martedì 17 luglio 2018
Contestato anche il 416 bis. Le operazioni del Comando provinciale dei carabinieri di Roma sono iniziate all'alba di oggi. Sei membri sono ancora ricercati tra la Capitale e la Calabria.
L'ingresso della palestra di Domenico “Vulcano” Spada a Marino

L'ingresso della palestra di Domenico “Vulcano” Spada a Marino

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Duro colpo inferto al clan mafioso Casamonica, nei confronti del quale il gip del Tribunale di Roma, su indicazione della Dda, ha emesso 37 custodie cautelari in carcere. Le operazioni sono iniziate alle prime luci dell'alba con l'impiego di circa 250 militari, impegnati tra la Capitale e le province di Reggio Calabria e Cosenza.


I soggetti coinvolti, ai quali viene contestato anche il 416 bis (associazione di stampo mafioso), sono ritenuti responsabili, in concorso fra loro e con ruoli diversi, di aver costituito un'organizzazione dedita al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacienti, all'estorsione e all'usura.


Al momento i provvedimenti eseguiti nell'operazione, denominata “Gramigna” sono 31. Mentre altri sei soggetti sono attualmente ricercati. I magistrati hanno riconosciuto il ruolo apicale nell'organizzazione a Giuseppe Casamonica, uscito recentemente dal carcere dopo 10 anni di detenzione. Tra gli arrestati c'è anche Domenico Spada, detto Vulcano, ex puglie professionista titolare di una palestra nel comune di Marino (zona Sud Est della Capitale controllata dal clan).


Nel corso del blitz sono stati sequestrati diversi beni. Oltre alla palestra di Spada, anche un ristorante alle spalle del Pantheon, un centro estetico e una discoteca a Testaccio e numerosi conti correnti e autovetture nella disponibilità degli indagati. Sigilli anche a quattro alloggi popolari dislocati tra Roma e provincia, occupati irregolarmente da alcuni degli indagati e in alcuni casi estorti ai legittimi assegnatari a seguito di debiti contratti con il clan. È ancora in corso il conteggio definitivo del valore dei beni sotto sequestro.




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