martedì 12 novembre 2019
Lettera del premier ai membri del governo: «Apriamo un "cantiere" per la città». Depositato oggi in Tribunale a Milano dal gruppo produttore di acciaio l'atto di citazione per il recesso dal contratto
Conte ai ministri: idee per Taranto. E Mittal ufficializza l'addio
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Il Presidente del consiglio scrive a tutti i ministri per chiedere un contributo di idee e di proposte complessive per affrontare la profonda crisi della città che ospita la più grande acciaieria d'Europa. La pubblicazione della lettera coincide col deposito in Tribunale a Milano della richiesta di Arcelor Mittal di sciogliere il contratto di affitto dell'ex Ilva.

«Durante la mia recente visita a Taranto, ho potuto constatare come la vicenda dello stabilimento industriale ex Ilva costituisca solo un aspetto, seppure di assoluto rilievo, di una più generale situazione emergenziale in cui versa la città e la sua popolazione». Giuseppe Conte scrive ai ministri una lettera - il cui testo è riportato da Repubblica - per dire che «il rilancio dell'intera area necessita di un approccio globale e di lungo periodo. La politica deve assumersi la responsabilità di misurarsi con una sfida complessa, che coinvolge valori primari di rango costituzionale, quali il lavoro, la salute e l'ambiente, tutti meritevoli della massima tutela, senza che la difesa dell'uno possa sacrificare gli altri - si legge -. Per questo, reputo necessario aprire un 'Cantiere Taranto', all'interno del quale definire un piano strategico, che offra ristoro alla comunità ferita e che, per il rilancio del territorio, ponga in essere tutti gli strumenti utili per attrarre investimenti, favorire l'occupazione e avviare la riconversione ambientale». L'iniziativa serve alla «definizione di un progetto che considero prioritario per l'azione di Governo».

Poi, entrando nel merito, afferma: «Al riguardo, Ti anticipo che il Ministro della difesa, onorevole Lorenzo Guerini, mi ha comunicato l'intenzione di promuovere un intervento organico per il rilancio dell'Arsenale, mentre il Ministro per l'innovazione, onorevole Paola Pisano, mi ha rappresentato la volontà di realizzare un progetto di ampio respiro, affinché Taranto possa diventare la prima città italiana interamente digitalizzata».

Conte esorta i ministri a presentare subito delle proposte: «I processi di ristrutturazione o riconversione del tessuto industriale e delle infrastrutture di una determinata area geografica - come dimostrano alcune esperienze in Italia e in Europa - si portano a compimento solo attraverso politiche coordinate e sinergiche, che coinvolgano tutti gli attori istituzionali - in primis il Governo -, le associazioni di categoria, i comitati locali e tutte le forze produttive del Paese». E spiega: «A tal fine, in vista del prossimo Consiglio dei ministri di giovedì 14 novembre, Ti invito, nell'ambito delle competenze del Tuo Dicastero, ad elaborare e, ove fossi nella condizione, a presentare proposte, progetti, soluzioni normative o misure specifiche, sui quali avviare, in quella sede, un primo scambio di idee. La discussione potrà quindi proseguire all'interno della cabina di regia che ho intenzione di istituire con l'obiettivo di pervenire, con urgenza, a soluzioni eque e sostenibili».

Stamattina intanto è stato depositato l'atto di citazione che Arcelor Mittal ha indirizzato ai commissari straordinari e con cui si chiede di recedere dal contratto di affitto dell'ex Ilva di Taranto. A questo punto la causa verrà iscritta a ruolo, trasmessa alla Sezione specializzata imprese del tribunale di Milano che poi l'assegnerà al giudice. Solo allora il titolare del fascicolo provvederà a fissare la prima udienza della causa. In particolare Arcelor Mittal chiede in via principale di «accertare e dichiarare l'efficacia del diritto di recesso» e in subordine di dichiarare che lo stesso «si è risolto per sopravvenuta impossibilità» essendo venuto meno un requisito essenziale del contratto stesso.


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