venerdì 15 ottobre 2010
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Elevarsi culturalmente e spiritualmente con la musica e tutelare con interventi di restauro e di conservazione i grandi valori dell’arte sacra. C’è un festival internazionale a Roma che si propone i due obiettivi parallelamente e che, giunto alla sua nona edizione, può considerarsi un’autentica tradizione. Quanto mai prestigiosa tra l’altro, perché ha per teatro le quattro basiliche patriarcali e perché coinvolge come ospite fisso di questi suoi appuntamenti un complesso come i Wiener Philharmoniker, che di questo festival sono ormai il fiore all’occhiello. I sei concerti di quest’anno sono in programma dal 23 al 26 ottobre. Ma il 24 e il 25, oltre a quelli che avranno luogo a turno nei quattro giorni a San Pietro (in Vaticano), a San Giovanni in Laterano, a San Paolo fuori le mura e a Santa Maria Maggiore, si svolgono anche a Sant’Ignazio e nella sala accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra.Com’è ormai consuetudine, i Wiener saranno i protagonisti del concerto che si svolgerà a San Paolo (la sera del 25). Prima di tradurre l’estatica purezza del wagneriano Preludio del Parsifal, proporranno due Sinfonie di Mozart e di Haydn. Sul podio sarà Andris Nelsons, un giovane e già affermato direttore che proprio questa sera, a Berlino, sarà per la prima volta alla guida della celebre orchestra viennese. Quello inaugurale in San Pietro è un concerto sui generis, in quanto avviene nel corso di una Santa Messa solenne che il cardinale Angelo Comastri celebrerà sabato 23 (come sempre alle cinque del pomeriggio). Ascolteremo i Canti Gregoriani dal Coro della Cattedrale newyorkese di Saint Patrick diretto da Jennifer Pascual, con la partecipazione straordinaria dei Fiati del Duomo di Magonza (che si potranno riascoltare l’indomani a San Giovanni insieme all’organista Albert Schoenberger), mentre il Coro da camera "Belcanto" eseguirà pagine del repertorio sacro russo. Il complesso statunitense si esibirà anche domenica a Sant’Ignazio in un concerto di polifonia classica. Più varia la serata conclusiva a Santa Maria Maggiore con il Bach-Chor Siegen e la Philharmonie Sudwestfalen diretti da Simon Gaudenz. La Messa di Santa Cecilia di Gounod sarà preceduta dall’Ouverture dell’oratorio "Paulus" di Mendelssohn e dalla Prima Sinfonia di Brahms.Oltre ad illustrare il programma, Hans-Albert Courtial, che è il presidente della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra e la guida organizzativa del festival, ha annunciato che i progetti di restauro di questo 2010 sono due e riguardano rispettivamente il prospetto della basilica e un secondo mausoleo della necropoli vaticana. E quest’ultimo è una sorta di scrigno su cui sorge l’attuale basilica, come ha osservato il cardinale Comastri. Il vicario di Sua Santità per la basilica vaticana ha anche detto che questa grande iniziativa, che unisce i destini della musica e dell’arte sacra in generale, è anche, con la sua dedica alla ricorrenza del quinto anno di pontificato di Benedetto XVI, un «grazie al Papa».
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