complicato recarsi nei distretti". A Gorizia le vaccinazioni cominceranno giovedì 18 febbraio, oggi si è cominciato a Pordenone.

PIEMONTE

Prosegue in Piemonte la raccolta di adesioni per la nuova fase della campagna vaccinale rivolta agli over 80 ed al personale scolastico, universitario e della formazione professionale. A ieri erano 136.969 le richieste arrivate e di queste 37.117 dal personale docente e non docente e 99.852 quelle inserite sulla piattaforma regionale dai medici di famiglia per i pazienti con più di 80 anni. Le somministrazioni dei vaccini inizieranno il prossimo 19 febbraio per il personale scolastico e domenica 21 febbraio per gli over 80. Intanto sono quasi 300mila le dosi inoculate dall'inizio della campagna vaccinale in Piemonte, di cui 132.420 come seconda dose.

EMILIA ROMAGNA

In Emilia Romagna sono 127.598 (dato aggiornato a questa mattina alle ore 11.30) le persone che hanno completato il ciclo vaccinale anti-Covid, ricevendo dunque anche la seconda dose. Dall'inizio della campagna, da Piacenza a Rimini, sono state 296.155 le somministrazioni complessive. In attesa della seconda dose rimangono, al momento, 40.949 persone. Proprio ieri sono partite in tutta la regione le vaccinazioni per gli over 85 con un boom di prenotazioni 'salitè a 74mila (dato aggiornato a 24 ore fa). Ma i numeri sono in continua crescita. Dal prossimo primo marzo partiranno le somministrazioni anche per gli anziani tra gli 80 e gli 84 anni. Ed è iniziata già da due settimane, la campagna di vaccinazione anti-Covid per gli oltre 60.000 over 80 che sono assistiti a domicilio e per i loro coniugi, coinvolti in qualità di caregiver.

Dopo le dosi somministrate ai lavoratori della sanità, ospiti e operatori delle residenze per anziani, entra nel vivo la seconda fase del piano vaccinale che prevede il coinvolgimento della popolazione fragile, quella più anziana: sono 368.300 i cittadini over 80 residenti in Emilia Romagna. Mentre al momento rimane sospeso l'iter per il personale scolastico in attesa di avere conferme dal ministero sul vaccino AstraZeneca. In Emilia Romagna, nel mese di febbraio, salvo imprevisti, sono in programma consegne per oltre 341mila dosi di vaccino, tra Pfizer, Moderna e anche AstraZeneca.

A pieno regime la capacità è di 45mila dosi di vaccino al giorno, oltre 1,3 milioni al mese, col dispiegamento possibile quotidiano di 75 team e oltre 1.000 operatori in 70 punti vaccinali da Piacenza a Rimini. Un ritmo che permetterebbe di immunizzare tutti gli emiliano-romagnoli entro l'estate. Per questo Bonaccini, anche in veste di presidente della Conferenza delle Regioni, ha chiesto al premier Mario Draghi, di mettere ai primi posti nell'agenda di governo l'approvvigionamento del maggior numero possibile di vaccini.

MARCHE

Il calendario delle vaccinazioni è stato confermato: sabato toccherà agli over 80, ad esclusione dei 9 mila che sono ospiti delle Rsa della regione e per i quali la campagna è già iniziata. Oltre 62 mila (più del 50% della platea degli aventi diritto) si sono prenotati online. Per tutti verranno utilizzate le dosi Pfizer-Biontech e l'obiettivo dichiarato è di completare la somministrazione della prima dose nel giro di tre settimane, purchè siano rispettati i numeri e i tempi di consegna del prodotto, utilizzando i punti dove, nelle scorse settimane, è stato eseguito lo screening di massa. Sono 15 in tutte le Marche e a questi si è aggiunta la disponibilità dell'aeroporto di Falconara, che ha spazi adeguati a garantire il massimo rispetto delle misure di sicurezza. L'assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, sta provando a chiudere un accordo anche con i medici di medicina generale perchè siano loro a somministrare il vaccino agli anziani che non possono muoversi da casa.

