martedì 16 luglio 2019
La delegazione chiede rispetto per lavoratori "sfruttati e invisibilii". Monsignor Cacucci assicura una mediazione con la Regione Puglia
Il sit in nella basilica di Bari (Ansa)

Il sit in nella basilica di Bari (Ansa)

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È durato poche ore il sit-in pacifico di un gruppo di braccianti nella basilica di San Nicola a Bari. La manifestazione si è conclusa dopo l'incontro con l'arcivescovo Francesco Cacucci. "Volentieri mi faccio interprete di questi che sono l'espressione del riconoscimento dei diritti della dignità umana" ha detto monsignor Cacucci parlando ai braccianti, assicurando che "da parte nostra c'è un atteggiamento di difesa senza se e senza ma della dignità umana".

Il sit-in in basilica: siamo sfruttati e invisibili

«Siamo entrati in questo istante nella Basilica di san Nicola di Bari con un gruppo di braccianti di Foggia e Borgo Mezzanone. Lavoratori costretti a lavorare in condizioni disumane, sfruttati. Papa Francesco dice che il lavoro conferisce dignità all'uomo però quello dei braccianti è un lavoro fatto di disumanità, è privo di diritti e di dignità. Chiediamo un confronto con l'arcivescovo Cacucci perché la Regione Puglia e il Governo continuano a latitare».

Così, in un breve video postato sui social, il sindacalista Aboubakar Soumahoro ha documentato quanto accaduto a Bari.

Assieme al sindacalista c'è un gruppo di braccianti per lo più africani, impiegati nella raccolta di pomodori nelle campagne del foggiano. Tengono in mano cartelli su cui è scritto "In Italia ci sono ancora le leggi sul lavoro?". La delegazione chiede rispetto per lavoratori diventati "invisibili, sfruttati e costretti a vivere in condizioni disumane" e chiede di incontrare l'arcivescovo di Bari affinché possa diventare il loro portavoce con le istituzioni regionale e nazionale.

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Nel primo pomeriggio il vescovo, monsignor Francesco Cacucci, ha incontrato la delegazione e ha assicurato un suo veloce intervento, affinché le istanze dei lavoratori possano essere portate all'attenzione del governatore Michele Emiliano. La Caritas si è quindi messa a disposizione per cercare di aiutare i lavoratori a elaborare proposte concrete da portare all'attenzione delle istituzioni. La stessa Caritas ha offerto dei panini ai lavoratori, che sono quindi ripartiti alla volta di Foggia e San Severo.

Il sindacalista Aboubakar Soumahoro

Dei circa sessanta braccianti si è fatto portavoce il sindacalista Aboubakar Soumahoro. "Si vive e si lavora in condizioni di disumanità - ha detto -. L'anno scorso ci sono stati 16 braccianti morti nel giro di 48 ore. Ancora anni prima è morta Paola Clemente. Ci sono state molte lacrime versate ma quelle lacrime non hanno avuto una conseguenza in termini di rispetto dei diritti e della dignità delle persone. Papa Francesco dice che "il lavoro conferisce dignità all'uomo", invece il nostro è un lavoro privo di dignità e diritti. Una dignità che non conosciamo. Per questo ci siamo presentati qui. Non arretreremo mai nella lotta per i diritti, contro il caporalato e contro i soprusi. Per questo la ringraziamo - ha aggiunto Soumahoro rivolgendosi all'arcivescovo - e le chiediamo di farsi interprete delle nostre richieste per un incontro con il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano".

La nota dell'arcivescovo Cacucci

“La dignità umana – ha dichiarato in una nota l'arcivescovo Cacucci - va difesa senza se e senza ma. Va superato il concetto di accoglienza incentrato sul mero assistenzialismo. Bisogna restituire dignità all’accoglienza. Solo così si potrà superare l’idea di invasione. La denuncia da sola non è sufficiente, servono proposte concrete.

Caritas Italiana è da sempre vicina agli uomini e alle donne sfruttate.

Il progetto Presidio, presente in capitanata e gestito da diverse Caritas diocesane, è un umile strumento offerto ai lavoratori impiegati nel settore agricolo, che offre ai migranti, ascolto, orientamento e tutela giuridica, sanitaria e lavorativa. In Puglia è inoltre presente il progetto “La Puglia non Tratta 3”, che storicamente è impegnato nella difesa delle vittime della tratta ai fini dello sfruttamento sessuale e lavorativo.

L’Arcivescovo si impegna nelle prossime ore a sentire i vescovi di Puglia e il Governatore Emiliano per riflettere sulle istanze portate quest’oggi da questi lavoratori che si sono mostrati grati per l'ascolto ricevuto da monsignor Cacucci».

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