domenica 28 settembre 2014
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Il suo successo è pari alle storie narrate: da brivido. Dopo aver conquistato la Settima Arte, il genere horror ha trovato la sua nuova dimensione d’ascolto: il piccolo schermo. Un mezzo dove la paura può valicare i rassicuranti 120 minuti di visione e perdurare di settimana in settimana, di puntata in puntata, scavando negli abissi della nostra quotidianità. E in fondo, è proprio questa “permanenza delle storie” a rappresentare il valore aggiunto dell’horror seriale: potendo contare su un arco narrativo più lungo, in tv il genere riesce a esprimere tutto il suo potenziale metaforico. Al netto, ovviamente, dello spavento provocato nello spettatore… Da qui, il successo mondiale riscosso da queste serie che, pur non essendo numerose in termini di titoli (d’altronde per essere efficace la paura deve essere selettiva), sono praticamente tutte assurte a “cult” sbanca ascolti. Tanto che anche in Italia esiste un canale dedicato, Horror Channel, al canale 135 di Sky, destinato a un pubblico fra i 16 e i 45 anni. Un esempio eloquente di successo è la terrorizzante serieAmerican Horror Story, con Jessica Lange, lanciata nel 2011 in Usa e trasmesso in Italia da Fox (canale 112 di Sky). A produrlo sono, paradossalmente, gli stessi produttori della serie per ragazzi Glee, ossia Ryan Murphy e Brad Falchuk, che qui hanno decisamente tirato fuori il loro lato oscuro. La serie ha già macinato oltre 50 episodi e quest’ottobre debutterà la quarta stagione in Usa. Il taglio è antologico: pur avendo alcuni interpreti ricorrenti, come Jessica Lange, ogni ciclo di puntate narra storie sempre nuove, sia dal punto di vista dell’ambientazione che dei personaggi protagonisti. La prima stagione, per esempio, ha come sottotitolo Murder House ed è ambientata in una casa infestata da fantasmi; la seconda si chiama Asylum, svolgendosi in un manicomio con tanto di possessioni demoniache; Coven rievoca invece il mito delle streghe di Salem mentre l’attesissima quarta stagione, chiamata Freak Show, narra dell’arrivo, in una sonnolenta città della Florida degli anni 50, di una compagnia di circensi. A sua volta, però, ogni ciclo, per quanto sanguinolento e ad alto tasso di tensione, scoperchia un dramma sociale: lo stesso Ryan Murphy ha spiegato che in Asylum il vero tema è la sanità mentale e la volontà di affrontare gli orrori della vita reale; in Coven i rapporti madre-figlia, il femminismo e l’oppressione delle minoranze, mentre in Freak Show si parlerà di diritti civili e della rivalsa dei “freaks”, ossia dei diversi, che la società tende a emarginare.  Quanto agli ascolti, la première della prima stagione aveva polverizzato ogni record sul canale americano Fx, per poi auto-superarsi con Coven, il cui primo episodio ha superato i 5 milioni di spettatori.  L’altro titolo “cult” è sicuramente The Walking Dead. Che, al di là dei surreali fenomeni generati (c’è chi segue dei corsi per camminare come uno zombie e chi si è iscritto a campi di sopravvivenza per prepararsi all’apocalisse…), cerca di avere una valenza morale. A differenza delle serie dark alla Breaking Bad, dove di puntata in puntata ci viene mostrato quanto è grande la capacità dell’uomo di far del male a se stesso e al prossimo, qui si parla paradossalmente di speranza. La serie ci presenta infatti un manipolo di protagonisti che, nonostante siano circondati da morte, zombie ed epidemie mortali, continua a lottare, a credere e amare, compiendo persino alcuni gesti eroici. Ovviamente non c’è traccia dell’eroe duro e puro: il buono si scopre tentato dal male e talvolta compie gesti sbagliati; il malvagio a suo volta tradisce un lato buono. Ma in questa girandola di sfumature e debolezze umane, a imporsi è la speranza. La quinta stagione andrà in onda su Fox il 13 ottobre.  Tra i titoli horror, il più longevo è però Supernatural: in onda dal 2005, sta per toccare quota 200 episodi ed è già in lavorazione la decima stagione. In Italia è proposto da Premium Action. Al centro, le avventure di due fratelli, nonché cacciatori di demoni, Sam e Dean. La storia, che parla anche di demonio e possessioni, unisce paure primordiali a leggende metropolitane, esplorando al contempo la complessità delle dinamiche relazionali tra fratelli. Sta inoltre avendo progressivamente successo la serie Grimm: nata nel 2011 come rivisitazione dark delle celebri favole dei fratelli Grimm, narra le indagini del detective Nick, in grado di vedere il mostro che si nasconde negli uomini. La quarta stagione è attesa a marzo 2015 su Premium Action. Infine, esiste persino la versione in rosa dell’horror: si tratta di Pretty Little Liars, la cui quinta stagione è attualmente in onda su Mya. Inquietante quanto basta per un pubblico teen, la serie ha per protagoniste un gruppo di adolescenti, la cui leader muore  prematuramente. Un giorno però queste ricevono misteriosi messaggi da una tale 'A.', che sostiene di conoscere tutti i loro inconfessabili segreti… Il successo è tale che la Abc ha già ordinato una sesta e settima stagione.
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