mercoledì 2 luglio 2014
Per il torneo sull'erba è l’anno della rivoluzione: lo spagnolo numero 1 della classifica mondiale e lo scozzese numero 5 e campione in carica sono stati clamorosamente battuti da avversari di certo non alla loro altezza.
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Prima Nadal, poi Murray. A Wimbledon è l’anno della rivoluzione: lo spagnolo numero 1 della classifica mondiale e lo scozzese numero 5 e campione in carica del torneo sull’erba sono clamorosamente caduti contro avversari di certo non alla loro altezza. Se Murray è stato battuto dal bulgaro Grigor Dimitrov, ce comunque vanta la 13esima posizione nel ranking mondiale, il tennista maiorchino ha ceduto di schianto al carneade australiano Nick Kyrgios: per incontrarne il nome nella graduatoria mondiale bisogna scendere 143 posizioni sotto Nadal. Se si aggiunge l’eliminazione dal torneo femminile delle grandi favorite Serena Williams e Maria Sharapova, ce n’è a sufficienza per considerare questa edizione di Wimbledon come la più soprendente degli ultimi anni. A beneficiare dell’eliminazione di Nadal e Murray ora potrebbe essere il campionissimo svizzero Roger Federer, approdato in semifinale dopo aver battuto il suo connazionale Wawrinka. Federer ha già scritto il suo nome nell’albo d’oro del glorioso All England Lawn Tennis and Croquet Club di Londra (in arte, Wimbledon) per ben 7 volte, l’ultima nel 2012.
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