Il 1 marzo è la data d'avvio della campagna per gli insegnanti e il personale scolastico; il giorno dopo toccherà alle forze dell'ordine e al personale delle prefetture, questure e della magistratura, ai vigili del fuoco e ai volontari della protezione civile. La road map si dovrebbe completare all'inizio di aprile con la vaccinazione delle persone con fragilità e disabilità. Agli under 55enne sono destinate le dosi Astrazeneca: al momento sono disponibili poco meno di 14 mila dosi; per tutti gli altri saranno utilizzati i vaccini Pfizer-Biontech e Moderna. Fino ad oggi sono oltre 67 mila i marchigiani che hanno ricevuto il vaccino, l'87,3% delle dosi consegnate dal 31 dicembre scorso: 43 mila donne e oltre 24 mila uomini, in larghissima parte operatori della sanità. Per quanto riguarda le fasce d'età, gli over 80 già vaccinati sono 4 mila, quasi la metà dei quali hanno più di 90 anni, e un centinaio quelli tra 16 e 19 anni; sono oltre 17 mila quelli di età compresa tra 50 e 59 anni e più di 14 mila quelli di età compresa tra 40 e 49 anni.

LAZIO

Prosegue nel Lazio la campagna vaccinale anti Covid: "Alle ore 12 di oggi è stata superata la quota delle 300 mila dosi somministrate. Sono 117 mila le persone che hanno completato il ciclo vaccinale con la somministrazione della seconda dose". Lo rende noto l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato. Gli over 80 vaccinati "sono 60 mila e nei prossimi giorni andremo ad una ulteriore accelerazione. Sono preoccupato - aggiunge D'Amato - per la riduzione delle forniture del vaccino Moderna e spero che sia uno stop solo momentaneo. Abbiamo bisogno di maggior quantitativi per accelerare la copertura vaccinale tenendo conto che nei prossimi giorni partiremo anche con il personale della scuola".

LIGURIA

In Liguria, dopo il Silver vaccine day che ha visto la partecipazione dell'archistar Renzo Piano, è partita ufficialmente questa mattina la somministrazione agli over 80. La popolazione target è composta da circa 160 mila persone (178mila se si includono gli ospiti delle rsa). Di questi, nelle prime 20 ore di prenotazione (la gran parte notturne perchè il servizio è partito alle 23 di lunedì), avevano già scelto di vaccinarsi in oltre 30 mila. Stamane il numero ha superato i 37 mila: 1 su 3, considerando anche chi verrà contattato dall'azienda sanitaria e non deve prenotare in maniera autonoma.

Mentre dunque la battaglia al covid attraverso l'impiego dei vaccini inizia ad abbracciare la parte più fragile della cittadinanza, si avvia alla conclusione la fase 1 dedicata agli operatori sanitari e agli ospiti delle rsa: a ieri sera erano oltre 39 mila le seconde dosi somministrate e 87.317 le prime dosi. Questa fase dovrebbe terminare la prima settimana dimarzo. Rispetto alle oltre 114 mila dosi di vaccino consegnate alla Liguria, la regione ha una percentuale di somministrazioni pari all'87 per cento. Tornando alla vaccinazione per gli over 80, oltre alla piattaforma informatica sono disponibili i call center, gli sportelli e sono partiti anche alcuni medici di famiglia; da domani mattina si potrà prenotare anche nelle farmacie.

Gli oltre 13mila utenti indicati dalle Asl per la vaccinazione domiciliare, non dovranno provvedere autonomamente alla prenotazione, ma saranno contattati dall'azienda sanitaria territoriale. Secondo le previsioni dei responsabili di Alisa, sono previste 10mila vaccinazioni a settimana nei punti dedicati e ospedali. Il numero cresce se si includono vaccini a domicilio e vaccine day organizzati dai piccoli Comuni. Per quanto riguarda gli over 80 la stima di Regione Liguria è che in 12 settimane, quindi entro maggio, si riuscirà a vaccinarli tutti. Parallelamente parte anche la vaccinazione degli under 55 di categorie prioritarie: in attesa dell'elenco che dovrebbe arrivare dal ministero, è stata avviata l'interlocuzione con le forze armate e la polizia attraverso un tavolo con il prefetto e i questori.

