mercoledì 31 marzo 2010
COMMENTA E CONDIVIDI
Il processo a Gesù sulla gradinata della National Gallery. E la crocifissione all’ombra della colonna con la statua dell’ammiraglio Nelson. Andrà in scena così – nel pomeriggio del Venerdì Santo – la rappresentazione della Passione a Trafalgar Square, la più importante piazza di Londra. Un evento inedito, con un cast di 150 attori e un pubblico di 25 mila spettatori, destinato ad avere un grande impatto nella Pasqua 2010 della capitale britannica. L’iniziativa affonda le sue radici nell’incontro tra due grandi tradizioni: quella delle sacre rappresentazioni e quella del teatro amatoriale inglese. Così a Wintershall Estate, una grande tenuta privata nella splendida campagna del Surrey, dodici anni fa è nata l’idea di mettere in scena la vita di Gesù. D’estate e una settimana all’anno ogni giorno va in scena uno spettacolo all’aperto che dura tutta la giornata, con tanto di asini, pecore e cavalli a contribuire a ricreare l’ambiente. E con un attore professionista – James Burke-Dunsmore – a interpretare la parte di Gesù. Anno dopo anno l’intuizione di Peter Hutley – il proprietario della tenuta che è anche produttore dello spettacolo – è diventato un piccolo fenomeno che attrae migliaia di persone. E così quest’anno è nata l’idea di proporre al sindaco di Londra Boris Johnson di allestire a Trafalgar Square il giorno del Venerdì Santo una versione ridotta dello spettacolo, incentrata sulla Passione di Gesù. Non è la prima volta che la celebre piazza ospita manifestazioni religiose: è già stata teatro in passato di cerimonie islamiche, indù ed ebraiche. Ma è evidente il significato anche simbolico di una sacra rappresentazione nel cuore di Londra. «Uno dei grandi temi del dibattito di oggi – ha commentato alla presentazione dell’evento l’arcivescovo cattolico di Westminster, Vincent Nichols – è il posto delle religioni nello spazio pubblico e a Londra non c’è uno spazio più pubblico di Trafalgar. La Passione è un elemento importante della cultura di questo Paese. Non conoscere la storia cristiana significa essere incapaci di dare un senso a tante cose che fanno parte della quotidianità della società in cui viviamo». A chi gli chiedeva se rappresentare la crocifissione di Gesù nella principale piazza di Londra non fosse una forma di proselitismo, l’arcivescovo ha risposto che «la conoscenza di Cristo è qualcosa che non si impone. La rappresentazione della Passione è un invito alla gente a venire a incontrarlo personalmente. E questa può diventare un’esperienza che cambia la vita». Il carattere amatoriale di buona parte del cast non deve ingannare: quella della Passione di Gesù a Trafalgar Square è una produzione in grande stile. L’evento è stato preparato con cura e le prevendite dei biglietti vanno avanti da mesi. Lo spettacolo inizierà alle tre e un quarto del pomeriggio, a ridosso dell’ora in cui in tutte le chiese si fa memoria della morte di Gesù. E per permettere davvero a tutti di comprendere il racconto evangelico è stato predisposto anche un servizio di traduzione simultanea per i sordomuti nel linguaggio dei segni.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: