mercoledì 8 giugno 2022
Protagonista l’ambasciatore di Buona volontà del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), il libanese Michael Haddad, che ha superato la disabilità con un esoscheletro
Clima e ambiente, al via la camminata della speranza alle Isole Svalbard
COMMENTA E CONDIVIDI

È iniziata ieri la camminata speciale alle Isole Svalbard dell’ambasciatore di Buona volontà del Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (Undp), il libanese Michael Haddad, intitolata “Arctic Walk for Climate Resilience and Food Security”, una missione a cui si sono uniti anche monsignor Lucio Adriàn Ruiz, segretario del Dicastero per la comunicazione, e l’ex ambasciatore italiano presso la Santa Sede Pietro Sebastiani.

Il fine è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema della sicurezza alimentare e sull’emergenza climatica. Haddad, che ha superato la disabilità dovuta a un incidente con l’aiuto di un esoscheletro, porterà nello Svalbard Global Seed Vault, il grande bunker che conserva semi di tutto il mondo per tutelare la biodiversità anche in caso di una catastrofe nucleare e altri scenari estremi, pacchetti di semi provenienti da dodici Paesi arabi, insieme a un libro di papa Francesco.

«Una crisi alimentare globale incombente e una profonda emergenza climatica che minaccia la nostra vita su questo pianeta possono portare molti all’impotenza, ma stando uniti in solidarietà, dobbiamo mantenere la nostra speranza nel futuro» ha affermato Haddad.

«Vengo dalla regione araba, dove dipendiamo dalle importazioni per la maggior parte del nostro cibo e dove le temperature stanno aumentando più velocemente della media globale – ha aggiunto – camminerò alle Svalbard per invitare tutti noi ad agire con determinazione, ambizione e urgenza per evitare la crisi climatica e garantire la nostra sicurezza alimentare collettiva, entrambe pietre miliari per la sicurezza umana».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI