giovedì 9 ottobre 2014
Gara dopo gara la nazionale è cresciuta sempre più, con coraggio e determinazione.
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Caramba che sorpresa. Questa nazionale femminile di volley non ce l'aspettavamo davvero. Va bene, in questi Mondiali, c'è anche il fattore campo, ma qui si vola sopra ogni aspettativa. Non a caso c'è ancora un senso di piacevole incredulità nello spogliatoio delle azzurre del volley dopo l'impresa contro gli Stati Uniti. E ora dopo la sconfitta per 3-1 della Russia contro gli Usa la semifinale è certezza. Pochi avrebbero previsto questa escalation all'inizio del torneo, ma in meno di venti giorni le ragazze di Marco Bonitta sono diventate una squadra che ora sente odore di medaglia. Nemmeno Bonitta si aspettava una tale crescita. Dopo il 3-0 rifilato alle statunitensi, a caldo il coach italiano faticava a credere al tabellino. L'insonnia lo sta aiutando a mantenere alta l'adrenalina. "Dormo poco. Alle sei sono già sveglio - ha raccontato -. Non è neanche male, solo che se mi fermo un minuto, beh allora è pericoloso...". E lo stesso principio può valere per la concentrazione della sua squadra. "Forse per la prima volta abbiamo offerto una prestazione in difesa straordinaria. Il lavoro difensivo intravisto con la Cina è esploso in maniera determinante contro gli Usa - ha notato Bonitta prima di allenare l'Italia e assistere a Russia-Stati Uniti -. In certi momenti agli Usa non bastavano neanche due, tre o quattro attacchi per mettere giù la palla. E poi le nostre ragazze hanno difeso tutte, non solo le più predisposte per questo fondamentale. Sono sorpreso e contento che tutte queste qualità siano arrivate nel momento che conta. Per quanto riguarda le qualità morali del gruppo, beh di quelle ne ero già convinto". Come dicevamo, non si può poi tralasciare il fattore pubblico. Dopo Roma e Bari, la passione per l'Italvolley ha contagiato anche Milano. Gli 11.500 spettatori del Forum di Assago ieri hanno creato un'atmosfera degna delle partite più calde dell'Olimpia del basket, con un tifo rumoroso ed esaltante che San Siro da tempo si sogna. "Sono un pò inebetita da risultato e pubblico, non capisco cosa abbiamo fatto", raccontava euforica Valentina Arrighetti subito dopo aver domato gli Stati Uniti. "Il pubblico è stato fondamentale per non fare pensare nemmeno un secondo alla squadra di mollare, ci ha tirato verso l'eccellenza", ha spiegato Bonitta che spera nello stesso sostegno domani sera.
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