martedì 22 ottobre 2013
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In Italia i cinema diminuiscono ma gli schermi aumentano.  Quello che sembra un paradosso si spiega facilmente: è vero che dal 2003 al 2012 hanno chiuso 712 cinema, ma erano per lo più monosale cittadine. Così, come ha ricordato il presidente dell'Anec, Lionello Cerri, nel suo intervento al convegno “Il cinema e i cinema del prossimo futuro”, promosso appunto dall'Associazione nazionale esercenti cinema.“Nel frattempo sono stati aperti 133 complessi multisala. In termini di schermi il saldo è quindi positivo: chiusi 850 schermi e aperti 1.118, con una crescita quindi di 268 schermi”. Nello stesso periodo il numero di biglietti venduti nei cinema si è mediamente attestato intorno ai 110 milioni, toccando la punta massima nel 2010 con 120 milioni, ma con un calo nell'ultimo biennio, arrivando nel 2012 a 102,6 milioni.Procede anche a rilento la digitalizzazione delle sale italiane: solo il 61% si è già preparato tecnicamente alla fine delle proiezioni in pellicola, prevista il 31 dicembre.E gli incassi? Sostanzialmente stabile la situazione nel 2013: secondo i dati Cinetel, da gennaio al 20 ottobre i biglietti staccati hanno visto un incremento dell'1,08% rispetto all'analogo periodo del 2012. Il prezzo medio del biglietto è aumentato negli ultimi dieci anni del 9,84%, molto meno rispetto al tasso di inflazione salito del 22,8%.​
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