sabato 24 maggio 2014
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​«Ci sono persone disposte a morire pur di entrare a far parte dell’Europa, come dimostrano i recenti tristi avvenimenti in Ucraina e nel Mediterraneo». Parte da questa constatazione – tutt’altro che ovvia – la «Lettera aperta ai candidati per l’elezione del nuovo Parlamento europeo» diffusa delle Comunità di vita cristiana (Cvx), realtà laicale legata alla spiritualità ignaziana, segnata da uno «stile di vita semplice e solidale con i poveri» e diffusa in 18 Paesi Ue (in Italia a presiederla è Leonardo Becchetti). Quattro i punti del documento: poveri e globalizzazione, ambiente, migrazioni forzate, solidarietà e diversità. Secondo le Cvx, oggi l’Europa deve «rinforzare la fiducia e la solidarietà tra i Paesi membri con nuove regole fiscali», «creare regole commerciali che stimolino la responsabilità sociale e ambientale e i meccanismi di convergenza dal basso verso l’alto per evitare che la liberalizzazione commerciale diventi una corsa verso il basso in termini di diritti dei lavoratori e tutela dell’ambiente», «evitare crisi finanziarie che generino nuovi crolli del bilancio comunitario», ponendo «le enormi energie del sistema finanziario al servizio del bene comune». È un’Europa fortemente solidale quella che auspicano le Cvx, incoraggiando gli euro-candidati «a non lasciare nulla di intentato»: «Vi assicuriamo che ci troverete pronti a collaborare».
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