venerdì 8 gennaio 2021
Di nuovo in classe in 5 milioni, fino alle medie. Per gli alunni dai 14 ai 19 anni si dovrà attendere lunedì, anche se alcune Regioni hanno già posticipato il rientro in presenza a fine mese
Mamme contro la Didattica a distanza a Napoli

Mamme contro la Didattica a distanza a Napoli - Ansa

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I più contenti sono stati gli studenti delle superiori del Trentino- Alto Adige, che sono potuti rientrare a scuola in presenza già ieri, come i circa 5 milioni di alunni di asili, elementari e medie. Alla “Italo Calvino” di Torino sono rientrate anche Anita e Lisa, le dodicenni simbolo della protesta contro la didattica a distanza. Il resto delle superiori ripartirà da lunedì 11 gennaio al 50%, ma non in tutte le Regioni. La ripresa sarà a macchia di leopardo.

In Lombardia le aule riapriranno il 24 gennaio, mentre in Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche e Calabria, soltanto il 1° febbraio. Una scelta che sta facendo molto discutere. In Calabria, un gruppo di genitori ha presentato ricorso al Tar di Catanzaro, contro la decisione della Regione di tenere chiuse le elementari e le medie fino al 15 gennaio e le superiori fino al 31. Sulla didattica a distanza, però, il fronte di alunni e famiglie si divide.

Accanto a chi scende in piazza per reclamare la ripresa delle lezioni in presenza, come è successo ieri a Milano e in altre città, c’è chi, invece, ha paura del contagio e vuole continuare con la Dad. «Non si può tornare in classe l’11 gennaio, non siamo in una condizione di normalità», scrivono in una lettera-appello, 117 docenti dell’Istituto superiore “Piaget-Diaz” di Roma. Sempre nella Capitale, lunedì sciopereranno gli studenti che dicono «No al ritorno in presenza in queste condizioni». A Napoli le due “fazioni” si sono trovate faccia a faccia e la discussione è finita ad ombrellate.

Per dare più sicurezza alle famiglie, il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, ha chiesto al governo di «poter anticipare la vaccinazione anti Covid del personale scolastico già in questa prima fase». La stessa richiesta è partita anche dalle Marche. I docenti di medie e superiori sono oltre 400mila e si superano i 735mila contando la scuola dell’infanzia e le elementari, senza dimenticare il personale Ata. Infine, a quattro giorni dall’avvio delle iscrizioni all’anno scolastico 2021-2022, il ministero dell’Istruzione comunica che le domande completate e inoltrate sono 309.410.

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