lunedì 14 agosto 2017
Arrivò dalla Russia quando aveva 3 anni. Pratica il taekwondo a livello internazionale
Campionessa italiana ma senza cittadinanza
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«Sul tatami e nella vita, mi sento italiana». Non ha dubbi Alessia Korotrova, diciannovenne cintura nera di taekwondo, vincitrice di due coppe Italia junior, un campionato italiano juniores e un campionato italiano categoria olimpica senior. Arrivata in Italia dalla Russia quando aveva tre anni, oggi vive a Reggio Emilia, dove studia e pratica sport a livello agonistico. «Mi piacerebbe ottenere la cittadinanza perché il mio percorso scolastico si è svolto qui, vivo qui da quando ho memoria, i miei amici sono tutti italiani. Inoltre la cittadinanza mi permetterebbe di eliminare tutti gli ostacoli alla mia carriera sportiva. Pratico taekwondo e gareggio a livello nazionale e internazionale, ma senza la cittadinanza italiana il mio percorso è bloccato».
A influenzare la crescita di Alessia non è solo l’ambiente scolastico. «I miei allenatori mi hanno istruito secondo il metodo italiano, non secondo quello russo e quando gareggio sento di rappresentarli, di rappresentare l’Italia». La giovane, di famiglia ortodossa, oggi si definisce non praticante. «Gli altri spesso ci giudicano senza conoscerci. Per me è naturale sentirmi italiana, ma spesso sono le persone che incontro, sia qui, sia in Russia, che mi guardano come una persona diversa».
I prossimi obiettivi della campionessa sono portare a termine gli studi e raggiungere livelli sempre più alti nel confronto sportivo. «I miei genitori non hanno presentato la domanda di cittadinanza. Sto preparando tutti i documenti da sola. Anche questa è una sfida che voglio vincere».

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