venerdì 28 febbraio 2020
Decreto urgente del governo. Poste aperte nelle zone rosse. Al Politecnico di Milano ripartono le lezioni e gli esami, ma on line. Il Duomo riapre ai turisti
La Lombardia propone scuole chiuse e misure preventive per altri 7 giorni

Reuters

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Secondo gli ultimi dati ufficiali di giovedì 27 febbraio, in Italia sono stati accertati finora 650 casi di contagio da coronavirus e 17 sono i morti nella settimana che ha sconvolto l'Italia. Aumentano i contagi ma restano circoscritti.

Il numero dei positivi sale e supera quota 650, le vittime sono 20.

Nel dettaglio: Lombardia (531 e 17 morti), Veneto (151 e 2 morti), Emilia Romagna (145 e 2 morti), Liguria (19) Sicilia (4), Lazio, Campania e Marche (3), Toscana, Umbria e Piemonte (2), Alto Adige, Abruzzo e Puglia (1).

Una buona notizia è che cresce già il numero delle persone giudicate guarite (45) e dopo pochi giorni, come i 3 turisti lombardi in vacanza a Palermo scoperti martedì notte e negativi dopo 48 ore. E dei 650 contagiati, meno della metà (304) sono in ospedale, 284 sono seguiti a casa, 62 non sono neanche monitorati.

Decreto urgente a sostegno delle zone colpite dal virus

In serata "Il Consiglo dei ministri ha approvato il decreto urgente a sostegno dell'economia nelle zone colpite dal Coronavirus", lo scrive su Facebook il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro che continua: "Ora diamo un aiuto concreto sul piano economico alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese nei territori interessati. Abbiamo previsto anzitutto la sospensione dei versamenti e delle utenze, quindi per i cittadini coinvolti si interrompe il pagamento di bollette e rate dell'assicurazione. Per le Pmi introduciamo l'accesso gratuito e prioritario al Fondo di garanzia, che viene rifinanziato, in modo da aiutare le aziende a rilanciare l'attività economica. Abbiamo deciso, inoltre, un rafforzamento delle risorse destinate al sostegno delle imprese esportatrici".

"Sono state approvate anche norme a sostegno dei lavoratori - continua Fraccaro -, soprattutto in materia di cassa integrazione e di sussidio a chi è impossibilitato a svolgere l'attività professionale. Abbiamo previsto, inoltre, misure specifiche per il settore del turismo, per la giustizia e per la pubblica amministrazione. Il Governo sta lavorando con grande serietà con l'obiettivo di tutelare la collettività e aiutare il mondo produttivo e i cittadini. Salute e rilancio dell'economia sono le nostre priorità per ottenere quanto prima il ritorno alla normalità. Il prossimo passo è un nuovo provvedimento dedicato allo sviluppo dell'economia che consenta al Paese di tornare a crescere".

Regione Lombardia: misure preventive per un'altra settimana

Anche oggi conferenza stampa in Regione Lombardia per fare il punto. L'assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha reso noto che i contagi in regione sono a oggi 531, con 85 persone ricoverate in terapia intensiva. Gallera ha poi affermato che la Lombardia "intende mantenere per un'altra settimana sia nei Comuni della zona rossa che in tutta la regione gialla le misure previste dall'ordinanza di domenica scorsa. Questa è la nostra proposta".

"Le misure adottate domenica scorsa alla luce dei dati sono assolutamente valide e permettono di controllare la diffusione del virus ed evitare che il virus colpisca tutta la regione. Solo con 14 giorni possiamo capire se la diffusione sarà stata contenuta", ha aggiunto Gallera.

Quindi anche per le scuole la Lombardia chiede al governo di prorogare la chiusura per un'altra settimana.

"Non è il momento di abbassare la guardia o pensare che il problema sia chiuso". Lo ha spiegato Massimo Galli, direttore
dell'Istituto di scienze biomediche dell'Ospdeale Sacco di Milano, in conferenza stampa in Regione Lombardia aggiungendo che "gli interventi di limitazione del danno vanno intensificate piuttosto che ridotte". Secondo Galli, il virus del Coronavirus ha viaggiato "sottotraccia nella zona rossa per un periodo piuttosto lungo". E ha aggiunto: "Una realtà di questo genere non può circoscriversi con gli interventi in zona rossa ma deve articolarsi su misure per tenere l'area metropolitana fuori dai guai. È una medicina abbastanza amara da inghiottire ma non credo che abbiamo alternative".

In quanto ai decessi "A oggi sono 17 le persone nella nostra regione che avevano il Coronavirus" e sono decedute, ha riferito l'assesssore Gallera, precisando però che si è in attesa di sapere dall'Istituto Superiore di Sanità se sono decedute a causa del virus o per altre ragioni.

