giovedì 19 maggio 2016
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Lei viene da lontano e spera che anche i suoi “ragazzi” possano fare ciclisticamente parlando, altrettanto. Le piace il ciclismo, sport che per la Colombia è davvero una religione. Luz Diary ha 47 anni, 20 dei quali li ha trascorsi in Italia: Roma, Treviso, Padova. E ora Modena. Adora il calcio, e continua a fare un tifo smisurato per Francesco Totti, ma ora non ha problemi a dire il suo cuore è anche un po’ per il Bologna. La passione per lo sport? Tutta colpa del papà e, grazie a lui, oggi può dire «di aver seguito anche la Formula 1, soprattutto quando c’era Juan Pablo Montoya». Lei in Italia ci è arrivata grazie alle Ancelle missionarie, l’ordine religioso nel quale tutti la conoscono semplicemente come suor Luz. La incontriamo alla partenza di Modena, non possiamo dire confusa tra la folla, perché emerge in tutto il suo splendore con quel poncho infilato al collo: giallo, blu e rosso. E, come se non bastasse, una bandierina in mano con gli stessi colori: quelli della sua Colombia. Perché suor Luz è appassionatissima anche di ciclismo. «Non potevo perdermi un’occasione così - ci dice raggiante -. Sono qui per salutare la partenza dei corridori del mio Paese». Con lei c’è anche l’amica del cuore Maria Escobar, a sua volta di tricolore centramericano vestita. E che dice ironica: «Il mio cognome purtroppo ricorda personaggi poco simpatici…». Suor Luz è letteralmente rapita dai ragazzi del suo Paese. Li conosce tutti e tutti la salutano, fermandosi a parlare con lei e a fare qualche foto: non “selfie”. «Il mio preferito è “Ciccio”. Cioè Rigoberto Uran. Per lui oggi sarà dura, ma spero ce la possa fare comunque». Nata a Medelin, si dice gran camminatrice. «No, in bicicletta ci vado poco». Poi prosegue il suo discorso sul ciclismo, sui ragazzi che segue, e per i quali fa il tifo. «Mi piacciono anche Carlos Betancur, Sebastian Henao e Daniel Martinez. E ovviamente simpatizzo anche per Darwin Atapuma. Ma spero e penso che possa fare grandi cose Esteban Chaves - ci spiega -: è giovane, ma soprattutto è completo e può puntare davvero in alto. Se può vincere il Giro? Secondo me ha tutte le qualità per farlo. I colombiani sono grandi scalatori, e Esteban è forse il più talentuoso di tutti». Pier Augusto Stagi © RIPRODUZIONE RISERVATA Suor Luz Diary
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