TOSCANA

La campagna vaccinale in Toscana, supera la quota di 210.000 somministrazioni, accende i motori in vista di decollare pienamente a marzo. Nelle prossime tre settimane, infatti, è attesa la consegna di ulteriori 100.000 dosi di vaccino che permetteranno alla campagna di massa della Regione di entrare a pieno regime sui tre filoni di somministrazione. "Lunedì abbiamo avviato il filone per gli ultraottantenni con Pfizer - spiega il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - che va ad aggiungersi ai due in corso, dedicati agli operatori sanitari e agli ospiti delle Rsa, dove stiamo completando la vaccinazione degli anziani anche con i richiami; e al personale scolastico e alle forze armate e di polizia con AstraZeneca, che coinvolgerà presto le altre categorie, indicate dal Governo. Stiamo facendo il massimo per accelerare sulla somministrazione delle dosi giornaliere e arrivare a immunizzare i cittadini nel più breve tempo possibile". Ieri è arrivato il primo lotto di fornitura Pfizer, 44.600 dosi, che servirà a dare sostanza alla vaccinazione degli over-80.

La fase 2, dedicata agli anziani, ha preso il via lunedì con la collaborazione dei medici di famiglia che hanno somministrato le prime 84 dosi. Questa settimana sarà di rodaggio in attesa di coinvolgere un numero sempre maggiore dei 2.600 medici di base presenti sul territorio regionale e alzare il ritmo delle inoculazioni a partire da lunedì. Con l'arrivo della fornitura stamani sono state consegnate le fiale Pfizer (ognuna contiene 6 dosi) ad altri 30 medici di famiglia per la vaccinazione di altre 180 persone over-80. Ogni professionista organizzerà autonomamente le sedute vaccinali sulla base della propria organizzazione ambulatoriale, delle priorità assistenziali e degli accordi con i propri assistiti.

Si aprono oggi le agende sul portale regionale affinchè ogni medico possa prenotare le dosi da utilizzare la prossima settimana. Per le medicine di gruppo le dosi richieste saranno spedite da lunedì a degli indirizzi predefiniti, mentre per i medici che non sono in associazione, le consegne avverranno nelle farmacie convenzionate, che ciascun dottore potrà scegliere, ritirando le dosi da martedì. "La Toscana registra oggi dieci punti percentuali sopra la media nazionale - spiega l'assessore regionale alla sanità Simone Bezzini - affermandosi tra le prime regioni per capacità di vaccinazione. C'è un intenso lavoro collettivo e ogni aspetto della filiera e della macchina organizzativa viene pianificato nel dettaglio".

SICILIA

La Sicilia vuole rendersi autonoma nell'acquisizione dei vaccini. "Sui vaccini non ci sono particolari novità e non si teme debba esserci una riduzione. Il timore rimane ma non c'è alcuna certezza", ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci facendo il punto con i giornalisti sull'emergenza sanitaria a Palazzo d'Orleans. "Ma stiamo lavorando - ha proseguito rispondendo a chi gli domandava di possibili acquisti in maniera autonoma - per potere procedere a una fornitura che consenta in Sicilia di poterci muovere con più facilità per realizzare il piano di somministrazione che avevamo immaginato già nei mesi scorsi".

Per il governatore, comunque, "siamo ancora in una fase di interlocuzione", non "in una fase contrattuale. C'è una interlocuzione - ha ribadito - ma non posso dire nemmeno se appare solida o meno, in questa fase meglio essere prudenti". L'obiettivo, ha ripetuto ancora Musumeci, è "di renderci autonomi come abbiamo fatto prima fase della pandemia con i dispositivi di protezione individuale". I vaccini al momento sono quelli autorizzati - ha spiegato Musumeci - Moderna, Pfizer e Astrazeneca e "ci muoviamo con le linee concordate con il governo nazionale". "Per noi, però, è importante completare il piano vaccini il più velocemente possibile perchè questa altalena di contagi crea inquietudine e incertezza", ha concluso.

PUGLIA

Sono 169.077 le dosi di vaccino somministrate finora in Puglia, a fronte di 201.005 dosi consegnate, mentre sta per partire la vaccinazione di over 80, insegnanti e forze dell'ordine. Finora sono stati somministrati i vaccini Pfizer e Moderna mentre dalla prossima settimana dovrebbero essere somministrati anche gli AstraZeneca, riservati a insegnati e forze dell'ordine under55. Le forze dell'ordine, in particolare, hanno dato la disponibilità a fare svolgere la somministrazione ai rispettivi uffici sanitari, sgravando in tal modo le Asl.