Il governatore lombardo Attilio Fontana, nel ribadire la gravità della situazione ha anche detto: "Se si ridesse meno della mascherina e si guardasse il problema più attentamente credo che sarebbe saggio", ha aggiunto facendo riferimento alla polemica seguita alla sua diretta su Facebook nella quale annunciava, mascherina davanti alla bocca, di mettersi in autoisolamento dopo che una sua collaboratrice in Regione era stata trovata positiva al virus.

Veneto e Lombardia: governatori della Lega divisi

Mentre la Lombardia, pur rimandando la decisione al governo centrale, punta sul prolungamento delle misure di contenimento del coronavirus almeno per una settimana (scuole e università chiuse, quindi) il governatore del Veneto, Luca Zaia, invece punta a un rapido ritorno alla normalità. "In questo momento in Veneto abbiamo una situazione assolutamente sotto controllo. Sono 133 i casi di contagio, un centinaio li consideriamo asintomatici. In ospedale sono 21 in ricovero normale e 8 che avevano patologie pregresse in terapia intensiva", afferma Zaia. Anche lui rimanda però rimanda la palla a Roma, in particolare all'Istituto superiore della Sanità.

Ospedali lombardi «ai limiti della tenuta»

Gli ospedali della Lombardia alle prese con l'emergenza coronavirus sono "ai limiti della tenuta". Lo afferma il professor Massimo Galli, infettivologo dell'ospedale Sacco di Milano, nel corso di una conferenza stampa nella sede della Regione Lombardia. "Gran parte dei letti, nei reparti di Rianimazione, sono occupati da questa patologia - aggiunge - Alcuni ospedali sono in grave crisi, come Lodi e Cremona, dove registriamo un sovraccarico di pazienti".

Proprio per questo si è svolta una una riunione ristretta tra l'assessore lombardo al Welfare, Giulio Gallera, e cinque direttori sanitari di altrettanti ospedali milanesi, che fanno parte di un comitato ristretto all'interno dell'unità di crisi per gestire l'emergenza del coronavirus. Una delle questioni che ora sono da risolvere è quella della disponibilità dei posti letto, in particolare all'ospedale di Lodi dove nella notte sono arrivati 51 nuovi pazienti, come ha riferito il governatore Attilio Fontana.

All'ospedale di Cremona in pochissimi giorni si è passati da "12 posti in terapia intensiva a 3-4 reparti in cui si curano questi pazienti" con il Coronavirus: Angelo Pan, dell'Asst di Cremona, lo ha sottolineato in conferenza stampa nella sede della Lombardia ricordando che fra i dipendenti "da venerdì nessuno è andato a casa". Pan ha parlato dell'importanza di "coordinare quanto più
possibile le attività" degli ospedali a livello regionale. Il sistema "non so - ha aggiunto - quanto potrà reggere ancora".

Le Poste riaprono gli uffici nelle zone rosse

Lunedì 2 marzo riapriranno i cinque uffici postali a Codogno, Casalpusterlengo, Castiglione D'Adda, San
Fiorano in provincia di Lodi e Vò Euganeo in provincia di Padova. Poste Italiane comunica che quindi che per gli anziani sarà possibile ritirare la pensione del mese.

Al Politecnico di Milano riprendono le lezioni, ma on line

Il Politecnico di Milano, dopo la sospensione di questi giorni, farà ripartire le attività didattiche, ma on on line. La prossima settimana saranno attivate lezioni ed esami a distanza per migliaia di studenti. L'obiettivo è ridurre al minimo l'impatto di questa crisi sul loro percorso formativo, come spiega il rettore Ferruccio Resta. «Entro il 9 marzo riapriranno tutti i corsi di studio: i primi dieci lo faranno già lunedì 2 marzo, con il coinvolgimento di circa 120 docenti e 2.500 studenti - spiega il rettore -. Cerchiamo di tornare alla normalità. Come università possiamo offrire il servizio ai nostri 45.000 iscritti senza costringerli a spostarsi o ad affollare le aule».

Tutto è pronto anche per gli esami di laurea, che il 4 e 5 marzo interesseranno 1.200 studenti del Politecnico. «Sono felici per il traguardo che stanno per raggiungere, ma anche un pò scontenti per la mancanza di un festeggiamento pubblico - riprende il rettore -. Abbiamo però deciso che recupereremo: appena sarà possibile, organizzeremo un Graduation Day dedicato ai laureati di questa sessione e alle loro famiglie».

Università lombarde: corsi in sede sospesi fino al 7 marzo

Le Università della Lombardia "ritengono che siano ancora attuali le ragioni che hanno condotto a sospendere le attività didattiche nella settimana iniziata con lunedì 24 febbraio. Pertanto le attività formative
in presenza sono sospese fino a sabato 7 marzo". Lo rende noto la Conferenza dei rettori delle Università Lombarde. "Al fine di contenere gli effetti negativi di questa emergenza, tutte le Università della Lombardia si sono nel frattempo attivate per offrire agli studenti forme di didattica a distanza, secondo modalità proprie di ogni singolo Ateneo.

