sabato 10 dicembre 2016
La deputata di Fi: «L’ipotesi di un governo Gentiloni? Faremo un’opposizione responsabile. E vogliamo contribuire a scrivere la riforma elettorale»
Centemero (Fi): «Al voto? Non prima di giugno, serve una legge»
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«Gridare che oggi, domani o dopodomani si possa già andare al voto è una falsità o un’affermazione meramente strumentale. Credo che alcune forze politiche debbano smettere di fare dichiarazioni furbette. Sappiamo tutti che prima serve un tavolo per la legge elettorale, anche perché il Consultellum non è immediatamente applicabile. Difficilmente si potrà riuscire a votare prima di giugno...». Elena Centemero, deputata di Forza Italia e rapporteur sui sistemi elettorali per il Consiglio d’Europa, non la pensa affatto come i 'colleghi d’alleanza' di Lega Nord e Fratelli d’Italia sulla necessità di un ricorso rapidissimo alle urne: «Gli annunci che vengono fatti dall’una e dall’altra parte, mi riferisco a quelli di Matteo Salvini e Giorgia Meloni ma anche a quelli di Matteo Renzi, non sono realistici – argomenta –. Come si fa a dire: andiamo al voto con quello che c’è, a livello di legge elettorale? Gli italiani non sono stupidi e non vanno presi in giro. La loro intelligenza, dimostrata col voto referendario, va rispettata...».

E come la si potrebbe rispettare, secondo lei?
Se si andasse a votare per la Camera con l’Italicum, o con ciò che ne resterà dopo la pronuncia di gennaio della Consulta, e per il Senato col Consultellum, il risultato sarebbe una confusione, che renderebbe complicato dare un governo al Paese. È necessario un passo indietro rispetto ai protagonismi, bisogna lasciare al Parlamento la sua funzione legislativa. Bisogna scrivere la riforma elettorale.

E quali caratteristiche dovrebbe avere, a suo parere, la nuova legge?
Credo che debba garantire almeno tre principi: rappresentanza adeguata dei cittadini, cioè senza le sproporzioni del premio di maggioranza presente nell’Italicum; democrazia; governabilità...

Forza Italia è per un sistema proporzionale?
La base della legge dovrebbe essere un sistema proporzionale, ma con correzioni in senso maggioritario, per consentire a una forza che ottiene una quota rappresentativa di voti di poter governare...

Altre forze politiche hanno proposte differenti. Ritiene che basteranno pochi mesi a mettersi d’accordo?
Mi auguro che tutte le forze politiche sappiano dimostrare responsabilità, per arrivare ad una riforma elettorale che non sia ritagliata a misura su un partito o su un altro, ma che sia davvero utile al Paese. E poi non c’è solo la legge elettorale da fare, ci sono altre emergenze alle quali far fronte...

Quali?
Diverse. Pensi alla questione della fragilità delle banche con la vicenda Monte dei Paschi, aggravatasi in queste ore. E poi, forse servirà una manovra finanziaria correttiva, auspicata dalla Commissione europea...

Cresce l’ipotesi di un governo Gentiloni. Forza Italia potrebbe sostenerlo?
Forza Italia è all’opposizione e lo resterà, ma farà un’opposione responsabile per il bene del Paese. E contribuirà, attraverso una propria proposta, a scrivere la riforma elettorale.

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