sabato 10 settembre 2022
In troppi dichiarano che non andranno ai seggi e che non sono interessati a scegliere un partito, da qui l'iniziativa per promuovere il diritto dovere di esprimersi
Doriano Solinas, opere

Doriano Solinas, opere - Archivio

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Si chiudono gli ultimi sondaggi e inizia il periodo di silenzio. I partiti hanno ancora due settimane per consolidare le loro conquiste, convincere gli indecisi e diminuire i consensi del primo partito: il non voto. Secondo le ultime previsioni, la percentuale di astensionismo si aggirerebbe attorno al 30 per cento, un aumento del 3 per cento rispetto alle politiche del 2018. In particolare, un giovane su due della fascia under 35 non sarebbe intenzionato a presentarsi alle urne.

Una vero e proprio allarme, a cui Acli, Azione Cattolica e Movimento politico per l’Unità (Focolari) hanno deciso di rispondere, lanciando la campagna social #andiamoavotare #iovoto. L’obiettivo delle tre associazioni, come espresso nel loro comunicato, è fare «un appello a tutti i cittadini e alle cittadine affinché si torni a considerare il voto come un diritto/dovere che rappresenta un pilastro essenziale per la vita democratica e volano per la costruzione del Paese che vogliamo».

Per partecipare all’iniziativa basta realizzare un video di 15 secondi, in cui si spiegano l’importanza del voto e della partecipazione alla tornata elettorale, oppure scattarsi una foto, con un cartello che riporti l’hashtag della campagna (#iovoto) e le proprie motivazioni e valori per cui si ritiene essenziale andare a votare. Fotografie e registrazioni devono essere inviate all’indirizzo mail dell’ufficio stampa delle Acli e saranno pubblicate sulle pagine social delle associazioni coinvolte.

Nel comunicato, inoltre, viene fatto un appello al mondo della cultura, dello spettacolo, dell’arte e dello sport, affinché prestino più attenzione alla sensibilizzazione dei giovani, dieci milioni di elettori che, però, si sentono sempre più lontani dalla politica.

Secondo un sondaggio di Sgw, infatti, solo quattro under 24 su dieci la ritengono una parte fondamentale della loro vita, un calo del 16 per cento rispetto al 2016, e uno su due se ne disinteressa completamente. Complici la sfiducia verso la classe politica, che viene considerata incapace di ridare slancio al Paese, il disincanto sull’effettiva utilità del voto, soprattutto tra i ceti più fragili, e l’idea che le proposte di partiti e coalizioni non rispondano alle esigenze di chi dovrà affrontare un futuro segnato dal periodo post-pandemia, dalla crisi climatica e dalle conseguenze della guerra in Ucraina.

L’iniziativa #andiamoavotare #iovoto vuole imprimere un cambio di rotta, senza dare sostegno a candidati o partiti, ma «sottolineando l’importanza di una partecipazione attiva e consapevole alla vita politica del nostro Paese», attraverso l’utilizzo dello strumento democratico per eccellenza a disposizione di tutti i cittadini.

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