giovedì 19 novembre 2020
La Lombardia supera i 20mila decessi. Sono 202 medici che hanno perso la vita per il Covid. Gli ultimi un odontoiatra di 58 anni, un medico di 62, un diabetologo di 64, un medico di famiglia a Sassari
36.176 nuovi casi e 653 morti. Conte: sarà un Natale più sobrio

Ansa

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Sono 36.176 i casi di Covid in Italia registrati nelle ultime 24 ore, circa duemila in più rispetto a ieri, che portano il totale a 1.308.528. È invece di 653 l'incremento delle vittime in un giorno, per un totale
dall'inizio dell'epidemia di 47.870.

La regione con più casi è sempre la Lombardia, pur in calo ormai chiaro da giorni (+7.453), seguita da Piemonte, invece ancora in crescita (+5.349), Veneto (+3.753), Campania (+3.334) e Lazio (+2.697).

I casi totali dall'inizio dell'epidemia sono 1.308.528. In calo i guariti, 17.020 (ieri 24.169), per un totale di 498.987, mentre gli attualmente positivi crescono di 18.503 unità (ieri 9.358), arrivando a 761.671 in tutto.

Si conferma anche la frenata dei ricoveri: quelli in terapia intensiva sono 42 in più (ieri 58, martedì erano 120), e sono 3.712 in tutto, mentre i ricoveri ordinari crescono di 106 unità (dato più basso da settimane, ieri 430) per un totale di 33.610. Infine, 724.349 sono i pazienti in isolamento domiciliare.

Cala ancora il rapporto positivi/tamponi in Italia che oggi si attesta al 14,4% con 250.186 tamponi processati, in aumento rispetto ai 234.834 di ieri, e 36.176 positivi. È quanto emerge dal bollettino odierno del ministero della Salute sull'emergenza Covid in Italia.

La crescita dei contagi di Sars-CoV2 si è quindi stabilizzata. Gli esperti dicono che i numeri restano alti,
ma indicano che siamo già di un minimo al di sotto dell'incremento lineare. E se i dati continueranno ad andare in questa direzione e le misure verranno mantenute - dicono - a breve si potrebbe raggiungere il plateau.

Conte: sarà un Natale diverso, più sobrio​

Sarà un Natale particolare, certamente difficile e molto diverso da quello a cui siamo abituati. Il premier, Giuseppe Conte, lo ribadisce per l'ennesima volta, annunciando una festa "più sobria". Insomma, niente cene con tutti i parenti, perché "veglioni, baci e abbracci non saranno possibili". La parola d'ordine, come da mesi a questa parte, è buonsenso: "una settimana di socialità scatenata significherebbe pagare a gennaio un innalzamento brusco della curva e non ce lo possiamo permettere. Festoni e festini non sono pensabili". Conte non fa previsioni, ma d'altra parte, spiega, neppure gli scienziati si avventurano a dire come sarà la situazione a fine dicembre. Bisogna arrivare più in là con il calendario "e dosare gli interventi: noi certamente ci stiamo preparando a vari scenari".

Anche il coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, è sulla stessa linea: "Sono abituato a Natale a fare il cenone con 20 persone, ma quest'anno non si può". Per Miozzo il quadro non è nerissimo, è possibile che in alcune aree si riapra qualcosa già dal 3 dicembre. Ma niente "liberi tutti": Averlo fatti in estate ha portato a "conseguenze durissime. Quindi anche per lo shopping speriamo di non vedere quelle scene di resse nei negozi per accaparrarsi offerte, non ce lo possiamo permettere".

Duecento medici morti per Covid​

Hanno superato quota 200 (sono 202 per l'esattezza) i medici deceduti per l'epidemia di Covid: 22 sono stati vittima della seconda ondata, a partire dal primo ottobre. Gli ultimi due nomi sul memoriale pubblicato sul sito della Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) sono quelli di due iscritti all'Ordine di Foggia, deceduti a poche ore di distanza l'uno dall'altro: Mauro Cotillo, 58 anni, medico odontoiatra di Foggia, e Giovanni Bissanti, 62 anni, medico di continuità assistenziale di Serracapriola. Ai loro nomi si aggiunge quello di Antonio Antonelli, 64 anni, conosciutissimo diabetologo di Isernia, che da un anno si era congedato dall'attività ospedaliera. E un medico di famiglia a Sassari, Alessandro Fiori.

"Duecento colleghi deceduti per Covid-19 non ce lo saremmo mai aspettati, quando tutto è iniziato. Eppure è successo - riflette il presidente della Fnomceo, Filippo Anelli -. Il tema della sicurezza degli operatori sanitari deve essere una priorità di sanità pubblica. Gli ospedali si sono attrezzati per far fronte alla pandemia, creando percorsi sporchi e puliti e dotando il personale dei dispositivi individuali di protezione adeguati al grado di rischio. Lo stesso si deve fare sul territorio, potenziando le Uca, le Unità speciali dedicate alla cura del Covid-19, che devono affiancare e supportare i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta, i medici di continuità assistenziale, del 118, delle Rsa, gli specialisti ambulatoriali in un percorso di cura in piena sicurezza, per gli operatori e per gli assistiti". "La sicurezza è un diritto dei lavoratori - conclude -, per i medici e gli operatori sanitari lo è in maniera particolare, in quanto è garanzia della sicurezza delle cure e dunque del diritto alla salute dei cittadini I medici hanno il diritto di curare i loro assistiti, e di poterlo fare in piena sicurezza".

