martedì 15 dicembre 2020
Esce «Doc Deluxe Edition», riedizione dell’album dell’anno scorso con 6 nuovi brani, fra cui "September" in duetto con Sting. «Canto la speranza, ma deluso dalla politica»
Zucchero e Sting hanno duettato insieme nel nuovo singolo "September"

Zucchero e Sting hanno duettato insieme nel nuovo singolo "September"

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Una matrice soul mescolata a suoni più attuali, canzoni d’amore e di impegno civile, e l’apertura alla speranza da parte di un uomo alla ricerca. Questo ed altro propone Adelmo 'Zucchero' Fornaciari di Doc Deluxe Edition, riedizione dell’album dell’anno scorso Doc arricchita da 6 nuovi brani, ha incluso anche Non illudermi così dove critica l’ipocrisia social: «Sembra che la vita/ Che ci stan cantando/Uno su tre sono bugie/Falsi come facebook/Tutti quei bacini ai colli», canta Sugar con un testo scritto con Mimmo Cavallo. Il disco esce in doppio cd ed è disponibile in formato doppio cd, triplo vinile colorato, digitale e in formato triplo vinile nero autografato.

Trainato dal singolo September in duetto con Sting. «Questo brano è nato durante il lockdown - ha raccontato ieri il cantante alla presentazione via web del suo nuovo lavoro –. Sting aveva composto una musica e mi ha chiesto di scrivere un testo in italiano. Lavorandoci insieme è venuto fuori questo duetto, che risente e parla del periodo che stavamo vivendo quando l’abbiamo composto, e che stiamo ancora vivendo. Eravamo a giugno e ci rivolgevamo al mese di settembre con il desiderio che un po’ di pioggia, do-po un’estate così calda e asciutta, potesse lavare via e purificare tutte le brutture del momento. Ancora oggi speriamo che questo 'settembre' arrivi presto». Questo momento sospeso ha favorito gli scambi fra artisti. Come quando ad aprile Zucchero ha cantato davanti al Colosseo a Roma Canta la vita, da Let Your Love Be Know di Bono Vox con il testo in italiano a firma di Zucchero, o in piazza San Marco a Venezia a maggio Amore adesso!, adattamento in italiano di un brano di Michael Stipe. Ma Zucchero è stato chiamato anche da Lady Gaga per il mega-concerto in streaming a favore dell’Oms.

«Ho fatto altre cose che usciranno a breve – aggiunge l’artista –. Ho riscritto le parole di Astro del ciel e l’ho fatta diventare una ballata di pace e speranza che uscirà sotto Natale». L’irriverente Zucchero ora ammette di essere un uomo alla ricerca. « Doc è un album dove in ogni canzone, anche se velato, c’è un inizio di redenzione, c’è qualcosa – spiega serio –. Parlo sempre di luce, di una scia che sto cercando. Come nel brano Tempo al tempo scritto con De Gregori quando canto 'io ti sto cercando'. La stessa cosa c’è nei brani aggiuntivi. Su September, Non illudermi così e soprattutto Don’t cry Angelina, un brano la cui prima versione risale a più di 30 anni fa: «La canzone è nata ai tempi di Oro, incenso e birra (1989) - ha sottolineato Zucchero - l’ho ritrovata recentemente in un nastrino. Narra la storia di una giovane ragazza partigiana innamorata di un partigiano dal quale è stata costretta a separarsi. È una storia d’amore raccontata da Angela, Una storia d’amore nella guerra partigiana di Ezio Meroni », ha rivelato, confermando l’impegno civile che già aveva caratterizzato diversi brani di Doc.

«Lavoro tutti i giorni, faccio bottega, sono fortunato: vista l’età cerco di fare le cose che mi piacciono. La fortuna di avere avuto una carriera lunga, è quello di invecchiare bene artisticamente – aggiunge –. I miei esempi sono Johnny Cash, James Taylor, Tom Waits. L’importante è non strizzare l’occhio o cercare a tutti i costi di essere giovanile e radiofonicamente attuale. Io devo scrivere libero, poi quello che deve succedere succede». E nel brano inedito Succede Zucchero canta «le bandiere rosse le ho messe nel comò». «In effetti non mi sento più così rappresentato da quelle che sono le mie origini, la ideologia con cui sono cresciuto è diventata annacquata» ammette il cantante emiliano deluso dalla politica. «Io vedo poco interesse verso il cinema, il teatro e lo spettacolo dal vivo da parte del Governo. Ci sono state manifestazioni dagli addetti ai lavori, ma non sento mai parlare dei loro problemi – aggiunge –. Soprattutto vorrei arrivassero i soldi promessi a tutti quelli che lavorano dietro le quinte. Per la mia gente ci penso io in prima persona a sostenerli fino a quando non ripartiremo».

Lo scorso aprile è saltato il tour di 150 date che lo avrebbe portato Zucchero in giro per il mondo. Ora tutto è rimandato al prossimo 23 aprile con le 14 date all’Arena di Verona sino all’8 maggio, «ma la conferma si avrà solo a metà gennaio. Io non vedevo l’ora di eseguire questo album dal vivo. I concerti in streaming sono meglio di niente, ma non fanno per me, io non vedo l’ora che si torni a suonare dal vivo».

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