sabato 29 luglio 2017
Viene dal Perù, ama il rugby e sogna di laurearsi
«Io, veneto doc battezzato a Thiene»
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"Abbiamo aziende che con il loro lavoro ogni giorno portano il Veneto in Europa e nel mondo. Sono davvero orgoglioso di tutto ciò che siamo, del nostro paesaggio come pure dei nostri vini e formaggi». Un veneto doc. Questo si sente Alejandro Vasquez, 22enne di Thiene, nell’Alto vicentino. E il fatto di essere nato in Perù e di aver trascorso i primi dieci difficili anni della sua vita nelle favelas di Lima – a Villa Maria del Triunfo – sembra dargli una consapevolezza in più. «Ormai ho trascorso qui la maggior parte della mia vita e, anche se avverto un gap culturale, qui mi sento a casa. Il mio futuro è qui. È in Veneto che tornerò anche se per lavoro dovessi mai spostarmi all’estero».

Per ora Alejandro, diplomato in economia all’istituto professionale della sua città, fa il responsabile partenze della sede vicentina del vettore internazionale Fercam, ma sogna quell’università che la crisi – e la perdita del lavoro del padre – non gli ha permesso ancora di frequentare. «Dopo essere stato bullizzato a scuola per tre anni, è cominciata la mia integrazione». Anzitutto la lingua, «prima il dialetto poi l’italiano», come spesso accade da queste parti. Determinanti sono stati l’amore per il rugby e la risposta alla grande libertà religiosa concessa dai genitori: «Ho voluto essere battezzato qui a Thiene, perché credo in Gesù».

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