martedì 26 novembre 2019
La decisione era stata caldeggiata dalla Procura di Genova per consentire verifiche sui viadotti. A due giorni dalla frana che aveva causato un crollo sulla A6
Chiusa la A26. Genova è isolata

Chiusa la A26. Genova è isolata

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Liguria resta in stato di allerta. Il cattivo stato di salute dei viadotti Fado e Pecetti ha spinto la Procura di Genova a segnalare ad Autostrade per l'Italia i rischi e Aspi non ha potuto far altro che chiudere il tratto di A26 in questione per avviare tutte le verifiche necessarie.

Uno stop che si aggiunge a quello della A6 e che fa precipitare il capoluogo ligure in un incubo. E l'allarme arriva anche dall'autorità portuale: "Il porto di Genova, in queste condizioni, non può resistere più di una settimana".
La notizia della chiusura è arrivata nella serata di lunedì, affidata a una nota di Autostrade in cui vengono riportati anche i consigli per effettuare percorsi alternativi. "Si resta stupefatti ad apprendere di certi provvedimenti così drastici dopo un anno e quattro mesi dal crollo del Ponte Morandi - tuona il governatore della Liguria Giovanni Toti - Che fine hanno fatto i periti e i tecnici del ministero? La Liguria è isolata con la A6 chiusa, la A26 chiusa e le limitazioni alla A7. Voglio sapere cosa farà il governo. Va bene il provvedimento per la sicurezza dei cittadini, ma il governo deve pensare anche all'economia di una città, deve garantire gli spostamenti e il primo sistema portuale italiano che ora è irraggiungibile. Spero che si chiarisca tutto questo". E aggiunge, con una punta di orgoglio: "Genova ha fatto molto da dopo il crollo del Ponte Morandi, mi chiedo cosa hanno fatto gli altri oltre a parlare della revoca delle concessioni", il governatore ribadisce ancora che al primo posto c'è l'incolumità dei suoi cittadini, ma si chiede: "La situazione è difficile ma al primo posto viene la sicurezza dei cittadini. Bisognava aspettare un anno e quattro mesi dal crollo del Ponte Morandi? Voglio saper dal governo che cosa sta facendo non sulla A26 ma su tutte le infrastrutture della Liguria".

Soltanto nel corso della mattinata è stata riaperta parzialmente l'autostrada A26 tra l'allacciamento con la A10 e lo svincolo di Masone. Grazie a uno scambio di carreggiata che consentirà il transito su una corsia per ogni senso di marcia. Ciò permette comunque di svolgere le verifiche tecniche sui viadotti Fado e Pecetti ritenuti ammalorati e non sicuri. Lo rende noto il concessionario Aspi.

Ciò permetterebbe di togliere Genova dall'isolamento, dovuta anche alla chiusura dell'A6.

Intanto il presidente dell'Autorità portuale del Mar Ligure occidentale Paolo Emilio Signorini mette in guardia: "Il Porto di Genova in queste condizioni non può resistere più di una settimana. Ci sono più di 4000 tir al giorno che partono e arriviamo dal nostro porto - ha aggiunto - Tutto il Nord Italia produttivo dipende da noi e siamo alla vigilia di Natale. In queste condizioni tutto il traffico si scaricherà sulla A7 dove il traffico leggero è già intensissimo. Non sappiamo quanto durerà la chiusura, attendo risposte".
Anche il sindaco di Genova Marco Bucci ha commentato la chiusura della A26 sottolineando che al primo posto viene la sicurezza dei cittadini: "È la priorità numero uno. Il mio compito principale sarà quello di gestire il traffico nella città che sarà sovraccarico, non solo quello cittadino, ma anche quello pesante diretto al porto. La popolazione sarà invitata a usare i mezzi pubblici e sono convinto che potremo sostenere la situazione per il tempo necessario".

Il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi spiega di aver deciso di chiudere il tratto della A26 perché sono stati riscontrati "gravi ammaloramenti e abbiamo segnalato criticità sul ponte Fado in direzione Alessandria e sul Pecetti direzione Genova Ventimiglia sulla A26. Rappresentanti di Aspi hanno preso atto e sono intervenuti. La procura attende verifiche - spiega Cozzi - di sicurezza condotte dalla società concessionaria secondo le norme di legge".

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