Per quanto riguarda gli anziani, finora sono circa 115mila quelli che si sono prenotati, a fronte di 260mila aventi diritto. I Comuni stanno allestendo gli hub da utilizzare per evitare di ingolfare gli ospedali. Entro questa settimana, la Puglia dovrebbe ricevere altre 38mila dosi di Pfizer, 15mila di Moderna e 20mila di AstraZeneca. Sulla possibilità che le Regioni possano acquistare in autonomia i vaccini, l'assessore alla Sanità, Pier Luigi Lopalco, ha detto: "Lo faremo se e quando sarà consentito farlo".

BASILICATA

Sono 25 mila 987 le dosi del vaccino anti Covid somministrate fino ad oggi in Basilicata, a fronte di 34 mila 205 dosi consegnate, ossia il 76 per cento delle fiale in dotazione alla Regione Basilicata. "Si sta procedendo con le vaccinazioni dei soggetti ultraottantenni e tra la fine di febbraio e gli inizi di marzo cominceremo anche la somministrazione dei vaccini AstraZeneca per i soggetti al di sotto del 55 anni - spiega il responsabile della task force della Regione Basilicata sul coronavirus, Ernesto Esposito - dando priorità, come indicato dalle linee guida ministeriali, al personale docente e non docente di scuole e università e alle forze dell'ordine". "Parallelamente - ha aggiunto Esposito- avvieremo nei comuni più grandi una campagna di vaccinazione che a Potenza, per esempio, partirà dalla prossima settimana . I soggetti interessati alla somministrazione dei vaccini saranno inseritiin appositi elenchi e verranno chiamati direttamente attraverso medici di medicina generale e anagrafiche comunali".

SARDEGNA

In Sardegna non è ancora chiara la tempistica per l'avvio della vaccinazione degli over 80 contro il Covid, una popolazione circa 116 mila anziani. Nei giorni scorsi l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu aveva prospettato la data del 20 febbraio prossimo, in coincidenza con l'inizio della campagna di screening nel Medio Campidano, ma l'annunciata piattaforma web per le prenotazioni non è ancora operativa. Finora le vaccinazioni sono state condizionate - come più volte precisato dall'assessore dai ritardi nella consegna delle dosi, tanto che la fase riservata alle persone più fragili è destinata a essere posticipata ad aprile. Finora nell'isola sono 65.697 le dosi di vaccino somministrate, il 76,8% di quelle ricevute (85.520), secondo i dati aggiornati alle 7 di stamane. La maggior parte delle inoculazioni (20.395), destinate a operatori sanitari e ospiti delle Rsa, ha riguardato persone tra i 50 e i 59 anni.

Per quanto riguarda i più anziani, si contano 732 inoculazioni per gli ultranovantenni, cui si aggiungono 1.129 (tra gli 80 e gli 89 anni), e 1.216 (tra i 70 e i 79 anni). La suddivisione per categorie indica che 49.342 somministrazioni hanno riguardato gli operatori sanitari e sociosanitari, e 12.985 il personale non sanitario: 3.362 sono le somministrazioni per gli ospiti delle strutture residenziali e 8 per gli over 80. Stamane in Consiglio regionale, durante l'esame della finanziaria, il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha chiesto alla Giunta di aggiornare le informazioni sulla campagna di vaccinazione, anche per evitare che i cittadini "intasino i centralini di Regione e Ats" per chiedere notizie.

"La vaccinazione degli ultraottantenni, già avviata quasi ovunque, in Sardegna non è ancora partita", ha rilevato l'esponente dell'opposizione. "Non solo: non esiste nemmeno la piattaforma web per la prenotazione annunciata giorni fa nè una comunicazione chiara in materia. Non ci sono accordi con i medici di famiglia nè con le farmacie". Ieri, in videoconferenza col commissario Domenico Arcuri, il sindaco metropolitano di Cagliari, Paolo Truzzu, ha chiesto di estendere le vaccinazioni agli operatori turistici: "Ho proposto di vaccinarli subito, a marzo, in modo da consentire loro di programmare la stagione turistica e di vendere la Sardegna come destinazione sicura".

