lunedì 9 marzo 2020
Scomparso a 90 anni l’attore svedese, feticcio di Ingmar Bargman e icona della storia del cinema. Ha lavorato con i più grandi registi. Memorabili i suoi ruoli ne "Il settimo sigillo" e "L'esorcista"
Una celebre scena de "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman. Max von Sydow gioca a scacchi con la Morte

Una celebre scena de "Il settimo sigillo" di Ingmar Bergman. Max von Sydow gioca a scacchi con la Morte

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Alla fine Max von Sydow ha perso la partita a scacchi con la Morte. Il grande attore svedese è scomparso all’età di 90 anni in Francia dove viveva da tempo con la seconda moglie, la produttrice francese Catherine Brelet. Proprio lei ha annunciato la sua scomparsa a Paris Match: «È con il cuore spezzato e con infinita tristezza che abbiamo l’estremo dolore di annunciare la dipartita di Max von Sydow l’8 marzo».


Nato a Lund, in Svezia, nel 1929, dopo gli inizi a teatro, diventa l’interprete feticcio di Ingmar Bergman da Il settimo sigillo (1957), dov’è il cavaliere che gioca a scacchi con la Morte, in quella sequenza che appartiene alla storia del cinema. Seguono altri dieci film insieme, tra i quali Il volto (1958), La fontana della vergine (1960), Come in uno specchio (1961), Luci d’inverno (1963) e L’ora del lupo (1968). Arriva a Hollywood interpretando Gesù in La più grande storia mai raccontata (1964). Iconici i suoi ruoli in L’esorcista (1973) dov’era padre Lankester Merrine e I tre giorni del Condor (1975). Tra i tanti film della sua lunga e cosmopolita carriera, il dittico Karl e Kristina (1971) e La nuova terra (1972), La morte in diretta (1980), Flash Gordon (1980), Hannah e le sue sorelle (1986).

Max von Sydow è stato particolarmente impegnato anche nel cinema italiano: lo troviamo nel cast di Cadaveri eccellenti (1976), Il deserto dei Tartari (1976), Gran bollito (1977), Quo vadis? (1985), Non ho sonno (2001). Molto amato dagli autori europei, da Wim Wenders (Fino alla fine del mondo, 1991) a Lars von Trier (Europa, 1991), partecipa al biopic su Bergman Con le peggiori intenzioni (1993) e all’esordio dell’amica e collega Liv Ullmann (Conversazioni private, 1997). In tarda età è apparso anche in molti film americani. Da Minority Report (2002) a Shutter Island (2010) fino a Star Wars: Il risveglio della Forza (2015). Recentemente ha preso parte anche a Il trono di spade (2016). Presente in oltre un centinaio di film e lavori televisivi, Max von Sydow è stato nominato due volte al Premio Oscar: nel 1989 come miglior attore protagonista per Pelle alla conquista del mondo e nel 2012 come miglior attore non protagonista per Molto forte, incredibilmente vicino. Una grandissima carriera, una icona della storia del cinema, dall’Europa ad Hollywood. Una lunga partita da protagonista del grande schermo. Domenica la partita l’ha vinta la Morte.

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