lunedì 15 febbraio 2010
Arrivano i primi due podi azzurri alle Olimpiadi invernali di Vancouver. Medaglie di bronzo per Armin Zoeggeler nello slittino e Alessandro Pittin nella combinata nordica, specialità quest'ultima in cui l'Italia non era mai riuscita a brillare.
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Mentre in Italia era notte, sulle montagne di Whistler, nel quartier generale azzurro, è andata in scena anche la festa per i due bronzi conquistati da Alessandro Pittin e Armin Zoeggeler (accolti a casa Italia dal presidente del Coni, Gianni Petrucci, che ha consegnato loro l'assegno da 50mila euro per la medaglia). Due podi diversi: il primo tanto a sorpresa quanto storico (mai un italiano aveva conquistato una medaglia nella combinata nordica), l'altro, quello del Cannibale, su cui tutti avevano scommesso di più. Ma le modifiche della pista apportate in tutta fretta dopo la morte tragica del georgiano Nodar Kumaritashvili, hanno penalizzato il biolimpionico spianando la strada alla coppia di tedeschi. Zoeggeler, casco d'argento e sorriso sulle labbra, è apparso soddisfatto partecipando con vero spirito sportivo alla festa del podio, nella Medal Plaza montana: «Sono molto, molto felice: questo bronzo vale oro». E oggi l'Italia confida in altre buone nuove: dopo tanti rinvii è l'ora della discesa libera, con Heel e Fill a caccia di gloria, contro Cuche e la potente Austria. In contemporanea gioca subito le sue carte anche il fondo: prima le ragazze nella 10 km  e poi gli uomini nella 15. In pista i pezzi forti, compreso ilportabandiera, Giorgio Di Centa.
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