giovedì 21 novembre 2013
Colpito dalla lettera di un bimbo che lamentava di non poter mai trascorrere una festività coi genitori costretti a lavorare, papa Francesco ha telefonato per esprimere vicinanza e solidarietà.
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"Non voglio crescere con i nonni, vedere gli altri bambini che vanno al parco con i genitori e diventare grande senza la presenza di mamma e papà durante le feste". 
È rimasto colpito dalla lettera di un bimbo di 7 anni di Marcon, papa Francesco, mischiata tra le moltissime testimonianze che gli sono state consegnate il 4 ottobre ad Assisi, dagli "schiavi" del commercio che non ci stanno a passare la vita dietro un bancone per un misero stipendio. Il Pontefice - riporta La Tribuna di Treviso - ha sentito il bisogno di prendere il telefono e chiamare il papà,commesso come la moglie in un centro commerciale di Marcon (Venezia) ed esponente del "Movimento domenica no grazie".Il capofamiglia racconta che con Bergoglio ha parlato della famiglia: "È questo che interessa a papa Francesco del contesto della nostra battaglia contro il lavoro nei giorni festivi; lui è rimasto colpito dalla lettera di mio figlio, molto toccante, dove dice che la domenica va a messa, vede gli altri bambini con i genitori e lui invece no e ci rimane male, gli altri vanno al parco e lui no. Una lettera semplice, di un bimbo".
Il gruppo "Domenica no grazie del Veneto" che si è unito al più grande Movimento che riunisce i comitati delle varie regioni, sta cercando in tutti i modi di sensibilizzare il governo.
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