mercoledì 6 novembre 2013
COMMENTA E CONDIVIDI
Fare del bene può anche generare un enorme business. Lo sa bene Blake Mycoskie, fondatore e amministratore delegato di Toms, il marchio nato nel 2006 e che è entrato nel cuore dei vip di mezzo mondo grazie ad un’idea semplice quanto vincente: per ogni paio di scarpe alpargatas o espadrillas vendute, l’azienda ne regala uno ai bambini bisognosi del mondo che ogni giorno camminano scalzi.Blake però non si è accontentato dei 10 milioni di scarpe vendute e regalate in questi anni. Alle scarpe ha aggiunto gli occhiali, sempre con la stessa formula: tu ne compri un paio, noi ne regaliamo uno a un bambino povero. Adesso ha deciso di rilanciare: ha creato il “mercato di Tom​”, un negozio online che offre 200 prodotti di 30 aziende diverse, tutte impegnate a reinvestire una parte dei guadagni in iniziative solidali.In pratica: se compri una cravatta contribuisci a creare posti di lavoro in Africa, se acquisti un cappellino sosterrai un progetto sanitario in Nord America, se scegli un ciondolo aiuti la lotta alla malnutrizione e così via. L’idea non è nuova, ma sembra piacere moltissimi ai giovani americani e non solo a loro.Attori e rockstar sono (quasi) tutti al suo fianco. Molti giovani imprenditori anche. I critici sostengono che il suo è comunque un modello di business. Ma lui si difende: “Fare soldi è importante, ma è ancor più importante creare qualcosa che abbia anche un impatto sociale, così che possa fare la differenza”. Oltre alla vendita di prodotti per la casa, abbigliamento e accessori, il mercato di Tom racconta anche la storia dei marchi che propone. “È importante che gli acquirenti sappiano da chi comprano quegli oggetti. Perché l’acquirente moderno non compra più solo un oggetto ma una storia”.
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI