venerdì 7 agosto 2020
Registrati 552 nuovi casi, 150 in più di ieri. E nel solo mese di luglio sono stati denunciati 1.377 casi di contagio in aziende e nel settore sanitario
Continua lo stillicidio dei contagi. Intanto in tutto il mondo si lavora per mettere a punto un vaccino

Continua lo stillicidio dei contagi. Intanto in tutto il mondo si lavora per mettere a punto un vaccino - Reuters

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Continuano a salire i contagi per coronavirus in Italia, segnando un significativo aumento in un solo giorno. Nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute, si sono registrati 552 nuovi casi, 150 in più di ieri, che fanno salire il totale a 249.756. In calo, invece, il numero delle vittime: 3 in un giorno a fronte alle 6 registrate giovedì. Complessivamente, le vittime dall'inizio dell'epidemia sono 35.190.

E crescono i contagi sul lavoro da Covid 19: nel complesso i casi denunciati all'Inail dall'inizio dell'epidemia fino alla fine di luglio sono stati 51.363 con 276 casi mortali. E nel solo mese di luglio sono stati denunciati 1.377 casi di contagio (360 dei quali riferiti a infezioni riscontrate nello stesso mese ) e 24 casi mortali (riferiti a decessi avvenuti tra marzo e maggio).

La grande maggioranza dei contagi riguarda lavoratori residenti nel Nord Italia - spiega l'ultimo rapporto dell'Inail - con l'80,5% dei casi. Le donne rappresentano quasi i tre quarti dei contagiati sul lavoro (il 71,4% con un'età media di 47 anni), ma se si guarda ai casi mortali le percentuali si invertono con gli uomini che sono l'83,3% delle morti sul lavoro per coronavirus denunciate all'Inail (l'età media è 59 anni).

Le statistiche Inail segnalano come il 40% delle denunce di contagio sul lavoro si riferisca alla categoria dei tecnici della salute (e tra questi nell'83% dei casi agli infermieri) e il 10,3% ai medici. Ma la statistica non tiene naturalmente conto dei lavoratori non assicurati all'Istituto come ad esempio i medici e i pediatri di famiglia.

Oltre otto denunce su 10 sono concentrate nell'Italia settentrionale: il 56,3% nel Nord-Ovest e il 24,2% nel Nord-Est, seguiti dal Centro (11,8%), mentre meno dell'8% delle denunce viene da lavoratori del Sud o dell'Isole. Per i casi mortali l'Italia settentrionale concentra il 70,7% delle denunce (ma il 57,6% è nel Nord Ovest) Il Sud, con il 15,2% dei decessi sul lavoro denunciati precede il Nord-Est (13,1%), il Centro (12,3%) e le Isole (1,8%). La Lombardia è la regione più colpita, con oltre un terzo dei casi denunciati (36,2%) e il 43,8% dei decessi.

Il 71,6% del complesso delle infezioni denunciate e il 23,4% dei casi mortali si concentra nel settore della Sanità e assistenza sociale (che comprende ospedali, case di cura e di riposo, istituti, cliniche, policlinici universitari, residenze per anziani e disabili), che insieme al settore degli organismi pubblici preposti alla sanità (Asl) porta all'80,6% la quota dei contagi e al 33,7% quella dei decessi avvenuti in ambito sanitario. Seguono i servizi di vigilanza, pulizia, call center, il settore manifatturiero (addetti alla lavorazione di prodotti chimici, farmaceutici, alimentari) e le attività dei servizi di alloggio e ristorazione.

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