venerdì 5 aprile 2019
A San Patrignano le buone pratiche su acqua e mobilità, da Milano a Rimini Conte tra i ragazzi: ora politiche per il benessere. Moratti: fate di più per l’Africa
sindaci sono in prima linea nella battaglia per un futuro a misura d’uomo. Sala: scommettere sulla diminuzione delle auto in centro. In campo anche la proposta dei 'social impact bond'. Giuseppe Conte ieri tra i ragazzi di San Patrignano / Ansa

sindaci sono in prima linea nella battaglia per un futuro a misura d’uomo. Sala: scommettere sulla diminuzione delle auto in centro. In campo anche la proposta dei 'social impact bond'. Giuseppe Conte ieri tra i ragazzi di San Patrignano / Ansa

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Buone pratiche crescono, sul sentiero della sostenibilità. Sono state raccontate ieri a San Patrignano, nell’incontro organizzato dalla comunità insieme a Confindustria. Sono storie italiane e internazionali quelle andate in scena durante il Sustainable Economy Forum, una due giorni per dibattere di crescita e responsabilità.

«Nel 2021 saremo la prima città a non sversare acque reflue in mare, con un investimento da 250 milioni di euro» ha ricordato il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi. Milano, dal canto suo, è fortemente impegnata sul campo della mobilità. «Da 65 auto ogni 100 abitanti siamo passati a 51 e arriveremo a 40 in una dozzina d’anni – assicura il collega meneghino Giuseppe Sala – . E la quinta metropolitana da Linate porterà al centro città in 14 minuti, un record mondiale, oltre a piantumare 3 milioni di piante entro il 2030». Il pioniere della filantropia, Sir Ronald Cohen, ha spiegato la sua idea di sostenibilità. «Dobbiamo misurare l’impatto degli investimenti, e non solo i rischi e i rendimenti. Avremo migliori risultati finanziari».

Da qui l’idea dei social impact bond. Ridurre la recidiva nelle carceri inglesi dal 60% al 51%, ad esempio, ha significato vantaggio per gli ex detenuti e per l’intera società, con un rendimento del 3% annuo dei bond relativi. Fare del bene e farlo bene, è il motto di Cohen, e ottenere un gran risultato. Sullo sfondo, ci sono i grandi cambiamenti attesi per i prossimi anni sul fronte della popolazione. «Questo andamento demografico e la denatalità produrranno l’84% di popolazione inattiva nel 2050, mentre esiste già un gap tra domanda e offerta dei servizi di welfare di 70 miliardi di euro in Paesi come Francia e Germania, mentre in Gran Bretagna può arrivare a 150». Occorre dunque far spazio ad un nuovo modello di sviluppo, «basato su sostenibilità e responsabilità» è la ricetta di Letizia Moratti, co-fondatore della comunità di San Patrignano.

Come rispondere di fronte alle sfide epocali che si stagliano di fronte? Con una chiamata alla responsabilità collettiva: politica, finanza, istituzioni e non profit insieme. Un primo passo è il progetto “Insieme per l’Africa” di Confindustria, SanPa e E4Impact, a supporto delle imprese italiane e africane, al quale ieri si è aggiunto un Memorandum di intenti per sviluppare la finanza per l’Africa. «Favorire la crescita, rendere la società più aperta, contrastare povertà e disuguaglianze: questo modello – è convinto Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria – può diventare una buona pratica a vantaggio di tutti i Paesi europei, anche per fornire un contributo concreto a un tema complesso come l’immigrazione».

«L’Italia è l’unico tra i grandi Paesi a non aver attivato un fondo per lo sviluppo delle imprese in Africa»: così Moratti ha “stuzzicato” il premier Giuseppe Conte, alla sua prima volta tra i ragazzi della comunità. «Ero emozionato. Ho promesso che tornerò, mi hanno invitato alla sala da pranzo». Il premier si è invece trovato a suo agio nel tema del Forum. «A questo governo non interessa solo il Pil e la crescita economica, ma come si distribuisce la ricchezza tra le varie fasce della popolazione e realizzare le condizioni perché le imprese possano perseguire uno sviluppo sostenibile». Novità: il governo sta per attivare una nuova cabina di regia “Benessere Italia” in capo alla presidenza del Consiglio, per coordinare le politiche dei ministeri in materia di qualità della vita e valutare l’impatto delle politiche pubbliche sul benessere dei cittadini. Un esempio? «Valutare il capitale umano. Il Benessere equo e sostenibile (Bes) aiuta a riorientare politiche che promuovano il benessere del Paese» ha ribadito il presidente del Consiglio.

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