venerdì 3 aprile 2020
Nel paese in provincia di Lecco l'amministrazione ha deciso di celebrare così la domenica delle Palme: «Per sentirci ancora più uniti come comunità»
Un ramoscello d'ulivo

Un ramoscello d'ulivo - Archivio Ansa

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Un ramoscello d’ulivo sopra ogni lapide del cimitero del paese. Come un fiore, più di un fiore: un segno di pace e di speranza in giorni ormai tutti uguali, di paura e di isolamento, disseminati di morti silenziose, di cari defunti ai quali non è nemmeno possibile dare un degno estremo saluto. Accade a Barzanò, poco più di 5mila anime in provincia di Lecco, e l’iniziativa è dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giancarlo Aldeghi.

Significativa, per ciò che s’è già detto e perché domenica prossima è quella delle Palme e, come tutto il resto, non sarà una consueta domenica delle Palme. Non ci saranno persone festanti sui sagrati delle chiese in attesa della benedizione dei ramoscelli. E allora, a Barzanò, ai ramoscelli pensa il Comune. E li offre a chi ha lasciato questa terra. Sì, forse è un po’ burocratico l’avviso pubblicato sul sito per far sapere ai cittadini che «in questi giorni sarà eseguita la pulizia delle tombe e dei vasi, rimuovendo esclusivamente le sfioriture».

Poi però saranno posati quei rametti e – si legge nello stesso avviso, sotto la voce "Santa Pasqua 2020" – l’iniziativa conta di «far sentire ancora più unita la comunità» in un momento difficile. Un momento inimmaginabile solo qualche settimana fa, nel quale piccoli gesti mostrano tutta la loro grandezza.

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