lunedì 3 giugno 2019
I parrocchiani a Petronà hanno raccolto fondi per un'entrata secondaria. Ma la Soprintendenza dà parere contrario alla realizzazione. Il parroco: non capisco insensibilità verso disabili e anziani
Soprintendenza: no allo scivolo per disabili in chiesa. I fedeli protestano
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La chiesa è inaccessibile per i disabili, il parroco coinvolge la sua comunità di fedeli e si riesce a raccogliere soldi per realizzare un'entrata secondaria idonea. Da tre anni però la Soprintendenza per i beni culturali continua a dare parere negativo.

La storia riguarda la comunità di Petronà, piccolo centro della Presila Catanzarese, dove un'intera parrocchia sta protestando da diversi giorni, fino a promuovere un flash mob sulle ripide gradinate che consentono l'ingresso dall'unica porta disponibile della chiesa.

A guidare la protesta popolare c'è il parroco don Giorgio Rigoni, veneto di origine ma ormai adottato in terra di Calabria da circa trent'anni che vorrebbe che anche Teresa, giovane di 26 anni in carrozzina, potesse ricevere la Comunione la domenica. E come lei anche altre persone anziane e con problemi nel camminare potessero non sentirsi escluse dal cammino di fede e dalla vita parrocchiale.

La Soprintendenza ritiene che la realizzazione di una entrata secondaria modificherebbe la facciata della vecchia chiesa realizzata in pietra, proponendo in alternativa anche un montascale. Tesi respinte da parroco e fedeli: "Mi viene difficile - ha detto il sacerdote - comprendere la posizione della Soprintendenza di Cosenza. Non mi spiego tanta insensibilità di fronte ai bisogni di disabili, ma anche di anziani e malati che non possono entrare nel nostro luogo di culto. C'è ignoranza? C'è malafede?". Eppure finora nulla è servito a oggi per smuovere le "regole rigide" imposte dalla Soprintendenza.


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