Riapre anche il Duomo di Milano (ai turisti)

Ma polemiche a parte la Lombardia e Milano tentano la normalità. Il simbolo per eccellenza, il Duomo, riaprirà ai turisti. Una riapertura 'ai tempi del Coronavirus', cioè "con ingressi scaglionati e biglietterie on line", ha detto l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera. Il tutto per evitare affollamenti e recuperare la normalità. La Veneranda Fabbrica del Duomo si sta organizzando per riaprire il 2 marzo.

Isolato il ceppo italiano del virus

I ricercatori dell'ospedale Sacco di Milano hanno isolato da quattro pazienti di Codogno il ceppo italiano del virus, uno strumento in più nel lavoro di ricerca di un vaccino contro il coronavirus. È una fonte di dati preziosa per conoscere le caratteristiche molecolari del virus, indispensabili per mettere a punto farmaci mirati e vaccini.

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Il coronavirus nel resto del mondo

Reuters

Si tratta di un italiano rientrato da Milano il 25 febbraio il primo contagiato dal coronavirus in Nigeria. Lo ha annunciato il ministero della Salute nigeriano precisando che "il paziente è ricoverato in ospedale nello stato di Lagos condizioni stabili e non presenta sintomi preoccupanti".

L'Olanda ha annunciato il primo caso di contagio da coronavirus. Si tratta di una persona a Tilburg, nel sud, che era rientrata da poco dal nord Italia. Salgono a 17 i contagi accertati nel Regno Unito: nelle ultime ore sono stati segnalati la prima infezione in Irlanda del Nord e - stamattina - la prima in Galles, entrambi su persone provenienti dall'Italia settentrionale, come riferisce la Bbc. Le autorità sanitarie locali gallesi e nord irlandesi hanno assicurato di aver preso "tutte le misure appropriate" per contenere la diffusione del virus.

A Nizza, in Francia, un altro caso di coronavirus, si va a sommare ai casi conosciuti Oltralpe che sono passati da 18 a 39, ha annunciato nella conferenza stampa serale il ministro della Sanità, Olivier Véran. Gli altri controlli in corso «potrebbero fare evolvere ulteriormente il bilancio», ha aggiunto il ministro.

Salgono a tre i casi di coronavirus in Romania. Gli ultimi due sono di oggi e, secondo quanto dichiarato dal segretario di Stato
romeno, Nelu Tataru, entrambi hanno contratto il virus in Italia. Si tratta di un uomo di 45 anni della provincia di Maramures, rientrato il 25 febbraio da una zona dell'Italia non specificatat, mentre l'altro caso è quello di una donna di 38 anni della provincia di Timis recatasi per un giorno a Bergamo e rientrata sempre il 25 febbraio. Anche per lei il virus è stato accertato dalle analisi.

La Bielorussia ha annunciato il suo primo caso di contagio da coronavirus. È uno studente iraniano rientrato la settimana scorsa passando per l’Azerbaigian. Il ministero della Salute ha precisato che le sue condizioni sono «soddisfacenti» e ha annunciato che d’ora in avanti saranno sottoposti a controlli tutte le persone in arrivo dall’Italia, dall’Iran e dalla Corea del Sud oltre che dalla Cina.

La Nuova Zelanda ha confermato il primo caso di Covid-19 nel Paese. Si tratta di un uomo di 60 anni arrivato mercoledì dall’Iran e attualmente ricoverato nell’ospedale di Auckland, come ha spiegato il ministro della Sanità neozelandese David Clark. La Nuova Zelanda aveva annunciato una serie di misure restrittive per contenere la diffusione del nuovo coronavirus, alcune delle quali riguardavano i viaggiatori dall’Iran.

In Cina giovedì 27 febbraio le vittime sono state 29 ed è il livello più basso registrato da quasi un mese.

In Iran Il numero delle vittime potrebbe essere molto più alto di quello ufficiale. Fonti interne al sistema sanitario locale hanno
riferito alla Bbc che le vittime sono almeno 210. Il bilancio ufficiale finora è di 34 morti (la maggior parte a Teheran e a Qom, la città focolaio) e di 388 contagi, ma i numeri forniti dal governo sono stati contestati da più parti, nonostante le autorità abbiamo negato di aver nascosto informazioni sulla reale portata dell'epidemia. Intanto anche altri 4 parlamentari iraniani sono stati contagiati dal coronavirus (Covid-19). Lo ha annunciato Mohammad Ali Wakili, membro dell'ufficio di presidenza del Majlis, l'Assemblea legislativa di Teheran, senza identificarli.




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