Sandali in fibra organica risalenti al Neolitico - Science Advances
Avrebbero circa 6.000 anni i sandali trovati in Andalusia nella Cueva de los murciélagos (Grotta dei pipistrelli), noto luogo di sepoltura dell'età della pietra. Nel sito spagnolo, oltre alle calzature, erano conservati oggetti di vario tipo fabbricati con materiale vegetale, come i cesti impiegati da raccoglitori e cacciatori e diversi utensili riconducibili alle prime comunità agricole, tra i quali anche un martello in legno. Secondo uno studio recente pubblicato sulla rivista scientifica Science Advances, questi reperti organici sarebbero tra i più antichi e meglio preservati dell’Europa meridionale. In particolare, i ricercatori hanno datato i sandali in fibra a quasi 6.000 anni fa, nel periodo del Neolitico. Si tratterebbe di esemplari precedenti a quelli rinvenuti in una grotta in Armenia, dove nel 2008 furono trovate scarpe simili in pelle ed erba risalenti a circa 5.500 anni fa.
La Cueva de los murciélagos, di origini carsiche, è situata nel sud della Spagna, a sette chilometri dalla costa mediterranea e a due chilometri dal villaggio di Albuñol. Il primo ad accedervi nel 1831 fu il proprietario dei terreni circostanti, che utilizzò il guano dei pipistrelli come fertilizzante. La grotta servì anche da riparo per le capre, finché non furono individuati i giacimenti di galena, un minerale utile per l’estrazione del piombo. Nel 1857 cominciò lo sfruttamento del sito da parte di un’industria mineraria: fu durante i lavori che si scoprì una galleria con corpi parzialmente mummificati e svariati reperti archeologici.
Oggetti in materiale organico risalenti al Neolitico. In alto un martello in legno, in basso due esempi di calzature in fibra vegetale - Science Advances
Nel complesso, gli studiosi hanno trovato 76 oggetti: 65 composti da fibre vegetali, 10 in legno e uno realizzato in canna. Di questi, 14 sono stati sottoposti all’esame al radiocarbonio per stabilire la datazione: alcuni avrebbero circa 9.000 anni.
Secondo i ricercatori, l’eccezionale stato di conservazione dei materiali è dovuto all’assenza di umidità all’interno della grotta, grazie alla sua conformazione geologica. A questo si aggiunge il vento secco, tipico del clima della regione, che riesce a infiltrarsi nella caverna. Queste due caratteristiche rendono la Cueva de los murciélagos un ambiente asciutto e fresco, limitando la diffusione di batteri e preservando i reperti. Al momento, però, non è possibile risalire al contesto originale in cui gli oggetti furono fabbricati e utilizzati.