mercoledì 12 aprile 2017
Firmata a notte fonda l'intesa tra Ministero e sindacati. Fedeli: «Primo, importante tassello per l'avvio positivo del prossimo anno». Trovati 400 milioni per 25mila assunzioni
Accordo sulla mobilità degli insegnanti
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È arrivata nella tarda serata di martedì, l’intesa definitiva tra Ministero dell’Istruzione e sindacati sul contratto integrativo di mobilità del personale della scuola. Da domani e fino al 6 maggio, i docenti potranno fare domanda attraverso la piattaforma dedicata (Sidi), mentre per il personale Ata (Ausiliario, tecnico e amministrativo), le domande potranno essere presentate dal 4 al 24 maggio. Contestualmente, è stato sottoscritto, in via preliminare, l’accordo sulla cosiddetta “chiamata diretta”, che sarà effettuata dal dirigente scolastico, previa delibera del Collegio dei docenti, su proposta dello stesso preside.

«Primo tassello del prossimo anno scolastico»

«Soddisfazione» per il risultato raggiunto è stata espressa dal ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, secondo cui l’intesa sulla mobilità «rappresenta il primo importante tassello per l’avvio positivo del prossimo anno scolastico». «L’intesa ci consente di rispettare i tempi che ci eravamo dati per far partire le operazioni – si legge in una nota del Miur –. L’accordo sull’individuazione per competenze contribuisce poi a ristabilire un clima di reciproco rispetto di funzioni e ruoli e di lavoro comune per gli studenti, valorizzando la collaborazione fra organi collegiali e dirigenza».

Sindacati soddisfatti, ma la Gilda non firma

Non sottoscritto dalla Gilda «per coerenza con la posizione di intransigente contrarietà verso la chiamata diretta e gli ambiti territoriali previsti dalla Buona scuola», spiega il coordinatore nazionale Rino Di Meglio, il nuovo contratto di mobilità è invece salutato come un «significativo passo avanti verso la riaffermazione del primato del contratto nella regolazione del rapporto di lavoro», da Cgil, Cisl e Uil Scuola e da Snals-Confsal. «Grazie a questo contratto – dicono, in un comunicato, i quattro segretari generali – si potrà porre rimedio alle tante penalizzazioni subite lo scorso anno dai docenti e si rende possibile una corretta e tempestiva gestione delle operazioni di avvio del nuovo anno scolastico».

Ecco che cosa cambia

La novità più rilevante dell’accordo sottoscritto l’altra notte, riguarda la possibilità per tutti i docenti di richiedere trasferimento da ambito a scuola, da scuola a scuola, da provincia a provincia. Per gli insegnanti è snellita la procedura per la presentazione della domanda (unica fase, una sola domanda comprendente sia preferenze provinciali che interprovinciali, 15 preferenze massimo esprimibili con il limite massimo di cinque scuole) ed è stato trovato un equilibrio - spiegano i sindacati - tra nomine in ruolo e mobilità: il 60% dei posti vacanti sarà destinato alle immissioni in ruolo dopo i trasferimenti provinciali; il 30% ai trasferimenti interprovinciali e il 10% ai passaggi di cattedre e di ruolo. Eliminato poi il vincolo triennale per i docenti: tutti potranno richiedere trasferimento anche tra province diverse.

Pronte 25mila nuove assunzioni

Infine, rispondendo a un question time alla Camera, ieri il ministro Fedeli ha confermato che i 400 milioni di euro stanziati nella legge di bilancio, saranno utilizzati per consolidare in organico di diritto 25mila cattedre attualmente in deroga: 20mila su posto comune e 5mila di sostegno. «Ci attendiamo che il Mef confermi la previsione fatta dal ministro – dichiara la segretaria generale Cisl Scuola, Maddalena Gissi –. Di quei 25mila posti la scuola ha assoluta necessità, le coperture economiche ci sono dunque è indispensabile chiudere subito questa partita».

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