venerdì 25 marzo 2016
La mappatura del satellite di Saturno, eseguita dalla sonda Cassini, ha rilevato che la sua vetta montuosa più alta supera di poco i 3mila metri. Il pianeta ricorda la Terra, al suo stato geologico primordiale.
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Misura 3.337 metri la cima più alta di Titano, il gigantesco satellite di Saturno, che ha una dimensione superiore a Mercurio. Si trova in mezzo ad un trio di creste montuose chiamate Monti Mithrim. A identificarla la sonda Cassini della Nasa, grazie alle immagini del suo strumento radar, che è riuscito a guardare attraverso la spessa coltre della foschia della sua atmosfera. Cassini sta eseguendo una mappatura del pianeta, rivelando la natura del satelline di Saturno, che per certi aspetti ricorda la Terra al suo stato geologico primordiale.

I risultati di questa mappatura sono stati presentati negli Stati Uniti, nella Lunar and planetary science conference di Woodlands, in Texas. "Non è solo il punto più alto trovato finora su Titano - ha spiegato Stephen Wall, coordinatore del gruppo che lavora sul radar di Cassini - ma pensiamo sia il più alto che troveremo". Molte delle montagne più alte di Titano appaiono vicine al suo equatore, ma i ricercatori ne hanno identificate altre di altezza simile nei Monti Mithrim, oltre che nella regione di Xanadu, e vicino al sito di atterraggio della sonda Huygens dell'Agenzia spaziale europea.

Le mappe di Titano La scoperta è partita dalla ricerca di zone attive nella crosta di Titano. Montagne e rupi sulla Terra si trovano generalmente dove le forze hanno spinto la superficie dal basso verso l'alto. Le forze di erosione, come vento e pioggia, le consumano lentamente nel tempo. Cassini ha scoperto che piogge e fiumi hanno eroso anche il paesaggio di Titano, ma probabilmente più lentamente di quanto è avvenuto sulla Terra, perché trovandosi a 10 volte la distanza della Terra dal Sole, c'è meno energia per spingere i processi di erosione nell'atmosfera della luna di Saturno. Non a caso il satellite è prevalentemente pianeggiante.

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