I dati dalle Regioni:

La Lombardia supera i 20mila morti​

Con la giornata di oggi la Lombardia ha superato i 20mila morti per Covid19 da inizio pandemia. Sono in tutto 20.015, considerando i 165 delle ultime 24 ore. I casi registrati sono 7.453 e 165 i morti. I tamponi effettuati sono stati 37.595, in totale 3.682.509. Ieri, a fronte di 38.100 tamponi effettuati, erano emersi 7.633 positivi e 182 morti.

Veneto

In Veneto nelle ultime 24 ore si sono registrati 3.753 nuovi positivi con un totale che, dall'inizio dell'epidemia, sale a 112.000; le persone in isolamento sono ad oggi 36.887, mentre i ricoverati nelle
aree critiche in totale sono saliti a 2.242 (+50 da ieri), mentre nelle terapie intensive sono 296 (+5 da ieri). Il totale dei decessi dall'inizio dell'epidemia è, ad oggi, di 3.057, con 38 vittime in più da ieri, mentre i dimessi sono saliti a 6.052 (+109 da ieri).

Friuli Venezia Giulia

Oggi in Friuli Venezia Giulia sono stati rilevati 1.197 nuovi contagi (il 17,92% dei 6.680 tamponi eseguiti) e 13 decessi. Le persone risultate positive dall'inizio della pandemia ammontano in tutto a 21.922, di cui 5.812 a Trieste, 9.006 a Udine, 4.226 a Pordenone e 2.595 a Gorizia, alle quali si aggiungono 283 persone da fuori regione. I casi attuali di infezione sono 11.835.

Scendono a 48 i pazienti in cura in terapia intensiva, mentre salgono a 485 i ricoverati in altri reparti. I decessi complessivamente ammontano a 580, con la seguente suddivisione territoriale: 255 a Trieste, 168 a Udine, 139 a Pordenone e 18 a Gorizia. I totalmente guariti sono 9.507, i clinicamente guariti 190 e le persone in isolamento 11.112.

Alto Adige

In Alto Adige i numeri del contagio restano ancora molto alti. Alla vigilia dello screening di massa su scala provinciale (potrebbe interessare fino a 350.000 persone) che durerà fino a domenica, i dati odierni indicano 13 morti, 703 nuovi positivi sui 3.041 tamponi esaminati e il 2% della popolazione in isolamento domiciliare (10.570 persone). Sale a 19.388 il totale delle persone positive a seguito di tampone (141.560 i soggetti testati dall'inizio della pandemia). I decessi totali sono 438.

Toscana

In Toscana i positivi sono 1.972 in più rispetto a ieri (1.304 identificati in corso di tracciamento e 668 da attività di screening) su un totale complessivo, da inizio epidemia, di 88.677 unità. L'età media dei 1.972 casi odierni è di 49 anni (il 12% ha meno di 20 anni, il 22% tra 20 e 39 anni, il 35% tra 40 e 59 anni, il 20% tra 60 e 79 anni, l'11% ha 80 anni o più).

I guariti crescono del 6,2% e raggiungono quota 32.480 (36,6% dei casi totali). I tamponi eseguiti hanno raggiunto quota 1.403.341, 17.830 in più rispetto a ieri, di cui l'11,1% positivo. Sono, invece, 8.244 i soggetti testati oggi (escludendo i tamponi di controllo), di cui il 23,9% è risultato positivo. A questi si aggiungono i 3.616 tamponi antigenici rapidi eseguiti oggi. Gli attualmente positivi sono oggi 54.124, +0,03% rispetto a ieri.

I ricoverati sono 2.101 (14 in più rispetto a ieri), di cui 287 in terapia intensiva (5 in più). Oggi si registrano 51 nuovi decessi: 26 uomini e 25 donne con un'età media di 82,2 anni. Complessivamente, 52.023 persone sono in isolamento a casa, poiché presentano sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi (stabili rispetto a ieri).

Emilia Romagna​

Crescono di 2.160 unità, portando il computo complessivo da inizio epidemia a quota 97.814, i casi di positività al coronavirus in Emilia-Romagna dove, nelle ultime 24 ore, sono stati eseguiti 18.930 tamponi. La percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi risulta pari all'11,4% e stabile rispetto a ieri. Dei nuovi contagiati, 986 sono asintomatici individuati nell'ambito delle attività di contact tracing e screening regionali, 287 erano già in isolamento e 386 sono stati individuati all'interno di focolai già noti. L'età media dei nuovi positivi di oggi è 45,4 anni. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 244, stabili rispetto a ieri, e 2.489 quelli in altri reparti Covid, 40 in più rispetto a ieri. Sul territorio si registrano 50 nuovi decessi.

Liguria​

Continuano a scendere i ricoveri di pazienti covid in Liguria: in ospedale ci sono 1438 ricoverati, meno 51 rispetto a ieri, secondo quanto riferisce l'ultimo report diffuso dalla Regione. Di questi pazienti, 119 sono in
terapia intensiva. Il bollettino registra anche 15 nuovi decessi: si tratta di persone tra i 48 e i 92 anni, morti tra il 7 e il 17 novembre. Sono 2178 le vittime da inizio emergenza. I nuovi casi di positività al coronavirus in Liguria sono invece 792. Nelle ultime 24 ore sono stati effettuati 6.187 tamponi, 548.215 da inizio emergenza.

Sardegna​

In Sardegna nelle ultime 24 ore si registrano 479 nuovi casi, 199 rilevati attraverso attività di screening e 280 da sospetto diagnostico, e 12 decessi (362 in tutto). Le vittime sono 7 uomini e 5 donne, di età compresa fra 32 e 91 anni, nove residenti nel nord dell'Isola, due nella Città Metropolitana di Cagliari e una nella provincia del Sud Sardegna. Salgono a 16.997 i casi di positività al Covid-19 complessivamente accertati in Sardegna dall'inizio dell'emergenza.

Lazio

Nel Lazio su oltre 27 mila tamponi (+650) si registrano 2.697 casi positivi (-169), 61 i decessi (-19) e +586 i guariti. Torna sotto al 10% il rapporto tra i positivi e i tamponi, sale il numero dei ricoveri (+47) e le terapie intensive (+11). Aumentano i tamponi, calano i casi positivi e i decessi. Il valore Rt scende sotto a 1 e si attesta a 0.9. Inoltre diminuisce il tempo mediano tra data di inizio dei sintomi e la data della diagnosi: da 4 a 2 giorni.

Marche

Sono 667 i positivi rilevati nelle ultime 24 ore nelle Marche su 2.213 testati come nuove diagnosi. Il totale dei tamponi è 3.795 (di cui 1.582 nel percorso guariti). Il maggior numero di casi, 213, nella provincia di Ancona, seguita da quella di Pesaro Urbino con 168, Macerata con 152, Fermo con 78, Ascoli Piceno con 51, oltre a 5 casi da fuori regione. I soggetti sintomatici sono 110.

Umbria

Sono stati 556 i nuovi casi registrati in Umbria a fronte di 5.509 tamponi. Il tasso di positività è attorno al 10%, in leggero calo rispetto al 10,6% di ieri. Registrati inoltre 438 guariti e 7 decessi. Con 446 ricoverati, due più di ieri, 76 dei quali in terapia intensiva (uno in più).

Abruzzo

Sono complessivamente 21.842 i casi positivi registrati in Abruzzo dall'inizio dell'emergenza. Rispetto a ieri si registrano 649 nuovi casi (di età tra 9 mesi e 96 anni). I positivi con età inferiore ai 19 anni sono 74, di cui 32 in provincia dell'Aquila, 7 in provincia di Pescara, 20 in provincia di Chieti, 15 in provincia di Teramo.

Il bilancio dei pazienti deceduti registra 9 nuovi casi e sale a 721 (di età compresa tra 76 e 99 anni, 5 in provincia dell'Aquila, 2 in provincia di Pescara e 2 in provincia di Chieti). Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 6.259 dimessi/guariti (+168 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 14862 (+472 rispetto a ieri).

Sono stati eseguiti 4.813 tamponi. Sono ricoverati nei reparti Covid 658 pazienti (+37); in terapia intensiva 74 (+9 rispetto a ieri); in isolamento domiciliare 14.130 (+426).

Puglia

Sono 1.263 i nuovi casi registrati in Puglia. Si tratta del 13,4% dei 9.386 test processati. Il maggior numero di nuove positività è stato accertato in provincia di Bari dove si contano 555 nuovi casi. Seguono la Bat con 189 nuovi contagi, Taranto con 187, Foggia con 154, Lecce con 98 e Brindisi con 72. Sei casi riguardano residenti fuori regione e di due non è nota la provincia di residenza.

Resta alto il numero dei deceduti: sono 28. Dieci sono stati accertati in provincia di Foggia, 5 in quella di Bari, 4 nell'area di Brindisi, uno nella Bat, 2 in Salento e 6 in provincia di Taranto. Gli attualmente positivi sono 28.500 di cui 1.524 in ospedale. I guariti sono 9.734.

Basilicata

Su 2.147 tamponi processati in Basilicata, 290 sono risultati positivi. La task force ha inoltre segnalato due decessi: dall'inizio dell'epidemia le vittime in Basilicata sono state 101. È lieve l'aumento delle persone ricoverate (175 rispetto alle 172 del precedente aggiornamento), mentre resta fermo a 28 il dato delle terapie intensive. Ieri sono state registrate anche 11 guarigioni (in totale 939). Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, in Basilicata, sono stati analizzati 134.214 tamponi, di cui 127.443 risultati negativi.


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