martedì 7 settembre 2021
Il primo ministro Akhund è nella lista Onu e Ue dei terroristi, il ministro dell'Interno Haqqani è ricercato dall'Fbi. Baradar sarà vice primo ministro. Alla Difesa il figlio del mullah Omar
La scheda segnaletica dell'Fbi neo ministro dell'Interno afghano

La scheda segnaletica dell'Fbi neo ministro dell'Interno afghano - Fbi / Reuters

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Il primo ministro del nuovo governo talebano sarà il mullah Muhammad Hasan Akhund, dal 2001 considerato dalle Nazioni Unite come uno dei "più pericolosi terroristi talebani". La composizione dell’esecutivo è stata comunicata dal portavoce dei talebani Mujahid, a Kabul, in conferenza stampa.

I nomi associati ai principali ministeri sono quelli rimasti al centro delle cronache dell’ultimo mese: il mullah Abdul Ghani Baradar sarà vice primo ministro; mullah Yaqub, figlio del fondatore dei talebani mullah Omar, sarà ministro della Difesa mentre Sirajuddin Haqqani, considerato uno dei punti di collegamento principali con l’organizzazione jihadista di Al Qaeda, ricoprirà l'incarico di ministro dell'Interno. Amir Khan Muttaqi, che ha partecipato ai negoziati di Doha e ha condotto il dialogo con i leader afghani non talebani dopo la presa di Kabul, sarà ministro degli Esteri.

Il portavoce dei talebani mullah Mujahid

Il portavoce dei talebani mullah Mujahid - Reuters

A completare il nuovo governo sono il mullah Hidayatullah Badri nel ruolo di ministro delle Finanze, Shaykhullah Munir ministro dell'Istruzione, Sher Muhammad Abbas vice ministro degli Esteri e Khalil-ur-Rehman Haqqani ministro dei Rifugiati.

"Non consentiremo a nessuno di interferire nei nostri affari, abbiamo diritto di essere riconosciuti ufficialmente e di essere sostenuti, è così che deve andare" ha detto il portavoce dei talebani.

Una conferenza stampa dei talebani del 6 settembre

Una conferenza stampa dei talebani del 6 settembre - Ansa

Mullah Muhammad Hasan Akhund, primo ministro

Già capo del consiglio direttivo dei talebani, il mullah Hasan Akhund è il primo ministro del nuovo governo talebano. È considerato un terrorista da Unione europea, Regno Unito e Onu, che lo ha definito come "uno dei più pericolosi terroristi talebani". Il mullah è stato ministro degli Esteri sotto il regime dei talebani tra il 1996 e il 2001, governatore di Kandahar, da cui proviene, e consigliere politico del mullah Omar, di cui era uno stretto collaboratore.

Mullah Abdul Ghani Baradar, vice primo ministro​​

Il mullah Baradar, attuale vice primo ministro, è stato uno dei comandanti più fidati del mullah Omar e uno dei protagonisti del movimento talebano sin dalla sua nascita. Originario di Kandahar, è stato ministro della difesa nel precedente governo talebano. Nel 2010 è stato arrestato dalle autorità pakistane, ma nel 2018 è stato scarcerato. Gli analisti hanno sempre collegato il suo ritorno in libertà al progetto americano di ottenere accordi di pace con il governo afghano. Nel 2020 ha partecipato agli accordi di Doha con gli Stati Uniti ed è stato il negoziatore principale per i talebani.

Mullah Yaqub, ministro della Difesa

Figlio del mullah Omar, fondatore dei talebani, ha la piena lealtà di buona parte del movimento talebano di Kandahar grazie alle sue origini. Ha poco più di trent'anni e lo scorso anno è stato nominato a capo della commissione talebana militare. Secondo quanto riportato da altri talebani, sarebbe tra coloro che hanno esercitato maggiore pressione per agire militarmente contro le città afghane prima della presa di Kabul.

Mullah Sirajuddin Haqqani, ministro dell'Interno

Il mullah Haqqani è a capo del cosiddetto "Haqqani network" dal momento della morte del padre, Jalaluddin Haqqani, nel 2018. La rete Haqqani, che fisicamente è radicata tra Afghanistan e Pakistan, è responsabile di alcuni degli attacchi più sanguinosi e militarmente sofisticati compiuti in Afghanistan contro le truppe straniere e il governo locale. Secondo l'Onu, la rete Haqqani è protagonista anche nella produzione e nel commercio di droga. Sirajuddin Haqqani viene considerato uno dei punti di contatto più significativi con altre organizzazioni terroristiche, come Al Qaeda. ​È ricercato dall'Fbi, classificato come uno dei "most wanted men", "maggiori ricercati".

Amir Khan Muttaqi, ministro degli Esteri

Amir Khan Muttaqi era sia ministro alla cultura e all'informazione che ministro all'istruzione nel precedente governo talebano. Ha partecipato ai negoziati di Doha con gli Stati Uniti.

Zabihullah Mujahid, portavoce dei talebani

Mujahid è da almeno dieci anni il portavoce dei talebani, figura chiave per la loro comunicazione. Sino alla prima conferenza stampa dei talebani dopo la presa di Kabul, non esisteva nessuna sua fotografia, tanto che per anni l'intelligence americana ha pensato che sotto il nome di Mujahid si alternassero diversi individui impegnati nella comunicazione talebana.

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