CALABRIA

La Calabria continua a stazionare in fondo alla classifica nella campagna vaccinale contro il Covid 19. Secondo l'ultimo dato aggiornato nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria, la Calabria è ultima in Italia nel rapporto tra dosi consegnate e somministrate, con un 63% lontanissimo dall'85,5% della media nazionale: nel dettaglio, nella regione finora sono state somministrate 65.750 dosi sulle 104.370 consegnate.

La gran parte delle dosi di vaccino è rappresentata dalla fornitura di Pfizer-Biontech: la scorsa settimana in Calabria sono arrivate anche oltre 13mila diAstrazeneca e Moderna. Il basso dato percentuale risente molto del ritardo iniziale dovuto alla coincidenza temporale tra l'inizio della campagna vaccinale e l'avvicendamento ai vertici delle aziende sanitarie e ospedaliere, che ha comportato per alcuni giorni un "vuoto" gestionale colmato infine con le nomine dei nuovi commissari aziendali da parte del commissario ad acta della sanità calabrese Guido Longo, nomine avvenute d'intesa con il presidente facente funzione della Regione, Nino Spirlì.

Sul piano della distribuzione delle dosi, comunque, in Calabria la prima fase è praticamente completata: a tutt'oggi le dosi sono state somministrate a 50.870 operatori sanitari, 11.474 unità di personale non sanitario, 3.404 ospiti di strutture residenziali, è stato sostanzialmente completato anche il richiamo (all'appello mancherebbero poche unità di personale sanitario, essenzialmente quegli operatori che hanno dato tardivamente l'adesione alla campagna vaccinale).

Secondo il report on line del commissario per l'emergenza coronavirus, in Calabria invece non risulta vaccinato nessun over 80: la Regione e l'ufficio del commissario ad acta della sanità calabrese hanno puntato sul coinvolgimento dei medici di medicina generale, ma ancora non c'è una tempistica certa sull'avvio della campagna vaccinale per gli anziani, così come sull'avvio della somministrazione del vaccino al personale scolastico, ritenuta una priorità dal presidente Spirlì, che ha proposto la chiusura delle scuole per due settimane per poter effettuare la vaccinazione a docenti e operatori scolastici.

ABRUZZO

"Non c'è alcuna criticità nell'andamento della campagna vaccinale anti Covid 19 in Abruzzo ed è stucchevole la polemica che alcuni esponenti politici di minoranza stanno agitando". Lo rimarca l'assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, che fa alcune puntualizzazioni su come stia procedendo la vaccinazione contro il Covid-19 nella regione. "Ad oggi in Abruzzo sono state somministrate il 78.5 per cento delle dosi consegnate - spiega l'assessore - un dato perfettamente in linea, e spesso anche superiore, con quello di altre regioni italiane con caratteristiche geografiche e di composizione della popolazione molto simili alla nostra, come Liguria e Sardegna. Il punto e questa percentuale va letta correttamente, non soffermandosi al valore assoluto, perchè il quadro di riferimento non è omogeneo in tutto il Paese". Verì ribadisce come da settimane il Commissario Arcuri abbia raccomandato, a causa dell'incertezza nella consegna dei vaccini, di mettere da parte una quota pari al 30 per cento delle dosi a disposizione di ciascuna Regione per garantire la somministrazione della seconda dose e dunque l'effettiva copertura vaccinale dei soggetti. "Ed è quello - continua - che abbiamo fatto e stiamo facendo, così da scongiurare quanto già avvenuto in queste settimane in altre regione, che si sono trovate in difficoltà nel garantire la seconda dose ai propri pazienti.

In Abruzzo, invece, questo non è accaduto ed è stata completata la vaccinazione degli operatori sanitari e socio sanitari, compresi quelli delle strutture per anziani". L'assessore ricorda come l'Abruzzo sia stata la prima Regione ad attivare, fin dal 18 gennaio scorso, la piattaforma telematica per raccogliere le manifestazioni di interesse alla vaccinazione da parte degli over 80, disabili e soggetti fragili. "La vaccinazione degli ultra 80enni - prosegue - è iniziata in tutte le Asl, secondo le modalità operative e organizzative che ogni azienda sanitaria declinerà in proprio, a seconda delle fasce di popolazione da vaccinare e della quantità e tipologia di vaccini disponibili".

