lunedì 13 marzo 2017
I giudici del Tribunale civile hanno consentito a una donna l'adozione della figlia della compagna, concepita con la fecondazione eterologa: un nuovo riconoscimento che supera la legge.
Tribunale riconosce l'adozione in una coppia omosessuale
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Ancora una volta la magistratura italiana “legifera” in materia di adozioni, con un nuovo riconoscimento di stepchild adoption in una coppia omosessuale. I giudici del tribunale civile di Roma oggi hanno riconosciuto infatti a una donna di adottare la figlia della sua compagna, avuta grazie alla fecondazione eterologa. Una sentenza di Corte d’Appello passata in giudicato, che arriva anche per la rinuncia al ricorso in Cassazione da parte della procura, ed è la prima volta che ciò accade. Il caso si va ad aggiungere ad un pronunciamento della Cassazione nel 2016 e ad altre quattro sentenze emesse dal tribunale dei minori. Così adesso due donne, una giornalista e una scrittrice, sono entrambe "mamme". Anche quella non biologica, Rory Cappelli. È stata proprio lei a commentare la sentenza, riconoscendo che comunque «non si tratta di un’adozione piena».

Il «caso inedito» di un procuratore del Tribunale dei minori che «ha deciso di non ricorrere in Cassazione» viene riconosciuto dallo stesso avvocato della donna, Titti Carrano, per cui la decisione di oggi comunque «è una sentenza importante», perché riconosce «il rapporto consolidato tra il minore e la madre adottiva». A dare notizia della sentenza l’associazione Famiglie Arcobaleno, per cui è «un nuovo passo in avanti, ma non dimentichiamo – aggiunge la presidente Marilena Grassadonia – che la mancanza di una legge chiara che disciplini la genitorialità omosessuale nel nostro Paese impedisce a molti bambini nella stessa situazione di avere riconosciuti i loro diritti».

Di parere diametralmente opposto il senatore Maurizio Sacconi di Ncd: «Si ripetono sentenze e provvedimenti di una magistratura militante per la sovversione antropologica. Si parla di vuoto legislativo che sarebbe riempito dal potere giudiziario. Si tratta in realtà di un vero e proprio abuso di potere perché si produce una novazione che sarebbe spettata solo e soltanto al potere del Parlamento».

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