mercoledì 7 ottobre 2009
Il Piemonte dice addio alla vecchia tivù. Dopo lo switch off in Valle d’Aosta, scattato il 22 settembre, anche nelle province di Torino e Cuneo e aree limitrofe le trasmissioni televisive passano integralmente al digitale terrestre. Nell’area ovest della Regione le operazioni si completeranno entro venerdì 9 ottobre.
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    Il Piemonte dice addio alla vecchia tivù. Dopo lo «switch off» in Valle d’Aosta, scattato il 22 settembre e che ha interessato 74 comuni e 120mila abitanti, anche nelle province di Torino e Cuneo e aree limitrofe le trasmissioni televisive passano integralmente al digitale terrestre. Nell’area ovest della Regione le operazioni si completeranno entro venerdì 9 ottobre. La maggior parte delle transizioni sono però previste per mercoledì 7: sono interessati 499 comuni e ben tre milioni di abitanti e coinvolgeranno subito le città di Torino e Cuneo. Il ministero dello sviluppo economico ha attivato il numero verde gratuito 800.022.000 (aperto da lunedì a sabato dalle 8 alle 20) per fornire soluzioni a eventuali problemi. Il Consiglio Nazionale degli Utenti, organismo dell’Agcom, ha colto l’occasione per sollevare il problema della moltiplicazione dei decoder: «C’è un diritto degli utenti di vedere tutti i canali in chiaro e tutti i canali criptati con un solo apparecchio» ha affermato in una nota. «Una delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni del 2000 prevede tale diritto – continua la nota – Il consiglio auspicauna rapida e positiva conclusione dell’istruttoria in corso presso Agcom, al fine di evitare agli utenti la spesa per l’acquisto di più decoder in questo momento di crisi economica». La situazione in Piemonte. Il passaggio coinvolge circa 2.450.000 cittadini residenti nelle Provincie di Torino, Cuneo e parte della provincia di Asti. In base a un monitoraggio dell'istituto Makno, effettuato a due settimane dall'inizio dello switch off (periodo 8-14 settembre), la penetrazione complessiva della tv digitale (almeno una piattaforma fra satellite, terrestre e IPTV, su almeno un televisore) nel Piemonte Occidentale era stimata all'89,4% nella provincia di Torino e all'86,4% nella provincia di Cuneo. La sua penetrazione era stimata al 77% in provincia di Torino e al 70% in provincia di Cuneo: si tratta quandi di un aumento del 10% circa rispetto al dato rilevato subito dopo lo switch over (spegnimento del segnale analogico di Rai Due e Retequattro) del 20 maggio scorso, quando era rispettivamente al 68% e al 56%. Il digitale terrestre è la piattaforma maggioritaria anche sul totale del parco televisori (1,8 la media dei televisori presenti nelle case delle famiglie nel Piemonte Occidentale). La percentuale di televisori in grado di ricevere il segnale digitale terrestre era del 63% nella provincia di Torino (52% a maggio) e del 58% nella provincia di Cuneo (43% a maggio). Molto alto il livello di informazione sulle date dello switchoff, anche prima che partisse la massiccia campagna di comunicazione sull'evento: il 95% degli intervistati dichiarava di essere informato dell'imminenza del passaggio, il 70% di ricordare anche le date. Alla vigilia dello switch off (dati Auditel settembre 2009), il consumo di televisione attraverso la piattaforma DTT nel Piemonte Occidentale ha superato il 41%, quasi quattro volte il livello pre-switch over che era al 12% nell'aprile scorso. Il consumo via digitale terrestre è prossimo al superamentodell'analogico (43,4%). Cosa fare per vedere la tv in digitale. Si ricorda che per ricevere il segnale del digitale terrestre, la popolazione coinvolta, dovrà dotarsi di un decoder digitale da collegare al proprio televisore, oppure di un nuovo televisore che, dallo scorso mese di aprile, è venduto solo se provvisto di decoder integrato. Nella maggior parte dei casi non si dovrà apportare alcuna modifica all'impianto di ricezione. Il digitale terrestre, infatti, si serve della comune antenna televisiva. A tutti i cittadini residenti nelle aree interessate dallo spegnimento dei segnali analogici, si raccomanda, a switch off avvenuto, di reinstallare i propri decoder e/o i televisori con decoder integrato, in modo che possano sintonizzare tutti i canali digitali secondo le nuove frequenze assegnate.
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