CAMPANIA

Sono 268.490 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Campania sulle 301.305 finora ricevute. Con una percentuale dell'89,1%, la Campania resta tra le prime regioni italiane, anche se i ritardi nell'invio delle fiale, registrati a livello nazionale, stanno rallentando l'attività messa in campo dalla Regione. È stato lo stesso presidente Vincenzo De Luca, infatti, a spiegare che non sarà possibile completare il processo entro il 2021, come ipotizzato inizialmente, evidenziando che con questi ritmi si rischia di finire nel 2023. Per ovviare a questi ritardi, la Campania sta monitorando la situazione e potrebbe decidere di acquistare altre dosi in maniera indipendente.

Si continua a lavorare nei 27 hub individuati nei mesi scorsi e nei punti di vaccinazione che si sono aggiunti successivamente, anche per facilitare e accelerare la vaccinazione degli ultraottantenni. Per questa fascia della popolazione la somministrazione del farmaco è partita in maniera scaglionata nelle diverse Asl: la provincia di Caserta è stata la prima a cominciare, mentre l'Asl Na2 è partita mercoledì scorso e la Napoli 1 sabato. In base ai dati aggiornati alle 7 di questa mattina, sono quasi 30mila le persone con più di 80 anni che hanno già ricevuto la prima dose del vaccino (29.669). Nel dettaglio, sono 24.916 quelle con età compresa tra gli 80 e gli 89 anni, 4.753 quelle con oltre 90 anni. Non sono mancati comunque i disagi: un anziano alla Mostra d'Oltremare di Napoli è stato stroncato da un infarto mentre aspettava il suo turno, mentre altri ultraottantenni, convocati al lontano ospedale di Vallo della Lucania, saranno indirizzati nel nosocomio di Agropoli, anche se questo comporterà alcuni giorni di ritardo nella somministrazione.

Mentre si sta ultimando la vaccinazione del personale sanitario, nei prossimi giorni potranno accedere alla piattaforma dedicata anche le forze dell'ordine e gli uomini delle polizie municipali. Sabato scorso sono arrivate in Campania 28.400 dosi di Astrazeneca, che saranno destinate a una parte del personale docente e alle forze dell'ordine. Sono 8.000, invece, le dosi di Moderna attualmente disponibili, mentre la Campania, al pari delle altre regioni, attende nelle prossime ore l'approvazione da parte dell'Ema per il vaccino prodotto da Johnson&Johnson.

UMBRIA

Sono 33.852 le dosi di vaccino anti Covid-19 somministrate in Umbria, l'82% di quelle consegnate (41.275). Nel dettaglio, sono 24.560 quelle andate agli operatori sanitari, 1.276 al personale non sanitario e 5.399 agli ospiti delle strutture residenziali, inoculate nella prima fase della campagna di vaccinazione.

Lunedì 15 febbraio in Umbria è iniziata la somministrazione agli ultraottantenni: per ora, le prenotazioni sono aperte soltanto per i nati nel 1940 e nel gennaio 1941. Nei primi due giorni, le dosi somministrate a questa categoria sono 2.617 (dato aggiornato alle ore 11 del 17 febbraio). Coloro che hanno già ricevuto la prima dose di vaccino sono circa il 36% dei 6.740 che si sono prenotati, tramite l'apposito portale e in farmacia. "La nostra organizzazione sta funzionando - ha commentato l'assessore alla Sanità, Luca Coletto - non abbiamo avuto disservizi nella fase di prenotazione, nè sul portale nè in farmacia e stiamo procedendo secondo la pianificazione che ci eravamo dati. Questi dati confermano che non appena avremo a disposizione i vaccini richiesti a livello nazionale potremo vaccinare rapidamente tutti gli ultraottantenni e i soggetti delle altre categorie previste nella fase 1".

I punti vaccinali individuati dalla Regione per gli anziani in grado di spostarsi sono 15, mentre per gli over 80 con problemi di mobilità che non possono allontanarsi dalla propria abitazione, è stato siglato un accordo con i medici di medicina generale per la vaccinazione a domicilio. Per questi soggetti non servirà la prenotazione: saranno direttamente i medici, muniti di un elenco, a contattare i propri pazienti, per raccogliere il consenso alla somministrazione.




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