venerdì 7 maggio 2021
La ministra all’incontro promosso dalla Cisl Sbarra: passo importante per il welfare, confronto sull’applicazione. De Palo: più risorse
Elena Bonetti

Elena Bonetti - Ansa

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi interverrà agli Stati generali della natalità, promossi dal Forum delle associazioni familiari. Il premier interverrà di persona all’evento che si terrà il 14 maggio all’Auditorium di via della Conciliazione a Roma e che, pur essendo prevalentemente on line, verrà aperto alle 9.30 da Papa Francesco, anch’egli presente di persona.

Gli Stati generali sono stati convocati dal presidente nazionale del Forum, Gigi De Palo, per mettere attorno a un tavolo le istituzioni, le imprese, i media e il mondo della cultura per approfondire la sfida dell’inverno demografico e sollecitare una nuova narrazione sul tema della natalità.

Un 'assaggio' si è avuto ieri con il webinar Una proposta Cisl per l’assegno unico e universale a sostegno dei figli a carico, a cui ha partecipato anche la ministra della Famiglia e pari opportunità Elena Bonetti. «Quelle messe in campo del governo – ha spiegato la ministra – sono misure non riparative, ma proattive. L’assegno rappresenta un approccio nuovo e si inserisce in una riforma fiscale. Si rivolge all’universalità del tema dei figli ed è il migliore possibile. La legge delega non impone l’uso dell’Isee. Stiamo facendo delle simulazioni, non c’è una decisione, ma l’orientamento è di non inibire il secondo percettore di reddito. L’idea è partire da luglio: per fare questo serve una 'misura- ponte', per evitare di creare pasticci o enormi disagi ai lavoratori e alle imprese».

Quindi il progetto prevede sino a dicembre 2021 di «mantenere le detrazioni, nessuno ci perderà, e si aggiunge un assegno calibrato in base al reddito. Poi da gennaio 2022 saranno assorbite le detrazioni fiscali», ha concluso Bonetti. «Il Parlamento è d’accordo, il governo è d’accordo, le famiglie sono d’accordo, i sindacati sono d’accordo – ha sottolineato De Palo –. Adesso non rassegniamoci a un assegno che faccia perdere qualcuno, ma lavoriamo tutti insieme per mettere le risorse giuste affinché nessuno ci perda, nessuno pareggi, ma che tutte le famiglie con figli possano vincere.

È raro trovare misure di questo tipo dove sono tutti d’accordo. Non importa il come, adesso è importante dare una risposta sul quanto». Per il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, «la famiglia è sempre stata al centro dell’azione della Cisl. Non solo per il suo fondamentale ruolo sociale e perché costituisce fonte di vita e di sostegno delle future generazioni. Ma anche perché, purtroppo, è su di essa che cade gran parte del peso di ritardi e lacune del nostro sistema di welfare». In questo senso l’assegno unico «è un passo importante» ma ora serve «un confronto con le parti sociali perché occorre che lo strumento sia creato nel modo più attento rispetto ai principi di progressività, equità, universalità e semplicità».

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