mercoledì 22 agosto 2018
La responsabile marketplace parla al Meeting di digitalizzazione ed espansione del commercio via web, oggi al 6% contro il 16% della Germania. "Ma lo sviluppo è accelerato"
Sara Caleffi (Amazon)

Sara Caleffi (Amazon)

COMMENTA E CONDIVIDI

Giovani, famiglie, studenti: il Meeting di Rimini sembra il target ideale. È per questo che Amazon partecipa?

Non ci guida una scelta di marketing così precisa - risponde Sara Caleffi, responsabile marketplace di Amazon Italia, oggi ospite
del Meeting di Rimini nell’ambito di un dibattito sulla trasformazione digitale -, ma i temi che si discutono qui - innovazione, forze che muovono la storia… - ragionano molto bene con la nostra cultura aziendale e vogliamo contribuire alla discussione portando la nostra visione su questi temi.

Quanto è incline all’innovazione il mercato italiano?

L’Italia è uno dei Paesi che è stato lanciato più di recente - insieme alla Spagna - ed è molto promettente. L’e-commerce è ancora
un piccolo mercato ma cresce di anno in anno a due cifre. Oggi rappresenta solo il 6% del mercato retail, contro il 16 della Germania, ma lo consideriamo un mercato in forte espansione.

A cosa si deve il ritardo italiano?

È una questione di domanda, innanzi tutto, che si è sviluppata dopo. La commistione tra la domanda, in crescita, e l’offerta di
Amazon e di altri operatori ha impresso un’accelerazione e anche una crescita della qualità. In parallelo a questa crescita, le aziende hanno compreso la centralità della digitalizzazione e si stanno adattando rapidamente al nuovo mercato, velocemente. Solo il 10% delle pmi vendono in rete, ma quando lo fanno hanno più successo della concorrenza europea perché il made in Italy è richiesto e si esporta facilmente. Il nostro compito è aiutare le aziende fornendo soluzioni chiavi in mano per rispondere alla domanda del mercato.

Qual è l’innovazione che testate in Italia?

Noi innoviamo su concetti basici: una grande scelta di prodotti, una logistica efficiente, prezzi competitivi, servizi ottimali… L’innovazione, però, può essere declinata in modo diverso nei diversi Paesi, secondo il contesto. In Italia ad esempio conta molto la logistica in quanto oggi è decisivo aiutare le aziende italiane a digitalizzarsi. Alcune partono proprio da zero, ecco perché abbiamo pacchetti di digitalizzazione che accompagnano “mano nella mano” l’azienda in questo percorso.

In questo processo di innovazione, quanto conta il lavoratore?

Per noi conta molto. In Amazon si lavora con contratti regolari perché siamo ossessionati dal cliente finale e lavorare bene significa
servire bene.

AMAZON IN ITALIA

Su amazon.it, operativa dal 2010, sono in vendita oltre 175 milioni di prodotti in più di 20 categorie merceologiche. Dal suo arrivo nel 2010, Amazon ha investito in Italia 1,6 miliardi di euro e oggi conta 3.500 dipendenti a tempo indeterminato. I nuovi uffici Corporate di Milano, inaugurati lo scorso 6 novembre nel distretto finanziario di Milano Porta Nuova, attualmente ospitano 550 dipendenti. Ha aperto 3 Centri di Distribuzione in Italia presso Castel San Giovanni (PC), Vercelli e Passo Corese (RI). Per il centro di distribuzione di Vercelli, operativo da fine 2017, ha stanziato 65 milioni di euro d’investimenti e nel corso dei prossimi 3 anni creerà oltre 600 posti di lavoro a tempo indeterminato. Considerando l’intera rete logistica, prevede di assumere altri 3.000 dipendenti a tempo indeterminato nei prossimi anni, che andranno ad aggiungersi ai 3.500 dipendenti a tempo attualmente in forze.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: